Il Litorale • 14/2019
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ANNO XIX - N° 14 - 1/31 AGOSTO 2019 Il Litorale Pag. 13
Sempre più nelle nostre città la
raccolta dei rifiuti rappresenta il
termine per valutare le capacità
delle amministrazioni comunali e
regionali a gestire sistemi com-
plessi. Il mio compianto amico
ingegner Guglielmo Natalini mi
ricordava spesso che “gestire i ri-
fiuti è una cosa molto complessa,
senza la convinta partecipazione
dei cittadini ogni raccolta di ri-
fiuti è destinata a fallire”. E lui
era un vero esperto di problemi
ambientali. Le associazioni di cit-
tadini quindi possono giocare un
ruolo importante nella corretta ed
efficace gestione dei rifiuti che
resta elemento essenziale nella
difesa dell’ambiente, perchè esse
possono influire nell’educazione
e nel coinvolgimento dell’utenza.
Da anni cerco di dare il mio ap-
porto di collaborazione all’istitu-
zione locale in termini di propo-
sta informata. Già prima che ini-
ziasse il nuovo servizio porta a
porta ad Anzio proposi, all’As-
sessorato all’Ambiente, un pro-
getto pilota di raccolta differen-
ziata, redatto proprio con la colla-
borazione di Guglielmo Natalini.
Il progetto fu ignorato. Successi-
vamente proponemmo un proto-
collo di intesa per la collabora-
zione del Comitato per Lavinio
con il Comune di Anzio, che fu
sottoscritto dall’Assessore pro-
tempore e che prevedeva la colla-
borazione dei cittadini anche nel
proporre lievi e significative mo-
difiche gestionali di un capitolato
del tutto inadatto al territorio.
L’arroganza di chi gestiva il ser-
vizio fece fallire ogni forma di
collaborazione e di modifica. Il
dramma dei rifiuti nei quartieri di
Anzio è sotto gli occhi di tutti da
anni: in luogo dei grandi mucchi
di rifiuti intorno ai cassonetti nel
tempo della raccolta indifferen-
ziata, centinaia di mucchi più pic-
coli sono oggi distribuiti sul terri-
torio ed i tentativi del Comune di
rimuoverli è sempre più una co-
stosa corsa senza fine. La propo-
sta di gestire i rifiuti verdi come
frazione differenziata, con prelie-
vo periodico, soluzione praticata
in ogni sistema di raccolta che
funziona, è stata sempre rifiutata,
con conseguenza di vedere muc-
chi di sacchi contenenti rifiuti di
giardino abbandonati nelle strade.
Fatto gravissimo che causa un
forte aggravio di spese sul bilan-
cio, in quanto tutte quelle tonnel-
late di rifiuti verdi che potrebbero
essere smaltiti agevolmente a cir-
ca 40 Euro la tonnellata, si me-
scolano con altri rifiuti e vengono
quindi smaltiti come indifferen-
ziati a circa 135 Euro la tonnella-
ta. I cittadini pagano il triplo per
vivere il degrado avvilente nelle
strade. Al nascere della nuova
consiliatura la proposta di colla-
borazione al Comune di Anzio è
stata offerta da un grosso coordi-
namento di associazioni, comitati
ed enti Uniti Per l’Ambiente. Do-
po un entusiastico incontro col
neo eletto assessore fu proposto
un accordo di collaborazione i cui
contenuti erano preventivamente
condivisi...ma gli accordi legano
sempre a responsabilità tra le par-
ti per cui è stato scelto, da parte
del Comune, di non dare seguito
ad accordi di collaborazione con i
cittadini, quelli veri, quelli tanti,
quelli indipendenti da partiti poli-
tici. Ed i risultati si misurano an-
dando in giro nelle strade di Lavi-
nio, di Colonia, di Sacida e di
Cincinnato. Io non credo che al-
l’assessore all’Ambiente faccia
piacere di leggere queste note,
come certamente non gli farà pia-
cere rilevare che, nonostante i
suoi sforzi, i risultati sono delu-
denti. La promessa di chiudere il
contratto Camassa si rivela diffi-
cile da mantenere anche per una
legislazione garantista ed ingar-
bugliata per cui tutti possono fare
ricorso e bloccare tutto; ma quel-
lo che manca è “la modestia
dell’amministratore”: la forza di
chi sa amministrare e cioè quella
di cercare il confronto e la colla-
borazione non con la piccola ed
insignificante associazione di par-
tito, ma con quelle indipendenti
che dispongono di proprie idee
ma che possono realmente incide-
re nella risoluzione dei problemi.
