Il Corriere
EDITORIALE
In questo numero alunni e alunne si raccontano nelle loro prove di vita confrontando esperienze e progetti durante momenti di riflessione che favoriscono lo sviluppo e la presa di coscienza delle proprie capacità e quindi della stima di sé. Il coraggio è una caratteristica che contraddistingue le persone e che insieme alla capacità di resilienza e di adattamento, in questo periodo storico diventa particolarmente importante: dobbiamo tutti imparare infatti a elaborare velocemente le nuove situazioni per modificare il nostro stile di vita e i nostri comportamenti. Il rischio di isolamento sociale si può considerare superato per ora: a scuola, anche se a distanza, si vivono esperienze comuni ed è possibile sperimentare la gioia di stare insieme anche con la mascherina e senza toccarsi… sarebbe meglio senza, ripetono i bambini, ma grandi della loro istintiva genuinità e della voglia di vivere, affrontano con gioia anche questa situazione, soprattutto dopo le privazioni determinate dal precedente periodo di lockdown. Pubblichiamo i testi dei bambini e delle bambine di 3 A e di 3 C, alcuni loro disegni, l’arcobaleno realizzato attraverso il fenomeno della capillarità e due meravigliosi cavallucci marini portati da Alessandra e che in classe fanno compagnia a tutti. Buona lettura!
RACCONTA UNA PROVA DI CORAGGIO
Mi ricordo che sono andato in un parco con gli scivoli. E poi sono andato sopra allo scivolo e quando sono arrivato erano due scivoli, e prima sono andato a quello blu, poi a quello rosso. Però avevo paura ed ero impallidito, perché era alto, poi mi ero buttato e quando ero partito mi era preso un attimo di ansia.
Emanuele
La mia prova di coraggio è stata andare in aereo in Sardegna e quando l’aereo è partito veloce sono diventata pallida e quando siamo arrivati ero contentissima. Da piccola stavo a Roma e siamo andati in un parco e c’era una piramide, era fatta di fili e io e mia cugina e tanti altri bambini ci eravamo saliti, ma io mi ero impicciata in mezzo ai fili.
Gaia
L’anno scorso sono andata in montagna dai miei zii e mio cugino e abbiamo fatto un pupazzo di neve e gli abbiamo fatto gli occhi con le noci e il naso di carota e poi la bocca di sassi. Dopo mio padre mi ha fattto salire sullo slittino e mi ha fatta scivolare e mi sono messa paura di cadere in avanti.
Nicole
L’anno scorso ero andato allo scivolo splash e avevo paura di andare sullo scivolo più alto e veloce. Io ho paura di andare sull’aereo perché ho paura che crolla. Poi ho avuto paura che mio nipote si era fatto un grande graffio alla mano e abbiamo dovuto chiamare l’ambulanza, gli usciva tanto sangue e io mi ero dispiaciuto.
Mattia N
Ricordo che l’estata scorsa al mare con Giorgia stavo pescando sugli scogli e sono andata pure io a pescare, però avevo paura di salire sugli scogli, poi era ora di andare via, quindi sono tornata il giorno dopo. Però anche il giorno dopo non ci sono riuscita poi sono tornata una settimana dopo. Quando sono tornata con Giorgia lei mi ha fatto vedere come si attraversavano. Infine il giorno dopo ci sono andata da sola e ci ho provato e ho superato la paura.
Roberta I
Quando ero piccola stavo a fare un sonnellino nella mia culla ma dopo mi sono svegliata perché avevo sentito un forte rumore quindi mi sono svegliata e mi sono aggrappata alle sbarre della mia culla e sono caduta all’indietro. Mia madre è venuta in cameretta e mi ha vista a terra e è impallidita perché mi ha vista che stavo a terra ma ho avuto coraggio e non ho pianto. In conclusione, io non mi sono fatta niente.
Martina
Io un po’ di tempo fa sono andata la prima volta sull’aereo ed ero un po’ impallidita perché l’aereo era molto alto. Ma dopo un po’ di tempo mi ci sono abituata. E poi quando sono scesa dall’aereo ero molto felice perché ho vinto la mia paura e ho continuato ad andare sull’aereo. E più ho continuato ad andare sull’aereo e più mi sono divertita.
Anita
Quando avevo sei anni, sono andato allo scivolo splash e lì c’era uno scivolo molto veloce d’acqua. Ci sono andato con mamma e papà, e poi ho passato la paura.
Lorenzo
Un giorno stavo andando a Scanno. Per andarci siamo passati per una montagna, è larga dieci metri. Io sono passata lì ed ero impallidita. C’erano rocce, che si muovevano e ho avuto paura però con agilità siamo andati via. Era venuta estate e siamo andati al mare e poi è incominciata la scuola.
Laura
Il mio atto di coraggio è di aver accarezzato Ghemon, il mio cane. È un cane molto grosso e per me era una sfida contro la mia paura quasi più grande. Un giorno in cui mi sentivo molto coraggioso io l’ho accarezzato, ma prima questa paura era anche un fastidio per me perché era il mio cane e se era di qualcun altro allora diventava solo una paura. Finalmente una sera quando ce ne dovevamo tornare a casa io l’ho accarezzato e da quella sera Ghemon è diventato il mio miglior amico, non è che prima non lo era, ma da lì ancora di più.
Lorenzo T
Un giorno quando ero piccola ero andata in Madagascar con mamma e papà. Quando eravamo arrivati, mio padre ha preso il serpente in mano e ho avuto paura, ma poi mi sono fatta coraggio e mi sono fatta la foto con il serpente.
Giulia Z
Il sabato mattina io e mio fratello non possiamo aprire il cancello a nessuno. All’improvviso il citofono ci suona e ci suonava sempre di più. Mio fratello chiamò mamma e lei disse – rispondi al citofono! Era la vicina che diceva che il coniglio stava per strada. Io avevo paura che venisse investito da una macchina, ma poi mi sono fatta coraggio e l’abbiamo preso tutti insieme. Una volta siamo andati a Villalago, eravamo sulla mon