Nuovo manto stradale in via Aldobrandini e per ultimare via Ardeatina
Lavori in corso ad Anzio
Sono iniziati il 4 giugno, sotto la supervisione del Vicesindaco di Anzio, Danilo Fontana, i lavori, eseguiti da Acqualatina, per la realizzazione del nuovo manto stradale in Via Aldobrandini, nel tratto compreso tra Villa Albani ed il centro cittadino.
“Il nuovo manto stradale - afferma il Vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Danilo Fontana - sarà ultimato nel corso della giornata. A brevissimo, invece, in collaborazione con l’Astral, completeremo anche l’intervento nel tratto stradale che costeggia la pineta di Via Roma. In questi giorni, con i numerosi cantieri aperti lungo la litoranea Ardeatina, stanno proseguendo a ritmo spedito anche i lavori per la realizzazione dei nuovi marciapiedi e dell’illuminazione artistica tra Marechiaro - Anzio Colonia e Via Fanciulla d’Anzio. Colgo l’occasione - conclude il Vicesindaco Fontana - per ringraziare tutti i lavoratori che, anche durante l’emergenza sanitaria, si sono impegnati al massimo, in assoluta sicurezza, per ultimare importanti interventi sul nostro territorio”.
Nei prossimi giorni, con il superamento dell’emergenza Covid, l’Amministrazione De Angelis darà il via a diversi interventi per la riqualificazione del territorio.
Comune di Anzio
Amo la mia scuola
L’Italia è l’unico paese europeo in cui i bambini non sono tornati in classe dopo il pur forte rallentamento della pandemia. Una decisione politica in linea con le altre prese dal Governo italiano in dissonanza con gli altri paesi e spesso con la logica. La scuola a distanza, di cui c’è chi difende i vantaggi, ha mostrato tutti i suoi limiti sociali e didattici. I bambini non vanno solo in classe per imparare ma per stare con gli altri e diventare membri di una società di umani. Si cominciano a fare le verifiche e le riflessioni ed il disagio di una forzata distanza emerge tutto.
Raffaele, un bambino bravo ed intelligente della scuola Spalviera di Anzio, mi ha scritto per manifestarmi la sua esperienza.
“Era il 4 marzo, avevamo tempo pieno e la maestra ci ha fatto prendere tutti i libri prima dell’uscita. Avevamo gli zaini pieni, la maestra ci spiegò il perché, non sapevamo che non saremmo più tornati a studiare in classe con la nostra maestra e i compagni per un periodo così lungo per questo brutto virus chiamato “COVID19”.
La scuola mi manca tanto, così come i miei compagni e la mia maestra.All’inizio facevo i cartelloni con l’arcobaleno e pensavo che sarei tornato presto a scuola. Poi mamma e papà hanno smesso di lavorare e stavamo tutti insieme a casa. Era una cosa nuova, bella, non era mai successo prima. All’inizio ero contento perché stavamo sempre insieme, vedevamo film, giocavamo a Monopoly e a carte, abbiamo iniziato ad alzarci tardi la mattina e la sera andavamo a dormire più tardi, a lungo andare iniziò a non piacermi più. Con la maestra e i miei compagni chattavamo su Weschool per la correzione dei compiti, poi sono iniziate le videolezioni ma non è la stessa cosa. Passano i giorni senza poter uscire, senza poter andare a scuola, inizio a sentire tanta nostalgia.
Andare a scuola è diverso, era bellissimo il giorno che capitava a me fare il segretario, la ricreazione con i compagni, il giorno del tempo pieno, la festa di carnevale, la sfilata, le gite, mi manca tanto tutto questo.
La mia maestra è speciale le voglio tanto bene, è sempre stata presente, ma io ho tanta voglia di riabbracciarla, di giocare con i miei compagni e mangiare a mensa tutti insieme.
Io “AMO” la mia scuola e non sarà il COVID 19 a farmi dimenticare di lei, a presto maestra, a presto compagni, a presto mia bellissima scuola.
Raffaele 4 B
Scuola Sacida Spalviera
La lettera è chiara ed è un inno alla scuola ed all’amore verso la propria maestra, quell’amore che spesso dura una vita, in un ricordo perenne dell’ esperienza unica di un’infanzia.
Sergio Franchi
Contro la violenza di genere
Roma, 25 maggio 2020 - Poste Italiane sostiene le comunicazioni del Dipartimento Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri contro la violenza sulle donne ed è al fianco nelle iniziative di sensibilizzazione. Sui monitor dei 7000 sportelli Postamat Atm sono visibili i messaggi istituzionali, il numero verde e l’app 1522 per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, stalking e maltrattamento.
Poste Italiane ha da tempo sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero per le Pari opportunità che prevede la realizzazione di iniziative in grado di “rendere più efficaci e incisive le campagna di comunicazione promosse e realizzate dal Dipartimento, al fine di consentirne una capillare diffusione sul territorio nazionale”. In tal modo Poste concorre alla promozione dei principi di pari opportunità, di contrasto di ogni forma di violenza e di discriminazione coerentemente con il suo ruolo di azienda socialmente responsabile.
