Il libro del brillante scrittore Paolo Giordano
Nel Contagio
Paolo Giordano, “Nel Contagio”, Einaudi – Corriere della Sera, Torino-Milano 2020, pp. 63, Euro 8,90.
Paolo Giordano è un giovane e affermato scrittore, collaboratore, tra gli altri, del Corriere della Sera, ha al suo attivo quattro romanzi, saggi e due rappresentazioni teatrali. Fra i romanzi, il pluripremiato “La solitudine dei numeri primi”, dal quale una decina di anni fa è anche stato tratto un film. Ma oltre a essere un brillante scrittore P. Giordano è anche un fisico e un matematico: ha infatti un dottorato di ricerca in Fisica; e questo libriccino –scritto in pochissimi giorni a partire dal ‘bisesto’ 29 febbraio- è un testo che unisce, in maniera interessante e curiosa, considerazioni e argomenti di taglio filosofico-esistenziale e di taglio logico-matematico sull’epidemia Covid 19, che rappresenta senza dubbio l’emergenza medico-sanitaria (ma anche economica, culturale e sociale) della nostra epoca.
Non tanto per la suo tasso mortalità, che non è maggiore di molte altre epidemie registrate nella storia dalla fine del medio evo a oggi, compresa la terribile ‘Spagnola’ (la Spagna non c’entrava nulla) che un secolo fa, alla fine della I^ guerra mondiale, fece decine di milioni di morti, quanto per la sua “capacità di manifestarsi così velocemente su scala mondiale”(p. 3).
Infatti la sua capacità di contagio è a livello globale, ha cioè coinvolto l’intero pianeta con una reazione a catena di portata esponenziale (cfr. p. 11), a differenza delle altre epidemie che sono state di perimetro più circoscritto, pur se di potenzialità mortale maggiore, anche perché allora non si possedevano le tecnologie bio-mediche e sanitarie che possediamo oggi. La sua capacità di contagio al suo manifestarsi i primi giorni era 1 a 2 e mezzo, cioè un coefficiente Ro (erre con zero) che sta a significare che un contagiato ne contagia 2 e mezzo; ciascuno di questi 2 e mezzo altri due e mezzo ciascuno, e così via: una reazione a catena infinita.
E’ solo dalla prima metà di aprile che, pare, tale coefficiente si sia ridotto, il rapporto adesso è di 1 a 1; questo vuole dire che il potere infettante del virus sta regredendo.
“Se Ro (erre con zero) è inferiore ad uno vuol dire che ogni infetto contagia meno di un’altra persona…la diffusione si arresterà…al contrario, se Ro è maggiore di 1, anche di poco, vuol dire che sta iniziando l’epidemia” (p. 12).
Riflessioni e osservazioni matematico-epidemiologiche alle quali si aggiungono altre, come dicevamo, di carattere filosofico; il tutto, come afferma lo stesso autore, per arginare l’angoscia del giorno dopo giorno in isolamento e in quarantena.
Fin da piccolo, ricorda l’autore, usava semplici frequenze numeriche, improvvisati calcoli a mente, come razionalizzazione e ‘trucco’ per contenere le paure, tenere a freno l’angoscia e la tristezza. Inevitabilmente l’isolamento, la mancanza di frequentazioni, di solidarietà e contatti umani, ambienti ecc. genera nell’individuo pena, smarrimento ed ansia, causando un restringimento, un difettare dell’immaginazione (cfr. p. 29), facendo dell’emergenza virus oltre ad un problema sanitario ed economico, anche un problema, “un’infezione della nostra rete di relazioni”(p. 8). La fuoriuscita da tutto questo non sarà affatto facile; e tornare nella ‘normalità’ di sempre significherebbe rinunciare ad un’occasione di cambiamento di rigenerazione del modello di sviluppo.
