Il mondo scientifico è diviso sui danni che il sistema 5G può produrre
Succede ad Anzio
E’ stato costituito un nucleo tecnico che, nell’ambito di Uniti Per l’Ambiente, si sta occupando di approfondire gli aspetti legati alla problematica del nuovo sistema di trasmissione dati comunemente chiamato 5G (quinta generazione). Questo è un grosso problema che, interessi economici e potentati politici di vario tipo, complice la stampa, stanno cercando di tenere in sordina. E’ un sistema che sposta capitali immensi e quindi si può comprendere che chi quei capitali muove voglia farlo senza alzare troppa polvere. L’approccio di Uniti Per l’Ambiente non è ideologico perché, se lo fosse, non potrebbe essere un’espressione di questo coordinamento di associazioni e comitati che difendono l’ambiente di Anzio. Come appare logico che, se formiche non potranno mai fermare gli elefanti, associazioni e comitati non potranno fermare il 5G che, giova ricordare, è anche un’espressione di progresso. Ma la domanda resta una” il 5G è innocuo?”, “la sua compatibilità con la salute pubblica può considerarsi come verificata?”.
La risposta è no. Centinaia di Sindaci italiani hanno deliberato di rimandare l’installazione fino a che tale risposta non sia positiva. Per sapere a che punto siamo ad Anzio, è stato chiesto di accedere agli atti del Comune per saperne di più.
Segretario Generale
p.c. Presidente Commissione Ambiente
Assessore all’Ambiente.
Gentile Segretario Generale
OGGETTO: Richiesta di accesso agli atti ai sensi dell’art. 22 della Legge 241/1990 smi.
Gentile Segretario Generale,
in considerazione del dibattito in corso a livello internazionale sulla pericolosità del sistema di trasmissione dati di quinta generazione definito con l’acronimo 5G, in considerazione del fatto che piani di attuazione sono in atto in vari comuni italiani, molti dei quali hanno posto in atto una moratoria nel piano di attuazione locale in attesa di verifiche sullo stato di pericolosità, ritengo che i cittadini di Anzio debbano essere informati sullo stato dell’arte in ambito comunale e su quanto è programmato in merito a tale progetto, in quanto si tratta di materia che riguarda la loro salute e di quelle dei loro figli.
Per tanto, il sottoscritto Sergio Franchi, a nome e per conto del Coordinamento informale di Associazioni, Comitati ed Enti denominato Uniti Per l’Ambiente, chiede di accedere agli atti del fascicolo che contiene i documenti relativi al piano di attuazione comunale delle comunicazioni approvato ed in corso di attuazione.
L’accesso agli atti avverrà da parte del personale che nell’ambito della nostra organizzazione si occupa del settore dell’inquinamento elettronico i cui nomi verranno forniti quando questa richiesta sarà stata positivamente evasa e l’esito comunicato con lo stesso mezzo.
La presente richiesta viene giustificata dal fatto che Uniti Per l’Ambiente è un consesso che è portatore di interessi della popolazione di Anzio.
Distinti saluti.
Dr. Sergio Franchi
L’assessore nettunese è stato aggredito di fronte al Comune
Solidarietà a Roda
Un fatto inaudito quello verificatosi nei giorni scorsi a Nettuno quando un esponente delle istituzioni è stato aggredito fisicamente nella piazza antistante il palazzo comunale. Nell’esprimere solidarietà all’assessore Marco Roda vittima dell’aggressione, Italia Viva Nettuno manifesta profonda preoccupazione per un evento inquietante che ha avuto come bersaglio le rappresentanze democratiche nella persona dell’amministratore comunale. La circostanza impone una riflessione sull’incombente rischio di degrado del confronto democratico locale e sulla necessità di riaffermare compattamente il primato dei principi di rispetto e di legalità che devono informare le relazioni politiche e istituzionali. L’auspicio di Italia Viva Nettuno è che le autorità competenti garantiscano che quanto prima si faccia luce su questo episodio. Il senso di sicurezza e la salvaguardia delle istituzioni democratiche è una priorità per tutti i cittadini del territorio ed è irrinunciabile che qualsiasi ombra venga diradata al più presto.