Poste prosegue inoltre nella realizzazione del proprio piano di attività in materia di sostenibilità che prevede, tra l’altro, iniziative di sostegno al reinserimento lavorativo di donne in uscita dalle case rifugio, avviate a dicembre scorso con la Rete D.i.Re e l’Associazione di volontariato “Telefono Rosa”.
Quanto poi all’attenzione rivolta dal Gruppo alle politiche di parità, Poste Italiane è risultata tra le aziende europee che vantano un punteggio più elevato dell’indice di diversità di genere (Gender diversity index, GDI) fra i maggiori Gruppi del listino Stoxx Europe 600 per la presenza femminile in posizioni di responsabilità, secondo quanto emerso dall’analisi dell’organizzazione “European Women on Boards” (Ewob).
La ricerca conferma il peso e il ruolo assunto delle donne in Poste Italiane a tutti i livelli, testimoniata da una presenza pari al 55% della forza lavoro complessiva (69.000 unità), e dal fatto che il 59% degli oltre 12.800 Uffici Postali è affidato alla guida di una donna.
Poste Italiane
Media Relations
Onore al pescatore che ha perso la vita in mare
Addio Peppe
“Siamo vicini alla nostra cooperativa “La Concordia” di Anzio e ai nostri pescatori. La pesca in lutto si trova purtroppo a piangere una ennesima tragedia in mare. Siamo vicini ai familiari del pescatore che non ce l’ha fatta, Fathi Ben Salem, conosciuto come Peppe, e a tutti i colleghi della marineria. Grazie al loro coraggio, incuranti del mare in burrasca agitato dallo Scirocco, sono usciti con la loro imbarcazione per salvare l’equipaggio del peschereccio affondato. Un gesto di solidarietà che ha permesso di salvare due dei tre membri dell’equipaggio, per il terzo, purtroppo non c’è stato nulla da fare”.
Così Fedagripesca-Confcooperative sull’affondamento del motopeschereccio avvenuto giovedì 4 giugno nei pressi del porto di Anzio.
“Quello del pescatore - ricorda Fedagripesca - è un mestiere duro e purtroppo non privo di pericoli. Il lavorare in ambiente dove a dettare le regole non è l’uomo, ma la natura, espone a rischi anche i marinai più esperti. L’impegno per garantire la sicurezza a bordo è e deve essere totale. Per questo chiediamo di accelerare sulla sperimentazione di salvagente di ultima generazione e sulla messa in sicurezza dei porti. Le risorse dei fondi europei - conclude l’associazione- potrebbero aiutarci a raggiungere questo importante obiettivo”.
Alessandra Fabri
Spiaggia Lido dei Pini
Come è noto, purtroppo la direzione regionale Politiche Ambientali ha dato parere favorevole alla convenzione per la gestione della spiaggia libera di Lido dei Pini in area protetta. Quando il Comune decise di bandire i servizi di pulizia e salvataggio nell’area in questione ci eravamo fermamente opposti. Sognavamo, e sogniamo tuttora, un Comune in grado di gestire i propri beni comuni senza dover ricorrere ad un privato, rispetto al quale risulta sempre difficile effettuare i controlli a cause del poco personale a disposizione. In aggiunta, quell’intervento si inserisce in una zona protetta in cui è necessario salvaguardare le dune e la loro biodiversità. Abbiamo sollevato la questione in tutti i modi possibili e sollecitato tutti gli enti competenti al fine di evitare una soluzione che non ci ha mai convinto, specie in quella zona.
Purtroppo alcune battaglie si vincono e altre si perdono. Non possiamo fare altro che prendere atto di questa sconfitta, accettare la decisione presa, ma certamente continuare a vigilare. Ricordiamo, infatti, che la convenzione stabilisce il libero e gratuito accesso all’arenile, la salvaguardia delle dune attraverso delle recinzioni e il posizionamento di strutture facilmente rimovibili e a basso impatto ambientale. La salvaguardia del territorio deve riguardarci tutti e pertanto invitiamo la cittadinanza a vigilare insieme a noi e a segnalare qualsiasi potenziale irregolarità alle autorità competenti.
Alternative per Anzio
Tessera sanitaria
La tessera, anni fa, venne consegnata ai cittadini, già con inserito un chip digitale. Scopo di questo chip era di renderlo attivo, e quindi contenente tutti i dati sanitari dell’intestatario. Avrebbe dovuto contenere informazioni su tutte le terapie, interventi, allergie e farmaci che riguardavano il soggetto. Il tutto ovviamente aggiornato sia dal medico di base, come dalle altre figure sanitarie. In caso di emergenza in qualsiasi luogo il soggetto si trovasse, la tessera doveva contenere il suo curriculum sanitario. Mi risulta che in tanti paesi funziona, da noi, no. Si eviterebbero rischi e superflue analisi e quindi costi e tempi. I Di questa lacuna, non se ne sente parlare, da nessuno. Si può attivare, dove, come? Quale è l’ostacolo tecnico ad una soluzione? In questo periodo di pandemia con più di duecentomila persone coinvolte nelle terapie, non sarebbe stato utile poter leggere subito tutte le informazioni sanitarie dei contagiati? Ma aldilà della pandemia, questo problema sorge in ogni singolo caso di ricovero ospedaliero e per ogni singolo caso di terapia.
Luciano Nulchis