Giuseppe Chitarrini
Fare Verde sul G5
Precauzione, è questa la misura che chiediamo di adottare di fronte al potenziale utilizzo della tecnologia 5g sui nostri territori comunali. Fintanto che non sarà chiara e certa la nuova classificazione delle cancerogenesi annunciata dalla International Agency for Research on Cancer, protocolleremo ai Sindaci di Anzio e di Nettuno l’invito ad emanare un’ordinanza di sospensione di tale utilizzo, con ciò intendendo anche l’installazione di nuovi impianti o la modifica degli esistenti per adattarli alla nuova tecnologia. Del pari, chiederemo ai primi cittadini di instaurare un tavolo tecnico ed un sistema di monitoraggio che tenga conto delle infinite interazioni tra salute ed ambiente con il sussidio di organi competenti provenienti dagli istituti Asl ed Arpa, così da coadiuvarci nell’adozione della migliore delle scelte possibili per una pacifica convivenza tra uomo e natura. Non possiamo permetterci, in questo delicatissimo momento più che mai, di aggravare in qualunque modo la già fortemente colpita salubrità ambientale. Piuttosto, siamo chiamati ad imparare dal presente a ripensare tutte le nostre azioni prima di tutto in chiave ambientale, mettendo l’ambiente ed i possibili effetti che su di esso ne potrebbero derivare al primo posto di ogni nostra considerazione.
Il Sindaco di Civitavecchia insegna, ed è stato il primo ad adottare il principio di precauzione. Non è ancora troppo tardi, ma dobbiamo FARE la differenza oggi per garantirci un miglior futuro domani.
Il Presidente Luca Zomparelli
La direttrice della scuola Danza Fuoricentro ci racconta il suo amore per la danza
La passione del cuore di Simona
Oggi sono a fare quattro chiacchiere con Simona, direttrice della scuola Danzafuoricentro di Nettuno.
- Ciao Simona, ricordiamo ai nostri lettori come nasce la tua passione per la danza?
“Davvero io saprò stare senza la danza? Io non credo, non ci voglio credere!” … Da sempre ho saputo che sarebbe stata nella mia vita, anzi che essa stessa lo diventasse. Perché in fondo danzare è un modo di essere, di comunicare e non una semplice passione. Da questo bisogno è iniziato il mio viaggio in quest’arte meravigliosa ed unica e dal giorno in cui sono stata ammessa all’Accademia Nazionale di danza di Roma. Mi sono diplomata prima come danzatrice e poi come insegnante e coreografa, ma soprattutto ho avuto la fortuna di lavorare in molti teatri italiani ed esteri e di conoscere tanti grandi artisti.
Oggi dirigo la mia scuola “Associazione Danza Fuoricentro” a Nettuno presso il Palazzetto dello Sport ed ho corsi di danza classica e moderna a partire dai 4 anni, ma visto l’emergenza in corso ,già dal 5 Marzo ho preso la decisione di sospenderli tutti. Oggi siamo quindi in una situazione che ci impone di stare fermi, chiusi nel nostro spazio domestico e senza incontrare nessuno, senza poter lavorare o compiere le nostre quotidianità; potersi muovere insieme alla danza, alla musica e a contatto virtuale con altre persone, non solo rappresenta un beneficio per il nostro fisico, ma anche e soprattutto un beneficio per la nostra parte emotiva ed intellettiva”.
- In questo periodo di quarantena, come hai deciso di mantenere attivo il tuo rapporto con i tuoi allievi?
“Forte di questo e di tutto quello che da sempre mi ha motivata in questo percorso artistico e professionale, ho ideato da subito un progetto chiamato “la danza fatta in casa”. Questo progetto coinvolge tutti i miei allievi, da più piccoli ai più grandi in un vero e proprio lavoro pianificato nel modo e nel tempo. Incontri con lezioni on line, creazioni e soprattutto tanto divertimento. Si perché la danza ha la possibilità di intervenire e migliorare non solo la bellezza del nostro corpo, ma anche e soprattutto la nostra mente e il nostro stato d’animo. Quindi nel programma settimanale, per fasce di età diverse, sono previste delle lezioni pratiche tramite video preparati preventivamente ed altre tramite applicazioni che consentano una “diretta” per il mantenimento della postura e della forza ed elasticità della struttura muscolare.
