Il Litorale • 21/2019
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Pag. 34 Il Litorale ANNO XIX - N° 21 - 1/15 DICEMBRE 2019
I giorni 9 e 10
novembre il tren-
tennale della ca-
duta del muro di
Berlino è stato ri-
cordato anche a
Nettuno con alcu-
ni eventi che si
sono svolti alla
Cantina Bacco di
Nettuno. Una ma-
nifestazione orga-
nizzata dall’ICIT (ist. Cult. Italo
tedesco) con dibattiti, film, con-
certistica….diverse le scuole e as-
sociazioni culturali coinvolti,
grande riscontro di pubblico ed
elevato livello degli interventi e
degli argomenti trattati. La Canti-
na Bacco, che non è nuova rispet-
to queste iniziative culturali, è in
grado di offrire una ‘location’
(come si dice oggi) ideale per
ospitare eventi con caratteristiche
di eccezionalità, però a Nettuno
manca un luogo adibito specifica-
tamente alla produzione/fruizione
culturale che offra delle occasioni
di prossimità in una dimensione
di quotidianità e di permanenza, e
non con caratteristiche di ecce-
zionalità e singolarità. Ma la noti-
zia è che anche la fortezza San-
gallo, luogo deputato all’esercizio
delle attività socioculturali locali
ed extra locali, è ora interdetto, o
meglio: bisogna pagare, cioè l’o-
peratore o l’associazione cultura-
le che intende realizzare una ma-
nifestazione culturale quasi sem-
pre senza fine di lucro, oltre alla
richiesta e ai necessari passaggi
burocratici, deve anche sobbar-
carsi una certa somma da erogare
per l’uso dei locali; oltre ad ado-
perarsi per fini promozionali, ci-
vici, educativi e artistici, bisogna
anche mettere in conto le spese
d’affitto. Così la già risicata cul-
tura nettunese diventa quasi un
fatto di ‘censo’ per pochi che
hanno tempo, competenze e dena-
ro.
Il Presididente dell’ICIT: G.D.
Pagliuca, contestualmente alla ce-
lebrazione del trentennale, ha an-
nunciato una raccolta di firme
proprio per ottenere la revoca di
questa misura, e ho pensato di ri-
volgergli a tal proposito alcune
domande.
- L’anno scorso l’interdizione a
tre associazioni culturali dei loca-
li dove operavano da decenni
all’ex Divina Provvidenza, ades-
so la trovata di far pagare questa
sorta di ‘gabella culturale’. Mi
sembra che a Nettuno ormai ci
siano ben pochi spazi per l’asso-
ciazionismo socio culturale. Che
ne pensi?
“Che in un territorio di oltre
100.000 abitanti (Anzio-Nettuno)
non ci siano spazi preposti è una
triste realtà. A Nettuno l’unico
posto attualmente utilizzabile è il
piano terra del castello ma i pro-
blemi non sono pochi. Anche An-
zio il magnifico e importante mo-
saico nella Sala delle Conchiglie
di Villa Adele (dove come ICIT
abbiamo fatto in passato molte
attività culturali), dopo un incen-
dio avvenuto qualche tempo fa
non è più agibile e l’androne di
villa Sarsina, che viene utilizzato
attualmente, non risponde ai re-
quisiti necessari. Ci sarebbero di-
versi spazi convertibili per l’as-
sociazionismo e il volontariato
socio culturale e in ogni caso la
risposta non può essere l’interdi-
zione di spazi come le 4,5 sale
dell’ex Divina Provvidenza, così
come la ‘Gabella culturale’ per
l’utilizzo culturale e senza lucro
per manifestazioni culturali. Spe-
riamo che la nuova amministra-
zione si adoperi attivamente e che
queste negative eredità delle pas-
sate gestioni vengano eliminate”.
- La cultura ‘non si mangia’ quin-
di si è pensato di farla ‘rendere’
agganciandola alla politica turisti-
ca estiva, così la culturalocale è
diventata una rassegna di clamo-
rosi eventi agostani: un ‘diverti-
mentificio’ per probabili villeg-
gianti, una quarantina di giorni e
poi un ‘dormificio’ per tutti gli al-
tri giorni dell’anno. Questa si può
definire una politica culturale per
una città di oltre 50.000 abitanti?
