I quartieri di Anzio sono ridotti come le periferie di una grande città
Le mille facce del degrado
Il degrado di un luogo abitato è un divenire lento e graduale che viene spesso assorbito dagli abitanti con un inconsapevole senso di rassegnazione. Chi ricorda come era Lavinio venti anni fa ed osserva come è oggi sa di che cosa sto parlando. La sopportazione e l’accettazione di condizioni sempre peggiori portano all’abbassamento dello stesso standard di vita: ci si abitua a tutto e si dimentica che ben altre sarebbero le condizioni ambientali che competono ad una cittadina come la nostra e che sarebbero dovute a chi paga servizi a prezzi esosi come quelli che noi paghiamo. Basta tornare da un viaggio in luoghi in cui le condizioni ambientali sono normali per rendersi conto di quanto siano precarie quelle che sopportiamo, anche se con malcelato senso di rassegnazione. Non è solo un problema di igiene pubblica ed i tanti rifiuti , che fanno sempre mostra di se nelle nostre strade, anche nel periodo invernale, sono solo un aspetto anche se molto significativo, del degrado generalizzato in cui gradualmente ci siamo trovati a vivere dopo anni di incuria del territorio e delle infrastrutture. Sono degrado le scritte sui muri che imbrattano imperterrite le pareti di recinzione di ville e villette in barba all’ordinanza che impone ai proprietari la loro rimozione. Sono degrado le strade tormentate da buche ed avvallamenti come è degrado il modo spesso del tutto inappropriato con cui esse sono oggetto di manutenzione. Sono degrado le palme pubbliche e private che, falcidiate dal punteruolo rosso, restano tronchi e monconi a testimonianza di quanto inefficace fu l’ordinanza che ne obbligava la rimozione, secondo le modalità fissate dalla Regione Lazio. Sono degrado le erbacce che crescono sui marciapiedi ed ostruiscono le caditoie stradali in barba agli obblighi contrattuali a carico della ditta responsabile della raccolta dei rifiuti. E’ degrado lo stato di abbandono delle aiuole e di arredi urbani per i quali sembra del tutto inesistente un servizio di manutenzione periodica. Sono degrado i fabbricati privati o acquisiti dal Comune di Anzio che restano nelle condizioni di relitto da anni e danno mostra di inefficienza delle istituzioni, ai pochi turisti che visitano la nostra città e sono motivo di indignazione per chi in questa Città ha scelto di vivere. E’ degrado la sporcizia generalizzata e l’incuria che regnano assolute ai bordi delle strade delle periferie di Anzio nonostante un obbligo non rispettato della ditta incaricata di gestire la raccolta dei rifiuti solidi urbani. E’ degrado lo stato di abbandono di giardini ed appezzamenti di terreno privati lasciati senza il benché minimo segno di manutenzione nonostante esistano norme di legge e regole comunali che ne impongono la cura. E’ degrado la condizione delle spiagge libere che non vengono regolarmente pulite a cura del servizio pubblico o dai concessionari quando sono obbligati a farlo, nonostante esistano specifiche norme che lo prevedono. E’ un segno di degrado quando auto abbandonate e parzialmente demolite restano decine di giorni ai bordi della strada senza che esse vengano rimosse. E’ degrado lasciare sulla spiaggia per settimane sacchi di rifiuti prodotti da una raccolta effettuata sull’arenile da volontari, come è degrado emettere un ordinanza che vieta l’uso della plastica ponendo in atto scarsi strumenti di controllo per verificarne l’attuazione. E’ degrado il danno provocato a persone ed agli immobili da allagamenti causati da piogge solo più intense di quelle ordinarie. E’ degrado la caduta di alberi per evidente carenza di controllo e di manutenzione. Ma esiste un degrado che ancora più subdolo ed è quello del sistema amministrativo locale quando vede centralini che non funzionano, uffici che non rispondono alle istanze dei cittadini , servizi di prelievo rifiuti che non funzionano, controlli adeguati sui cittadini che abbandonano i rifiuti nelle strade, che non vengono effettuati, sanzioni non comminate, atti di recupero dei crediti che non recuperano molto, accentuando la già carente condizione finanziaria del Comune di Anzio. Degrado, oltre che arroganza e disprezzo è approvare progetti a forte impatto ambientale senza nemmeno informare i cittadini direttamente interessati. Certo è che non mi sento di affermare che questa sia solo la condizione di Anzio e che le cittadine limitrofe siano rose e fiori. Certo è che disponibilità economiche maggiori porterebbero ad interventi più qualificanti; ma esistono interventi che non hanno un impatto sul bilancio ma che riflettono esclusivamente capacità organizzative e la presenza di una visione del territorio improntata sullo standard che merita una città carica di storia e di tradizioni come Anzio. Esistono interventi che politici illuminati e dirigenti preparati possono mettere in campo se vogliono farlo.