Ci sono poi una serie di compiti creativi che invece mirano all’esercizio della fantasia in relazione allo spazio per il mantenimento invece delle capacità emotivo -espressive. Tutto questo supportato, con sensata motivazione, dai nostri social (Facebook e Instagram della scuola) che ci tengono legati in più momenti della giornata tramite consigli, commenti e condivisioni l’uno con l’altro.
Inoltre la mia professione, come detto prima, mi ha permesso di avere molti amici di grande livello artistico che con grande affetto preparano per i miei allievi video motivanti, video di studio di balletti, saluti e foto dai loro ultimi luogo di lavoro (Alberto Montesso maestro di classico con Alessandra Celentano ad Amici, Gerardo Porcelluzzi maestro della scuola del Teatro dell’Opera di Roma, Valentina Persia attrice comica con un passato di allieva danzatrice e Giuseppe Picone ètoile internazionale ed attuale direttore del Teatro S. Carlo).
Quindi posso dire in conclusione che incoraggiare a continuare a seguire la danza anche da casa, rende più forti, sani ed equilibrati. Perché la danza è un’attività di crescita ed arricchimento personale. Perché la danza non si ferma mai!”
“La danza è una delle rare attività umane in cui l’uomo si trova totalmente impegnato: corpo, cuore e spirito” Maurice Bejàrt
Grazie infinite Simona. Un esempio concreto di una Maestra che ha una passione viva nel cuore e che continua a trasmetterla ai suoi allievi dietro uno schermo continuando a farli crescere nella danza che li lega come un grande Cuore.
Barbara Balestrieri
Anticipazione Cassa Integrazione
Poste Italiane rende noto che anticiperà il trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga ai clienti BancoPosta e PostePay Evolution con accredito dello stipendio a chi ne farà richiesta.
Con questa iniziativa, Poste Italiane intende offrire un sostegno concreto ai lavoratori destinatari di uno dei trattamenti di integrazione salariale ordinario o in deroga per aiutarli ad affrontare le esigenze economiche durante l’emergenza Covid-19.
Le somme che saranno erogate dall’INPS e messe a disposizione dallo Stato nei termini previsti dalla normativa saranno anticipate da Poste Italiane in partnership con BNL Finance, società specializzata in soluzioni di finanziamento.
La richiesta di anticipazione potrà essere presentata online sin da oggi accedendo al sito internet di Poste Italiane www.poste.it dal quale è scaricabile la documentazione e la guida alla compilazione della domanda.
Poste Italiane estinguerà automaticamente le anticipazioni concesse non appena l’INPS erogherà i trattamenti, senza necessità di alcun adempimento da parte dei lavoratori.
Poste Italiane Media Relations
Burocrazia alla Biogas
Ci teniamo a rassicurare i cittadini su quanto sta avvenendo presso la centrale biogas della Asja Ambiente ad Anzio. Da una ricognizione operata in data odierna, infatti, abbiamo avuto modo di prendere contezza della situazione legata all’accensione della torcia e richiedere i dovuti chiarimenti. Sul punto, il responsabile dell’impianto ci ha specificato che quanto illustrato deriva da un ritardo burocratico nel rilascio della necessaria autorizzazione da parte della Snam per poter convogliare in rete il biometano prodotto. Pertanto, nell’attesa del via libero legale, il frutto del processo di digestione deve essere bruciato, motivo per cui è possibile vedersi accesa la torcia. In ogni caso, ci è stato confermato che l’autorizzazione in oggetto arriverà nel mese di maggio p.v.
Fare Verde Anzio-Nettuno