“L’utilizzo della ricchezza cultu-
rale locale permetterebbe di offri-
re, a costi irrisori tutti i giorni
estivi e con molta frequenza nei
periodi ‘morti’, una vasta gamma
di offerte culturali da parte di as-
sociazioni ed enti operanti nel
territorio, la città eviterebbe così
almeno parte del suo ‘stato’ di
‘dormitorio’. Poi nei pomeriggi e
nelle serate estive molte piazze,
piazzette, vicoli, strade ecc po-
trebbero vivere di queste offerte
gratuite, con un ritorno anche tu-
ristico, occupazionale di utilizzo
degli studenti e delle ricchezze lo-
cali finalmente alla ‘luce della
sera’”.
- E’ paradossale che Nettuno ne-
gli anni ‘60, ‘70 e ‘80 avesse sale
cinematografiche, una attiva e
ben fornita biblioteca, adesso as-
solutamente zero. Una vita cultu-
rale decente potrebbe fornire quel
profilo etico-civico e culturale
che contrasterebbe il rischio che
secondo me corre Nettuno, cioè
quello di finire nell’indistinto cal-
derone dell’area metropolitana
romana, un dormitorio, una peri-
feria esistenziale prima ancora
che urbana.
“La mancanza di sale cinemato-
grafiche a Nettuno, in parte com-
pensata dalla vicina Anzio, si ag-
grava con la mancanza di luoghi
di riunione nelle due città e, cosa
più importante, di un teatro co-
munale. La preesistente bibliote-
ca della scuola media San Giaco-
mo potrebbe essere riattivata,
pronta per un riutilizzo quasi im-
mediato, la cosa potrebbe in par-
te contribuire a fornire, insieme a
quanto già esposto, quel profilo
etico-civico e culturale indispen-
sabile per evitare che Nettuno ed
Anzio finiscano nell’indistinto e
anonimo calderone dell’area me-
tropolitana romana”.
- Forse è il caso di rivolgere un
invito a firmare indicando i termi-
ni e i modi della raccolta delle fir-
me.
“La raccolta firme su semplici fo-
gli con dicitura generica ‘Uso
gratuito del Forte Sangallo’, alla
quale possono partecipare anche
gli studenti minorenni, vorrebbe
essere uno sprone alla nuova Am-
ministrazione comunale per una
politica culturale più partecipata
e più vicina alle possibilità ed al-
le necessità dei cittadini. L’Istitu-
to Culturale Italo-tedesco Anzio-
Nettuno, insieme a quanti lo desi-
derano, si impegna a raccogliere
i fogli con le firme e consegnarli,
eventualmente insieme a chiun-
que lo voglia, al Sindaco e all’As-
sessore alla Cultura e al Turi-
smo”.
Giuseppe Chitarrini
Ad Anzio il primo raduno sotto l’egida del patrono dei motociclisti
Festa di San Colombano
In grosse difficoltà le associazioni culturali locali
Sangallo a pagamento
Il 23 novembre si è tenuta ad An-
zio la 1ª Festa di S. Colombano
protettore dei Motociclisti, orga-
nizzata dal Motoclub di Anzio IN
MOTO PER PASSIONE “Bikers
Helping Children” un gruppo di
amici che oltre alla passione per
le due ruote, uniscono l’impegno
per la solidarietà, ha visto arriva-
re numerosi Bikers , parenti ed
amici dei motociclisti tragica-
mente scomparsi sulle nostre stra-
de.
Il tutto è iniziato alle ore 16 con il
raggruppamento dei motociclisti
in località Lido dei Pini da dove
intorno alle ore 17 è partito il lun-
go corteo di moto che scortato
dalla Polizia Locale di Anzio, ha
effettuato un giro turistico della
Città giungendo poi presso la Par-
rocchia della Beata Vergine del
Carmelo in località Pocacqua do-
ve tante persone attendevano l’ar-
rivo rombante dei Bikers. Alle
ore 18 si è tenuta la messa in me-
moria dei Motociclisti scomparsi,
celebrata da Sua Eccellenza Mon-
signor Marcello Semeraro e dal
Parroco Don Lorenzo Fabi i quali
hanno ricordato i Bikers vittime
della strada, per proseguire poi
alla benedizione dei caschi. Si è
conclusa la serata con un buffet
offerto dall’organizzazione ed i
dovuti ringraziamenti in partico-
lar modo al sindaco di Anzio
Candido De Angelis, al Comando
di Polizia Locale di Anzio a sua
eccellenza monsignor Marcello
Semeraro ed al Presidente del-
l’Associazione diversamente abili
“Il Gufetto” alla quale il Moto-
club è vicino nelle attività.
In Moto per Passione Bikers Hel-
ping Children” vi aspetta con i
vostri bambini il 22 dicembre a
Piazza Lavinia Anzio perchè Bab-
bo Natale arriva in Moto.
Edoardo Capri
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