Necessario fare delle scelte
Leggo in molti preoccuparsi per l’assenza dei dati dei contagi su Anzio. Su questo sito è possibile monitorare bisettimanalmente la situazione: https://www.dep.lazio.it/covid/covid_map.php.
A venerdì scorso stavamo a 477 contagi (cumulati). Sarà un numero non precisissimo come dice il Sindaco? Può darsi, ma ci fa capire l’entità del problema. Soprattutto, il dato che realmente deve farci riflettere è quello relativo al collasso degli ospedali. Collasso che a quanto si legge sulla stampa locale riguarda anche il “Riuniti”, che come tanti altri ospedali in Italia ha esaurito i posti letto disponibili, con 16 ricoverati di cui 5 gravi e un altro costretto ad aspettare in ambulanza. È colpa di qualche categoria particolare? Ristoratori, movida, scuole? No, la situazione ci riguarda tutti e tutte. Quello che è certo è che qualsiasi misura si decide di prendere ci sono dei costi sociali a cui si va incontro (sanitari, economici, culturali, psicologici ecc.). La Politica locale può decidere se trovare un amaro ma necessario equilibrio tra questi (come si sta tentando di fare un po’ ovunque), ad esempio chiudendo il centro nei fine settimana, dando il buon esempio organizzando i consigli e le commissioni in streaming, ecc., oppure può sfruttare l’occasione elettoralmente attaccando gli altri e cavalcando l’inevitabile malcontento (il Governo, la ASL, la Regione). Anche in questo l’attuale classe dirigente di Anzio sta mostrando il peggio di sé. Luca Brignone,
Consigliere comunale
di Alternativa per Anzio
Quello sviluppato dall’università di Oxford e IRBM Pomezia inizierà la distribuzione entro fine anno
Il vaccino genera una forte immunità
“Il vaccino contro il Covid sviluppato dall’università di Oxford e IRBM Pomezia, in collaborazione con l’azienda farmaceutica AstraZeneca, genera una forte risposta immunitaria tra gli anziani, il gruppo più vulnerabile”.
La notizia è stata data il 26 ottobre dal Financial Times.
Due fonti citate dal quotidiano come al corrente degli studi in corso hanno sostenuto che il vaccino in questione genera gli anticorpi e i cosiddetti linfociti T tra gli anziani (le cellule il cui compito principale è identificare e uccidere gli agenti patogeni invasori o le cellule contagiate).
Intanto le sperimentazioni cliniche di questo vaccino sono nella fase 3, dopodiché ovviamente bisognerà attendere l’approvazione degli enti regolatori prima che il vaccino possa essere immesso sul mercato.
“Grazie alla forza economica e organizzativa della leader del progetto, la multinazionale AstraZeneca, abbiamo cominciato a produrre il vaccino contro il Covid-19 già da mesi – ha dichiarato Piero Di Lorenzo, presidente dell’Irbm di Pomezia, - Il ministro Speranza è stato attivo ed efficace nell’inserirsi nel gruppo di testa dell’Ue per prenotare i vaccini. Se tutto andrà bene, è ragionevole aspettarsi che le prime dosi di vaccino, 2-3 milioni, arrivino in Italia entro la fine dell’anno.
Il contratto tra AstraZeneca e l’Ue prevede la consegna di 300 milioni di dosi entro giugno 2021. In Italia ogni mese arriveranno una decina di milioni di dosi. Entro giugno 2021, tutti quelli che vorranno vaccinarsi in Italia potranno farlo”.
A.S.