Il Corriere
di Viale Severiano - XV Edizione
EDITORIALE
In questo numero uscito durante le vacanze di Natale, la scuola è rimasta chiusa, così che bambini e bambine possano restare a casa per questo periodo di feste un po’ particolare. La felicità di trattenersi insieme ai familiari, anche se non tutti come accadeva durante festività natalizie più sbarazzine, e di ricevere i doni di Babbo Natale, supera sicuramente la mestizia delle restrizioni, la cui osservanza però potrà garantire salute e benessere a tutti. In questo numero sono pubblicati gli ultimi testi scritti a scuola nel drammatico anno 2020 dai giornalisti e dalle giornaliste delle classi 3° A e 3° C, insieme alle foto dei prodotti artistici realizzati a scuola con bastoncini di legno portati da casa. Ognuno si è sbizzarrito nel dare una nuova vita agli arbusti raccolti nei giardini, plasmandoli e addobbandoli secondo la propria creatività. Il risultato è stato particolarmente apprezzato da tutti!!! Un caro augurio ancora ai bambini, alle bambine e alle loro famiglie!! Ancora auguri anche ai nostri lettori!! Buona lettura!!
AUGURI
Che ognuno si impegni a rendere incantevole il 2021!!
PIOGGIA CITTA’ CAMPAGNA O SCUOLA?
Ho scelto per prima parola la parola città perché mi ricorsa tutte le vetrine di dolci, di giocattoli di peluche giganti e di vestiti bellissimi. Per seconda ho scelto la parola campagna, la parola campagna mi ricorda un giorno dove ero andata con papà, nonna i miei die cugini e le mie due zie in un ristorante in campagna. C’era un grandissimo prato verde molto curato, un recinto con dentro due caprette e c’erano anche due cani tutti neri. Per terza ho scelto la parola scuola, la parola scuola mi fa venire in mente le mie maestre, le mie amiche di scuola e i miei amici di scuola. Poi la scuola mi fa pensare che le mie maestre mi insegnano tante cose nuove. Per ultima parola ho scelto la parola pioggia, mi fa pensare a due cose: la prima è quando piove mentre sto dormendo e mi sveglio. La seconda è quando l’anno scorso stavo a scuola e mentre pioveva stavamo tutti al termosifone, poi quando siamo usciti di scuola faceva tanto freddo e pioveva forte.
Nicole P
Una volta pioveva tanto forte al Centro Anteo e i pannelli si stavano per staccare e uno si era staccato. Poi c’erano le ballerine che ballavano e si sentiva la pioggia che batteva fortissimo. In campagna c’è la mia nonna e mio nonno è morto presto e non l’ho mai visto. Poi ho quattro cugini e una è morta a otto anni perché aveva una malattia. Mi diverto molto in campagna.
Lara
Per prima parola ho scelto scuola, perché mi piace sempre venirci e imparare tante cose belle. Per seconda ho scelto la campagna perché là si sta molto tranquilli e non c’è tanto traffico. Per terza ho scelto la città perché quando ci vado vedo tanti negozi di Natale. E poi perché hanno messo tante luci luminose. Per ultima ho scelgo la parola pioggia perché quando esco da scuola piove ed io mi bagno sempre. Poi perchè quando piove non posso uscire in giardino.
Giulia T
Mi ricordo che la mia gatta Bibi si era allontanata di casa per un po’ di giorni. Ero molto preoccupata perchè non sapevo dove poteva essere, ma una sera dal giardino di casa si cominciò a sentire un miagolio e il rumore di una macchina che stava andando via. Vedemmo la mia gatta che correva verso di noi, era impaurita ed era stata rasata su un fianco dove aveva una cicatrice. Era impaurita.
Nicole P
Io per prima ho scelto la città, perché è piena di negozi di giocattoli. Per seconda ho scelto la campagna perché un grande ricordo nel cuore. Per terzo ho scelto la scuola perché mi piace fare arte. Per ultimo ho scelto la pioggia perché mi piace saltare sulle pozzanghere.
Giulia Z
Ho scelto per prima la città perché mi piace molto, è piena di negozi e di fantasia, mi viene l’acquolina in bocca quando