passo davanti a un negozio di dolci, poi quando passo davanti a un negozio di vestiti dico ‘mamma mi compri solo quella cosa?’ e poi esco con 6 o 7 buste, al negozio di giocattoli voglio sempre 8 o 9 giocattoli ed esco con 1 o 2 giocattoli e mi arrabbio. Poi mi piace la città perché quando è Natale si illumina tutto. Per seconda ho scelto la scuola, perché mi piace molto, c’è sempre molta creatività, facciamo tanti lavoretti e mi piace farli, infatti amo la creatività, poi amo la scuola perché mi sento libera, mi esprimo sempre con le amiche a cui tengo davvero tanto, tipo Greta A, Sharon, Federica sono le amiche a cui tengo di più con loro mi sento me stessa. Poi le maestre sono buone se non le facciamo arrabbiare. La pioggia: una volta stavo camminando e a un certo punto inizia a piovere e non avevamo l’ombrello e mi sono bagnata tutta e siamo corsi in macchina e mi sono dovuta mettere una felpa asciutta e il pantalone è rimasto bagnato e ho sentito freddo. La campagna: tanti anni fa sono stata nella casa di campagna dei nonni, la casetta è molto carina ed è circondata da campi di grano, è piena di alberi da frutta. C’è anche un ruscello dove nuotano piccoli pesciolini. La strada che porta alla casa, passa dentro a un piccolo bosco.
Alice
Io ho scelto per prima la pioggia, perché mi fa ricordare quel giorno che stavamo andando a scuola, Greta aveva i capelli super bagnati, stava diluviando. Le palme davanti al mare si muovevano perché c’era tanto vento.
Ginevra
La prima parola che ho scelto è la pioggia perché mi dà un fastidio assurdo quando dormo, non mi dà pace! La seconda è la scuola, mi piace molto, qualche volta credo di diventare pazzo perché mi vengono subito i pensieri. La campagna è la terza parola, ci sono stato a Napoli, mi ricordo di avere comprato dei guanti in pelle pure molto caldi e bianchi. Infine la città non mi piace tanto ma qualche volta faccio la spesa con nonna, la città la odio perché non riesco mai a respirare, ma tutto sommato c’è anche il lato positivo, non al covid, va beh, era scontato!! … Come i negozi di giocattoli per esempio Rocco giocattoli.
Lorenzo
La pioggia mi ricordo che mi ero bagnato e quando ero entrato in macchina e mi ha visto bagnato mia madre mi ha sgridato. La scuola mi piace perché mi piace italiano e matematica.
Samuel
PENSIERI
Non mi è mi capitato di assistere di persona un animale ferito, però mia madre mi ha raccontato che una mattina uscendo di casa, trovò un piccolo uccellino in terra. Lo raccolse con molta attenzione e cercò il suo nido. Per fortuna lo trovò subito, così lo rimise nella sua casa.
A settembre abbiamo preso una gattina di nome Anna, da una signora che aiuta i gatti di strada di Anzio. La mia micetta era stata abbandonata in mezzo a un campo insieme ai suoi fratellini appena nati. Una bambina li sentiva piangere e ha chiamato al signora dei gatti che è andata subito a cercarli e quando li ha trovati, erano piccoli quanto un pollice e di una mano di un adulto. Purtroppo dopo dieci minuti sono morti i suoi cinque fratellini tranne lui.
Ginevra
UN BATUFFOLINO
FERITO
A me non è mai successo di incontrare un animale ferito, però alla nonna sì e mi ha raccontato questo: ritornava a casa da una passeggiata quando all’improvviso ha visto un batuffolino bianco che si agitava nel centro della strada. Lo ha raccolto: era un gattino con una zampa ferita. Lo ha portato dal veterinario che lo ha visitato, ha messo una stecca alla zampetta ferita e gli ha fatto alcune vaccinazioni. La nonna lo ha chiamato Tobia. A casa sua è diventato grande e grosso e le ha fatto compagnia per tanti tanti anni.
Giulia T
Sono venuti a scuola i Vigili del Fuoco per fare una esercitazione anti incendio. Ci hanno insegnato a uscire dalle aule e a radunarci in un posto in cortile dove c’è il nome della nostra classe scritto per terra. Una maestra è stata messa in una barella e calata dalla finestra per farci vedere che non c’è pericolo e che anche le persone infortunate possono essere salvate. Alla fine ci hanno detto che siamo stati bravi e veloci e ci hanno regalato un berretto rosso da Vigile del Fuoco che ci piace molto e anche i nostri maestri lo hanno messo proprio come noi.
Ginevra
IL MIO
SOCCORSO
Nella mia casa c’è una stanza con delle grandi vetrate: la veranda. Un giorno mentre facevo i compiti d’un tratto ho sentito un colpo ai vetri, mi sono spaventato e ho chiamato mamma. I vetri erano intatti, pensavo di avere sognato invece, guardando bene fuori, abbiamo visto per terra un uccellino. Era ferito gravemente, allora io e mamma, abbiamo deciso di soccorrerlo. Abbiamo preso una scatola vuota e lo abbiamo delicatamente messo dentro e portato a casa. Ho ripreso a fare i compiti e ogni tanto davo un’occhiata all’uccellino per vedere come stava. Dopo un po’ di tempo mi sono accorto che si era alzato sulle zampe e ho pensato che era pronto a volare di nuovo, ho chiamato mamma che lo ha preso e messo fuori dalla scatola. Dopo un paio di tentativi è tornato a volare. Ero contento per lui e felice di averlo aiutato.
Lorenzo
Una sera mentre tornavamo a casa in macchina abbiamo visto due cani per strada e subito ci siamo fermati perché stavamo per investirli. Quando mio padre ha accostato la macchina, e ha aperto lo sportello, i cani sono saliti subito. Arrivati a casa abbiamo messo l’annuncio dei cani e la sera stessa sono venuti a riprenderli. La padrona è una bambina che piangeva per la felicità.
Cristiano
I PERICOLI DELLA STRADA
I pericoli della strada mio padre dice che sono tantissimi e per questo bisogna andare piano. Un giorno stavamo in macchina e c’era una pioggia malandrina, mi ricordo soltanto una fortissima botta e mi ricordo mia sorella che emise un grido. Mia mamma allarmata ci chiese se ci eravamo fatti male, ma per fortuna solo tanta paura. Quando è successo io avevo 4 anni.
Cristiano
La strada è pericolosa perché quando è buio è insicura, infatti quando devi passare non si vede nulla e è pericolosa, si deve ricordare di attraversare sempre sulle strisce quando passa una macchina si deve stare attenti sempre. Come la volpe non ha visto e ha sbattuto troppo forte.
Dennys
Una volta quando ero piccola, ero andata in vacanza con i genitori e all’improvviso mentre stavamo attraversando la strada, ho lasciato la mano a mamma correndo un po’ avanti, per fortuna i miei genitori mi hanno subito ripresa.
David