Bisogna però sempre fare una
netta distinzione fra le responsa-
bilità: alla politica spetta la re-
sponsabilità di fissare gli obiettivi
e di controllare che essi vengano
raggiunti; all’amministrazione
(gli uffici) spetta la responsabilità
di raggiungerli. Se il servizio di
raccolta e di smaltimento di rifiu-
ti non funziona la responsabilità è
del suo dirigente perchè è solo
del dirigente la facoltà di mano-
vrare le leve necessarie a farlo
funzionare, L’assessore o il Sin-
daco non possono nemmeno in-
terloquire in modo diretto e deci-
sionale con la ditta che gestisce il
contratto perchè solo il dirigente
è il responsabile legale che può
farlo. Se il Dirigente non è capa-
ce di gestire un servizio comples-
so, il servizio non funziona. La
legge fissa netti ed insormontabili
confini fra le due responsabilità
per cui se il fallimento reiterato
negli anni di un servizio essenzia-
le è colpa del dirigente di quel
servizio è innegabile che l’asses-
sore o il sindaco so-
no responsabili di
non rimuovere il di-
rigente incapace per
sostituirlo con un al-
tro che sappia svol-
gere il compito per
cui è lautamente re-
tribuito. Non sem-
pre, però, in questo
Paese di Santi di
Eroi e di Magistrati
è facile rimuovere
un impiegato. Ma
col mantenere un di-
rigente, che non ha
la capacità o la co-
noscenza adatte, si
diventa complici del
fallimento. Resta
ozioso ed inutile l’e-
lenco delle ragioni
apportate a giustifi-
cazione del mancato
raggiungimento de-
gli obiettivi di quel
dirigente, inutili per-
chè unico è il meto-
do per misurare la
sua capacità a gesti-
re ed esso è il rap-
porto fra obiettivo e
quantità misurata del suo rag-
giungimento; e le difficoltà a rag-
giungerlo non possono mai essere
prese a giustificazione del manca-
to raggiungimento. Avevamo pa-
ventato un’altra estate tra i rifiuti
e le chiacchiere inutili, le minac-
ce, le guardie ambientali, le tele-
camere e le task force hanno por-
tato a risultati che sono verifica-
bili camminando per le strade di
Lavinio, Sacida, Colonia, Cincin-
nato ecc. Durante un incontro in
Comune, con i cittadini rappre-
sentati da Uniti Per l’Ambiente, è
stato, molto impropriamente, fat-
to cenno ad una presunta azione
di divulgazione di notizie non ve-
ritiere da parte delle associazioni.
Se le affermazioni possono essere
fraintese le foto di tonnellate di
rifiuti verdi abbandonati, di frigo-
riferi e di suppellettili e di mi-
La situazione dei rifiuti in tutto il territorio di Anzio resta ancora precaria
Incapacità di gestire la raccolta
gliaia di sacchetti di organico ab-
bandonati ai bordi delle strade
non possono dare adito a dubbi.
Chi deve intervenire intervenga,
faccia un controllo nelle strade
dei quartieri di Anzio e dopo que-
sto controllo mandi una pattuglia
di Polizia Municipale a controlla-
re le abitazioni nelle vicinanze
dei mucchi di rifiuti per farsi mo-
strare la ricevuta del versamento
della TARI. Quando avrà una ri-
sposta negativa avrà individuato
chi li ha abbandonati. La Giunta
che amministra il Comune di An-
zio viene attaccata sempre e co-
munque dagli avversari politici
ma quando essa viene criticata da
gruppi che non sono politicamen-
te antagonisti, allora chi la rap-
presenta deve farsi un profonda
analisi di coscienza e preoccupar-
si. Sergio Franchi
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