Italia Viva Nettuno
“Apprendo con grande dispiacere il gravissimo episodio di cui è rimasto vittima l’assessore alle politiche agricole del Comune di Nettuno Marco Roda. Esprimo la mia più completa vicinanza e solidarietà ad un uomo di grande competenza che, prima ancora di essere un politico, è un uomo dai profondi valori e meritevole di stima e rispetto. Nulla può giustificare una così grave azione subita”.
Queste le sentite parole del Responsabile Enti Locali della Lega, Avv. Francesco Petrocchi.
Si facciano controlli seri
Lettera all’ARPA Lazio.
Scrivo per conto di Uniti Per L’Ambiente (UPA) il coordinamento di Associazioni e Comitati di Anzio che opera in difesa dell’ambiente ed il territorio.
La presente è per richiamare la vostra attenzione sulla centrale biogas gestita ad Anzio dalla ditta Asja Ambiente.
Come si evince dal documento di sintesi allegato tale centrale è stata realizzata al di fuori delle norme di sicurezza e quindi deve essere chiusa per preservare l’incolumità degli abitanti ed a questo punta la nostra azione. Sta di fatto però che essa sta attualmente causando seri problemi a causa delle emissioni odorigene. Siamo a conoscenza che Codesto Ente ha installato un’apparecchiatura che dovrebbe rilevare tali emissioni ma è nota la difficoltà che ciò produca risultati apprezzabili. Riteniamo necessario che codesto Ente organizzi una raccolta articolata di dati sul territorio attraverso interviste con gli abitanti e che tenga conto, cioè, della situazione realmente percepita e non solo di quella rilevata da UNA centralina posta in UNA ubicazione e con una validità legale che è spesso confutata dal Giudice. Mi permetto di rimandare ad una delle sentenze di merito della Cassazione, la n. 42387 del 2011, che ha decretato che “Anche, rifacendosi alla precedente pronuncia numero 19206/2009, nel caso di emissioni idonee a creare molestie alle persone che siano rappresentate da odori, il giudizio sulla loro esistenza e sulla loro non tollerabilità può basarsi anche solo sulle deposizioni testimoniali. Ciò soprattutto se i testi siano a diretta conoscenza dei fatti e rendano dichiarazioni che non si risolvano in valutazioni meramente soggettive o in giudizi di natura tecnica, ma abbiano ad oggetto circostanze oggettivamente percepite”.
Mentre restiamo disponibili per fornire la collaborazione eventualmente richiesta porgiamo saluti distinti.
Il Coordinatore di UPA
Siti pericolosi
Durante il Consiglio comunale di mercoledì 30 settembre è stata presentata la nostra mozione sul “censimento, monitoraggio, controllo e prevenzione antincendio dei centri di stoccaggio e trattamento dei rifiuti e dei siti pericolosi nel comune di Anzio”. Ricordiamo, infatti, che nel nostro territorio insistono diversi siti potenzialmente pericolosi, localizzati prevalentemente nella zona Sacida-Padiglione, alcuni dei quali totalmente abbandonati, come ad esempio la ex Ecoimballaggi.
La mozione, nello specifico, chiede un impegno al Sindaco e alla Giunta per censire tutti i siti potenzialmente pericolosi e verificarne, tramite le strutture preposte, il rispetto degli obblighi di legge in merito alla sicurezza e alla salubrità, nonché per l’aggiornamento del Piano di emergenza comunale, la costituzione parte civile del comune nel caso venisse instaurato un processo penale per l’incendio della LOAS di Aprilia di agosto 2020 e la partecipazione del comune di Anzio alle conferenze dei servizi per gli impianti di trattamento dei rifiuti nei comuni limitrofi.
Dopo un emendamento della maggioranza per l’acquisto di due centraline fisse per il rilevamento della qualità dell’area nella zona Sacida – Padiglione, la mozione è stata votata all’unanimità.
Siamo molto soddisfatti dell’impegno preso, ma ora occorre vigilare affinché tale mozione non resti un mero indirizzo formale, ma si traduca nel più breve tempo possibile nelle azioni concrete previste dalla mozione, a tutela della salute e della sicurezza pubblica.
Luca Brignone, Capogruppo Alternativa Per Anzio
Rita Pollastrini, Capogruppo Movimento 5 stelle
Lina Giannino, Capogruppo PD Anzio