Sergio Franchi
Al giornalista sotto scorta Paolo Borrometi
Premio per la Pace
Al giornalista Paolo Borrometi, scrittore, Vicedirettore dell’Agenzia Giornalistica Italia e Presidente di Articolo 21, stimato professionista “sotto scorta” a causa delle minacce di morte ricevute dalla mafia, il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, nell’ambito delle Celebrazioni per il 76° Anniversario dello Sbarco di Anzio, conferirà il Premio per la Pace. La prima edizione dell’importante evento culturale, intorno al quale è stato pianificato il programma 2020, si terrà domenica 26 gennaio, alle ore 15.00, all’interno della Sala Consiliare di Villa Corsini Sarsina.
“Memoria, pace e giovani: intorno a queste tre parole - afferma il Sindaco, Candido De Angelis - abbiamo avviato, nel 2019, il nostro nuovo progetto per le celebrazioni dello Sbarco, che ha rappresentato una pagina dolorosa per i nostri Padri e per la nostra Città, rasa al suolo durante l’Operazione Shingle. Con l’istituzione del Premio per la Pace, che in questa prima edizione vedrà protagonista il noto giornalista Paolo Borrometi, indichiamo alle giovani generazioni i simboli dell’Italia migliore”.
A breve, insieme alla prima edizione del Premio per la Pace Città di Anzio, sarà ufficializzato il programma delle Celebrazioni per il 76° Anniversario dello Sbarco al quale sta lavorando l’Assessore alle politiche culturali e della scuola, Laura Nolfi, insieme al Sindaco, alla Giunta, ai Consiglieri Comunali, all’Ufficio Comunicazione Istituzionale ed alla Segreteria del Sindaco: “Le scuole, i giovani ed i luoghi simbolo dello Sbarco, - comunica l’Assessore Nolfi - saranno al centro del programma delle celebrazioni 2020, che sarà aperto dalla mostra organizzata, con la consueta dedizione e passione, dagli amici dell’Associazione Warriors at Anzio, presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio”.
Profilo biografico
di Paolo Borrometi
Paolo Borrometi, 36 anni, che con entusiasmo ha accolto il premio della Città di Anzio, è laureato in Giurisprudenza, dal primo ottobre 2019 è il Vicedirettore dell’Agenzia Giornalistica Italia. Inizia l’attività giornalistica nel 2010 collaborando con il Giornale di Sicilia, per poi passare all’AGI ed a Tv2000, ed è direttore della testata giornalistica LaSpia.it. Dal 21 dicembre del 2017 è il Presidente di Articolo21.
Il 10 aprile del 2018, nell’ordinanza del Gip di Catania, viene reso pubblico il tentativo di attentato di cosa nostra, con particolari agghiaccianti, nei confronti di Paolo Borrometi.
Dal primo luglio del 2013 collabora con l’AGI (Agenzia Giornalistica Italia) per la provincia di Ragusa. Nel settembre del 2013 fonda la testata giornalistica di inchieste online LaSpia.it. L’attività del sito costa a Borrometi svariate minacce dalla criminalità organizzata ragusana e siracusana.
Da agosto 2014, a causa delle continue minacce e dopo l’incendio della porta di casa, vive sotto scorta dei Carabinieri. Solidarietà gli è stata espressa dalle più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che lo ha ricevuto al Quirinale e dal Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso che ha più volte manifestato la sua vicinanza al giornalista e lo ha ricevuto a Palazzo Madama, oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni. Il 29 aprile del 2018, a seguito dell’attentato scoperto di cosa nostra ai danni di Borrometi, Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata il giornalista, manifestandogli la sua solidarietà ed assicurando la sua preghiera.
Borrometi è editorialista del quotidiano Il Tempo, di Articolo 21 (liberi di...) e di Libera Informazione. Fa parte del gruppo stampa della Fondazione Caponnetto e della Consulta della legalità della Cgil nazionale. La Cgil gli ha riconosciuto la tessera onoraria al Congresso del 2019, così come la Uil.
È presidente di Articolo 21, liberi di... dal 21 dicembre del 2017. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un motu proprio gli ha conferito, il 21 dicembre del 2015, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
Il Presidente della Regione Sicilia, a nome del Governo, gli ha conferito, il 15 maggio del 2017, la Medaglia d’oro di benemerenza della Regione Siciliana. L’onorificenza gli è stata riconosciuta con la motivazione ufficiale: “per il coraggio e la determinazione nel portare avanti la professione malgrado le innumerevoli minacce ricevute dalle cosche mafiose del suo territorio”. (tratto da Wikipedia).
Comune di Anzio