Il Litorale • 21/2019
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Pag. 36 Il Litorale ANNO XIX - N° 21- 1/15 DICEMBRE 2019
Nel tardo pomeriggio di venerdì
15, si è tenuto, presso il Caffè
Letterario ‘Levante’, all’inizio di
via S. Maria vicino alla piazza di
Nettuno, una conferenza sulla fi-
gura e l’arte di Caravaggio.
Buono l’afflusso del pubblico,
nonostante il maltempo e ottima
la relazione tenuta dal Prof. A.
Silvestri docente e storico dell’ar-
te.
La relazione si articolava in due
ambiti: uno teso ad illustrare, nel
merito, l’opera e l’arte di Miche-
langelo Merisi - detto il Caravag-
gio - massima espressione del Ri-
nascimento Barocco italiano,
maestro e caposcuola riguardo
soprattutto le innovazioni rivolu-
zionarie apportate rispetto all’uso
della luce, l’altro ambito teso in-
vece a rivisitare alcuni aspetti
scabrosi e forse un po’ stereotipa-
ti e posticci, riguardanti la sua vi-
ta, dissipando almeno alcuni tratti
della sua ‘damnatio memoriae’
(anche se si può dire – comunque
- che non fosse del tutto uno stin-
co di santo).
Per chi volesse approfondire an-
che solo a grandi linee l’arte di
questo pittore, può visitare a Ro-
ma, dove il pittore ha operato per
diciassette anni (Merisi era nato a
Milano nel 1571, erroneamente si
credette che fosse nato a Cara-
vaggio, vicino Bologna, da qui il
suo appellativo, oltre a Milano e
Roma, fu attivo anche a Napoli e
a Malta) la chiesa di San Luigi
dei Francesi dove è la ‘Trilogia di
San Matteo’, la chiesa di San
Agostino dietro piazza Navona e
Santa Maria a piazza del Popolo.
La serata ha confermato (come
anche ha confermato l’affluenza
di pubblico alle due serate sulla
caduta del muro di Berlino), la
presenza a Nettuno, di una consi-
stente domanda di cultura, di in-
contro e socialità.
Una domanda che, stando alla or-
mai quasi totale inagibilità cultu-
rale a livello locale, rischia di ri-
manere inevasa, e alla quale, co-
munque, non si può rispondere
solo con gli eventi e i fuochi arti-
ficiali di agosto, che forse vanno
bene per una politica turistica
(ammesso che ci sia mai stata una
organica politica turistica), ma
che nulla hanno a che vedere con
una elaborazione e una proposta
culturale che caratterizzi il terri-
torio e il profilo identitario locale.
Giuseppe Chitarrini
Sono state pubblicate dall’Ammi-
nistrazione comunale di Nettuno
le manifestazioni di interesse per
l’organizzazione degli eventi rela-
tivi alle festività natalizie che an-
dranno a comporre il calendario
per il periodo compreso tra l’8 di-
cembre e il 6 gennaio prossimo.
Un impegno di spesa totale di cir-
ca 72mila euro per cinque avvisi
pubblici che riguardano:
1. Allestimento di alberi natalizi e
addobbi/decori da realizzarsi nei
quartieri esclusivamente della pe-
riferia del territorio rivolti ai Co-
mitati di Quartiere e Associazioni
Culturali
2. Indagine esplorativa del merca-
to per l’allestimento dell’ “Antica
dimora di Babbo Natale” presso il
Forte Sangallo
3. Realizzazione delle iniziative
di intrattenimento per bambini
presso il Forte Sangallo
4. Indagine esplorativa per l’orga-
nizzazione di spettacoli in Piazza
Cesare Battisti per i giorni 31 di-
cembre 2019 e 1 gennaio 2020
5. Realizzazione iniziative solida-
li “Aspettando la Befana” e “ Fe-
sta della Befana”.
Previsto, inoltre, lo svolgimento
di un mercato tematico stagionale
nel settore artigianale hobbistico
per il periodo dal 07 dicembre
2019 al 07 Gennaio 2020 da svol-
gersi tutti i giorni, localizzato sul
lungomare Matteotti fronte Palaz-
zo Comunale fino a Piazzale delle
Sirene (ad esclusione dell’area
demaniale).
“Ci aspettiamo una grande ade-
sione da parte dei destinatari di
questi avvisi pubblici - fanno sa-
pere dall’Amministrazione Co-
munale - l’intento è quello di sti-
lare un calendario di eventi e di
iniziative rivolte soprattutto ai
più piccoli e che facciano respira-
re in città la vera e autentica ma-
gia del Natale.
