Uno degli ultimi video racconti di Silvano Casaldi in collaborazione con l’Associazione Nettuno Olim Antium
La visita di papa Giovanni Paolo ii a Nettuno
Il 1° settembre 1979, alle ore 17 e 30, il papa Giovanni Paolo II atterrò con un elicottero all’interno della Scuola Sottufficiali e Ispettori di Polizia di Stato, ex Caserma Piave, di Nettuno. Ad accoglierlo c’era il ministro dell’Interno Virginio Rognoni. Era quella la sesta visita pastorale che il pontefice faceva dall’inizio del suo apostolato. Era stato eletto undici mesi prima, il 16 ottobre 1978. Primo Papa non italiano dopo 455 anni, infatti Karol Joseph Wojtila, questo era il suo nome completo, era nato a Wadowice, in Polonia il 18 maggio 1920, tre giorni fa di cento anni fa.
Il suo carisma aveva conquistato immediatamente i cuori degli italiani, sin dal primo giorno quando appena eletto si affacciò alla finestra e si rivolse ai romani confidenzialmente con le parole: «Se mi sbaglio mi corrigerete!», riferendosi al suo italiano che conosceva poco.
Altre frasi famose furono quelle rivolte al clero di Roma: «Damose da fa’», «Volemose bene» e «Semo romani».
All’interno della Scuola di Polizia, Papa Wojtyla, accompagnato dal cappellano della scuola p. Fulvio Casali, fece una breve sosta per un saluto a tutti gli allievi, ufficiali e sottufficiali schierati davanti al monumento ai Caduti.
Salito in automobile e scortato dalle motociclette della polizia stradale, il Santo Padre lasciò la scuola per Ispettori di Polizia e si diresse verso il santuario della Madonna delle Grazie e S. Maria Goretti, percorrendo via S. Barbara, piazzale S. Francesco, via Gramsci, piazza Mazzini e viale Matteotti.
Ai lati delle strade una marea di persone l’acclamarono con applausi ed evviva e a tutti il Papa rispondeva sorridendo e agitando la mano benedicente.
Il piazzale era gremito di folla in attesa. Ci vollero le transenne per mantenere libera la strada. Giunto al piazzale il Papa compì a piedi l’ultimo tratto che lo separava dalla basilica preceduto dal vescovo di Albano, monsignor Gaetano Bonicelli che fece le presentazioni. La santa messa fu celebrata all’aperto, sul sagrato della basilica, lì il vescovo Bonicelli presentò innanzitutto i fedeli nettunesi al Santo Padre…Vi presento quanti sono qui convenuti attorno all’Altare del divino Sacrificio. In primo luogo i fedeli di Nettuno e delle parrocchie dei paesi vicini. Questa terra già ben nota agli ozi di Roma imperiale, ha avuto una intensa vita ecclesiale. Quando col nome di Antium esisteva un solo centro abitato, qui ebbe sede una diocesi che si fuse con Albano solo nel secolo VII… e molto altro ancora disse a riguardo dei fasti del passato, al termine rese omaggio al Papa.
Rispose il Pontefice: «…Ben volentieri ho accolto l’invito di venire in mezzo a voi, per vedervi, per sentirvi, per portarvi il mio saluto cordiale e manifestarvi il mio affetto, per pregare con voi e riflettere sulle verità supreme che devono essere sempre luce e ideale della nostra vita… Concluse Giovanni Paolo II ricordando un anniversario, quello del 1° settembre del 1939, quando la werhmacht di Hitler invase la sua nazione e parlò della guerra che colpì il nostro territorio. Disse. Quarant’anni fa, un uragano di fuoco e di distruzione si abbatté sulla prima nazione vittima, la Polonia, dando inizio all’incendio sempre più vasto, e sempre più devastante della seconda guerra mondiale. Tale ricordo ci deve stimolare alla preghiera per ottenere dalla grazia del Signore che siano esorcizzate le tentazioni, ricorrenti tra i popoli, delle tensioni e degli egoismi, i quali sboccano naturalmente in forme di ostilità e di odio poi difficilmente frenabili. Anche Anzio e Nettuno, nel gennaio 1944, furono investite da una tempesta di fuoco che si abbatté tra cielo e mare, seminando la morte su questa ridente regione, e mentre la terra veniva contesa palmo a palmo, per alcuni mesi, tra le forze contrapposte, le popolazioni terrorizzate perdevano tante persone care, la propria casa e il frutto della sudata fatica dei campi lavorati...».
Giovanni Paolo II, venne ordinato sacerdote il 1° novembre 1946. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni – secondo - tra i papi - solo a Pio IX. Morì il 2 aprile 2005.
Venne beatificato il 1° maggio 2011 e proclamato santo il 27 aprile 2014. La sua festa sul calendario è il 22 ottobre.
Prima di lui, un altro Papa, santificato anche lui, aveva visitato Nettuno, si tratta di Paolo VI, nato Giovanni Battista Montini che fu beatificato il 19 ottobre 2014 e canonizzato il 14 ottobre 2018. La sua festa nel calendario è il 29 maggio.
Paolo VI arrivò il 14 settembre 1969 per l’inaugurazione del nuovo santuario dedicato a Nostra Signora delle Grazie e S. Maria Goretti e anche per la sua visita tutta la popolazione di Nettuno partecipò alla solenne cerimonia, con la santa messa celebrata all’aperto sul sagrato.
Nella ricca storia della nostra città, punto di attrazione nella storia di Roma e del papato, deve includersi anche la visita dell’attuale pontefice, papa Francesco, il quale il 2 novembre 2017 volle visitare e celebrare la santa messa nel monumentale cimitero americano.
Quindi, Alessandro VI, Gregorio XV, Innocenzo XII, San Paolo VI, San Giovanni Paolo II e Francesco hanno visitato e ammirato questa nostra città, che si chiama Nettuno.
Silvano Casaldi