L’epidemia da Covid-19 sta facendo impazzire le nostre amministrazioni
Ritorno al Medioevo
Si dice che la consistenza di una struttura sociale venga misurata nei momenti di emergenza. E questo è un fatto sociologicamente comprensibile perché le realtà dei fatti assume, sotto l’effetto dell’emotività, un aspetto diverso e diversa è la tempistica che governa gli eventi sotto la spinta di cause eccezionali. E’ per questo che quando avvengono fatti drammatici ed eccezionali la struttura operativa deputata a governarli viene sfoltita e si individua un responsabile per dirigerla. Così è nel caso dell’emergenza pandemica in atto; o, meglio, così dovrebbe essere. La dichiarazione di emergenza sanitaria nazionale dichiarata dal Capo del Governo, in data 31 gennaio 2020, costituisce il passaggio dalla condizione di normalità a quella di gestione eccezionale del Governo dello Stato. I poteri, per la specifica materia, sono stati assunti nelle mani del Presidente del Consiglio che li esercita attraverso la Protezione Civile. Ci vorrebbe un capitolo lungo e polemico da scrivere sulla Protezione Civile e su quello che una politica idiota l’ha fatta diventare, ma mi limito a verificarne solo la scarsa efficacia che essa ha avuto e che ha nella gestione dell’emergenza in corso. Voler far funzionare con la necessaria efficienza una struttura operativa in presenza di condizioni burocratiche ordinarie è semplice stupidità politica. Quello che è accaduto e sta accadendo nel nostro Paese è sotto gli occhi di tutti e il caos organizzativo che ha governato e sta governando questa emergenza è innegabile. Il Presidente della Campania diventa un piccolo monarca e minaccia di “chiudere la sua Regione”; il Sindaco di Messina che guida le sue truppe di Polizia Locale per bloccare l’ingresso in Sicilia; il Governatore del Veneto che decide di percorrere una via tutta veneta, peraltro vincente, della lotta alla Pandemia; il Governatore delle Lombardia che decide di costruire un ospedale contro il parere del Ministro delle Salute; Il Governatore della Liguria vuole riaprire le attività commerciali, quello delle Puglie vuole procrastinare la blocco .... e cosi via. E’ il ritorno all’Italia del medioevo, con staterelli, contee e ducati. Per non farci mancare niente anche nella nostra zona abbiamo scoperto il “Signore” di Ardea, il quale a deciso che il territorio comunale possa essere amministrato a prescindere dei comuni limitrofi, dalle esigenze dei cittadini e dalla logica. Non risulta che Ardea sia stata dichiarata “zona rossa” e non risulta nemmeno che un drammatico cluster epidemico abbia trasformato in comune di Ardea in un lazzaretto di manzoniana memoria. Ma allora perché si sta verificando che il Sindaco di Ardea ha dato disposizioni alla polizia comunale di bloccare in modo permanente o come punto di controllo le strade che passano per Ardea? A cominciare dalla via Ardeatina e della strade interne di Lido dei Pini. Non se ne comprende la logica che, democrazia vorrebbe, dovrebbe essere condivisa e rispondere a ragioni plausibili. Imporre controlli o impedire il transito stradale, specialmente in un periodo di difficoltà oggettive, non sembra proprio una buona idea. I cittadini di Lido dei Pini hanno, in diverse occasioni, manifestato il loro dissenso e lo hanno fatto nei confronti del proprio sindaco, quello di Anzio, che ha effettuato più interventi presso l’Ufficio del Prefetto che dovrebbe essere l’Autorità preposta a decisioni del genere. Il Comando di stazione dei CC di Lavinio-Lido dei Pini è stato anche coinvolto al fine di fare chiarezza. Il problema si è protratto dipingendo una modalità molto discutibile di gestire l’autorità Comunale.
Sergio Franchi
Comunità indiana
La Comunità Indiana di Lavinio, ha donato una grande quantità di acqua minerale e generi alimentari di prima necessità, che sono stati inseriti nei pacchi destinati alle famiglie numerose. Il furgone della Comunità ha consegnato, presso la Casa Comunale di Villa Corsini Sarsina, la fornitura destinata agli anziati in difficoltà.
“Dico soltanto una parola, GRAZIE”, ha detto l’assessore alle politiche sociali, Velia Fontana.