Un’atmosfera che non riguarderà
soltanto il centro cittadino grazie
all’avviso riservato ai comitati di
quartieri per abbellire e allestire
anche le zone periferiche del ter-
ritorio”.
Città di Nettuno
La pioggia e il vento di questi
giorni hanno aggravato la situa-
zione di pericolosità del cavalca-
via della stazione ferroviaria di
Nettuno da mesi interdetto al pas-
saggio. Questa mattina a seguito
di un sopralluogo della polizia lo-
cale sono stati apposti ulteriori
strumenti di dissuasione al pas-
saggio a causa del distaccamento
di un parapetto in bilico sull’area
cantiere sottostante. È noto pur-
troppo che alcuni cittadini utiliz-
zano il cavalcavia e anche il pas-
saggio sottostante nonostante i di-
vieti. Invitiamo i cittadini a rispet-
tare il divietò in attesa che nella
giornata di domani il personale
Poseidon proceda ad una chiusura
definitiva del transito.
Città di Nettuno
Rappresentava un punto di riferimento culturale importante per NettunoConferenza sulla figura e sull’arte del grande artista
La libreria Fahrenheit chiude
Eventi per Natale
Caravaggio a Nettuno
Cavalcavia pericoloso
La libreria Fahrenheit di via Car-
lo Cattaneo a Nettuno ha spento
le luci, lo spazio che, attraverso le
vetrate, illuminava su via Catta-
neo è buio; di giorno da quelle
vetrate si possono vedere gli scaf-
fali e i libri che stanno ancora lì e
questo, pur nella sua infinita tri-
stezza, lascia sperare che forse
questa chiusura sia cosa momen-
tanea, solo per un lasso di tempo
circoscritto, anche il libraio –in-
fatti- ha riferito che sarebbe sua
intenzione riaprire, anche se, si-
curamente, non allo stesso indi-
rizzo. A Nettuno la cultura non ha
fortuna, già ho più volte ripetuto
la mancanza di ‘luoghi’ deputati
alla elaborazione e fruizione di
quella che dovrebbe essere una
vita socioculturale accettabile;
tutto ciò nonostante i vivaci fer-
menti dell’associazionismo e del
volontariato locale; il discorso è
vecchio e l’ho più volte ripetuto,
mancano biblioteche, spazi, cine-
ma, teatro, manca una politica di
indirizzo e di progetto.
La Farhrenheit era uno di quei
luoghi dove trovava, in parte, ma-
nifestazione questa forma di
espressione locale, oltre alla pre-
sentazione di libri e riviste, anche
attraverso le iniziative dell’asso-
ciazione culturale collegata: la
‘Bibliotekhe’.
Non era solo un’attività commer-
ciale, una libreria non è solo un
negozio: la libreria vende libri
che non sono una merce qualun-
que, il libro è un enigma che va
risolto, un simbolo, uno spazio di
confronto, di riflessione e interlo-
cuzione, è racconto e vita, presen-
te e progetto; invece sgomento e
preoccupazione, incomprensione
e interdizione per chi non ama la
lettura.
Tenere fronte alle vendite elettro-
niche non è facile, ma comprare
un libro in libreria è altra cosa,
scegliendo un libro da uno scaffa-
le ci si fa presenti, su Amazon si
resta anonimi e solitari, la presen-
za offre invece possibilità di con-
fronto, di creatività, di relazione.
Quando chiude un luogo come la
libreria (o una biblioteca), e in
particolare la libreria di via Catta-
neo, che, in qualche modo suppli-
va alla carenza di ‘luoghi cultura-
li’, viene meno un tassello del
mosaico civico, un momento di
comunità e di ethos locale, viene
meno una possibilità, un’offerta
di consapevolezza e conoscenza,
si apre una crepa nella dimensio-
ne umana della creatività e dell’u-
topia, reiterando la ragione utilita-
ristica, strumentale e calcolante.
La lettura, dicevamo, per chi non
la ama è fonte di ancestrale preoc-
cupazione ed è per questo che si
bruciano i libri, si lanciano fatwe
di vario ordine, grado, genere e li-
vello, si smorzano le resistenze e
non a caso si danno fuoco alle li-
brerie (è di questi giorni i reiterati
incendi alla libreria romana ‘La
pecora elettrica’), si devastano le
scuole e i luoghi di formazione
dell’opinione e della relazionalità.
Quando chiude una libreria spari-
sce una potenzialità, si spegne la
possibilità di illuminare l’angolo
buio della paura, della supersti-
zione, del più becero senso comu-
ne, dell’intolleranza.
Insomma quando chiude una li-
breria è una gran brutta storia,
speriamo che la libreria Fahren-
heit torni a riaprire i battenti
quanto prima.
Giuseppe Chitarrini
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