Comune di Anzio
Impegno per le famiglie in difficoltà e lavori pubblici
Anzio in breve
Continuando l’opera di sostegno alle famiglie in difficoltà, l’Amministrazione De Angelis ha portato a 694 il numero dei nuclei ai quali, tramite bonifico bancario, è stato erogato il contributo comunale una tantum di max 600 Euro. Allo stesso tempo, gli uffici alla Pubblica Istruzione, stanno ultimando anche la procedura per l’erogazione del bonus comunale didattico, fino ad un max di 170 euro, destinato agli alunni del territorio, per l’acquisto di apparecchiature informatiche mentre, altri 22.000 Euro, sono stati erogati per dare un ulteriore impulso alla distribuzione dei pacchi alimentari. A questi vanno aggiunti i 350.000 euro assegnati dalla Protezione Civile.
Il sindaco De Angelis ha quindi dichiarato: “Con i fondi comunali abbiamo dato una risposta concreta a 694 famiglie, il grande lavoro per il conferimento dei contributi prosegue. In arrivo il bonus didattico ed il taglio di 500.000 euro per la tariffa dei rifiuti delle categorie produttive”.
L’Amministrazione De Angelis, ha ottenuto intanto anche il via libera ad integrare il fondo comunale con le somme stanziate dalla Protezione Civile ai Comuni. Altri 22.000 euro dei fondi della Protezione Civile, inoltre, sono stati destinati all’acquisto di derrate alimentari per incrementare anche la distribuzione dei pacchi, contenenti beni di prima necessità, sempre per i più bisognosi. L’ammontare del contributo destinato a ciascun richiedente, nei limiti delle risorse regionali disponibili, è fino ad un massimo del 40% del costo di tre mensilità del contratto di locazione per l’anno 2020.
La domanda di partecipazione all’avviso dovrà essere compilata esclusivamente sul modello predisposto dalla Regione Lazio ed inviata esclusivamente secondo le seguenti modalità: per Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo: servizisociali.comuneanzio@pec.it e, per email, all’indirizzo di posta elettronica: affittocovid@comune.anzio.roma.it.
Il termine perentorio è fissato entro le ore 12,00 del giorno 4 maggio.
Visto che anche la vita lavorativa starebbe piano piano riprendendosi, superate alcune difficoltà iniziali per il reperimento dei materiali, sono ripresi i lavori pubblici per il completamento dei marciapiedi, dell’arredo urbano e per la realizzazione dell’illuminazione artistica a led, lungo l’Ardeatina, in zona Marechiaro, tra Via Caligola e Via Maia.
L’importo dell’intervento, lungo questo tratto di litoranea, è di 269.000,00 è di ben euro.
Al pari, stanno riprendendo i lavori per una nuova area parcheggio e per il completamento della pista ciclabile, nel tratto compreso tra lo stabilimento Lido Garda e l’inizio di Via Fanciulla d’Anzio.
La nuova opera, in questo ampio tratto di litorale, prevede un investimento complessivo pari a 1.147.000,00 euro
“In questi due mesi, nei quali ci siamo trovati ad affrontare un periodo drammatico - ha affermato il sindaco De Angelis - oltre a varare tutta una serie di provvedimenti comunali, per affrontare prima l’emergenza sanitaria e poi quella economica di tante famiglie e delle categorie produttive, l’Amministrazione, con il sostegno dei Consiglieri di maggioranza e della struttura dell’Ente, ha lavorato sodo per programmare interventi finalizzati alla rinascita di Anzio: bandi di concorso per l’assunzione di personale e per il potenziamento della Polizia Locale, progettazione esecutiva di numerose opere pubbliche, potenziamento della pubblica illuminazione, programmazione di nuovi interventi nel settore del sociale e nei plessi scolastici, avvio della raccolta porta a porta anche delle potature, attivazione del numero verde comunale e di nuovi canali di comunicazione con la cittadinanza.
Nel corso del 2020, in seguito all’approvazione del Bilancio di Previsione avvenuta lo scorso mese di dicembre, saranno investiti sul territorio circa 7 milioni di euro, in nuove opere pubbliche e servizi per la cittadinanza. Anzio, nonostante tutto - ha così concluso il sindaco, - vuole tornare presto a sorridere”.
Nei giorni scorsi sono stati anche ultimati gli interventi per la realizzazione del nuovo manto stradale in Via Cicerone, in Via Esculapio (tra Via Cicerone e Viale Antium), in un tratto di Viale Antium, in Via Tito Livio ed in un tratto di Corso Italia.
A breve diverse strade cittadine saranno infine interessate dai lavori per il rifacimento del manto stradale ed il potenziamento dell’illuminazione.
Tito Peccia