Birkenau.
Come indimenticabile è stato il conferimento della Cittadinanza Onoraria a Roger Waters, per il padre, Ufficiale Britannico, che perse la vita durante le operazioni militari dello Sbarco, sul nostro territorio. Quel giorno a Villa Sarsina nessun rappresentante delle Forze dell’Ordine partecipò in divisa di ordinanza, si celebrava la Pace!
La Cittadinanza Onoraria è stata conferita, inoltre, alla famiglia Colaceci, per la donazione di un parco pubblico a seguito della morte della giovanissima figlia, Simonetta; alla famiglia Cappelluti, per la donazione alla Città del Chris Cappell College, rinomato liceo, dedicato al figlio prematuramente scomparso; nel 2018, infine, all’attore e regista Carlo Verdone, per i suoi legami familiari con Anzio.
Mai, lo sottolineo con forza, mai, da questa Amministrazione è stata riconfermata la cittadinanza onoraria a Mussolini, facendo probabilmente riferimento all’obbligo del 1924 di tutti i Comuni italiani di conferire l’onorificenza all’allora Capo del Governo; giova ricordare che il mio primo incarico da Sindaco della Città di Anzio risale al 1998 e che nessuna delle Amministrazioni precedenti, dal 1946 in poi, hanno aperto il dibattito sulla revoca dell’onorificenza.
Scusi la franchezza, ma le Sue parole, che seguono la presentazione del suo libro nella nostra Città, con la Sua partecipazione, in occasione del recente evento organizzato da questa Amministrazione insieme alla Pro Loco mortificano anni di impegno culturale e sociale, che hanno portato alla decisione di istituire il Premio per la Pace della Città di Anzio, conferito a persone che con dedizione, coraggio ed impegno civile dedicano la loro vita alla lotta contro le diverse forme di violenza, custodendo e tramandando alle future generazioni i valori della memoria, per un futuro di pace, come recita la delibera di Consiglio Comunale del 14 gennaio 2020.
Sono proprio questi atteggiamenti che non consentono una reale affermazione di un sentimento di pace universale, ostacolando chi ha scelto di fare, anche se nel suo piccolo, una rivoluzione culturale, aldilà degli schieramenti politici.
La mortificazione non resta solo mia, ma di una intera Città e soprattutto degli studenti, che avrebbero partecipato in migliaia al conferimento del Premio della Pace, ed ai quali verrà sottratta l’occasione di accrescere il loro bagaglio di esperienza umana.
Rinnovando il mio rammarico e quello della Città che pro-tempore rappresento, mi rendo disponibile ad un confronto sulla vicenda, qualora lo ritenesse opportuno.
L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
Il Sindaco
Candido De Angelis
Grazie signora Bruck
La scrittrice Edith Bruck, sopravvissuta alla Shoah e Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica, ha rifiutato il Premio per la Pace offertole da De Angelis con una lettera di altissimo spessore morale, che riportiamo integralmente di seguito e a cui vogliamo aggiungere solamente due cose: la prima, un sentitissimo ringraziamento alla Signora Bruck per il gesto coraggioso e per la chiarezza con cui ha smascherato l’ipocrisia di chi amministra la nostra città; la seconda, rivolta proprio a questi ultimi, è che per cancellare questa ennesima onta che avete inflitto ad Anzio basta fare una cosa molto semplice. Revocate la cittadinanza onoraria al criminale Mussolini, come chiedeva la nostra mozione che avete vergognosamente bocciato tre anni fa.
“Gentile Sindaco De Angelis, sarei tornata volentieri per il Premio per la Pace nella Sua città se nel frattempo non avessi saputo che è stata negata la benemerenza ad una mia correligionaria, Adele di Consiglio. Una donna sola, sopravvissuta alla barbarie nazifascista che ha annientato la sua famiglia come la mia. Invece è stata riconfermata la cittadinanza onoraria a Mussolini che ha ancora molti seguaci nel suo territorio e non solo ma nell’Europa stessa che ha poca memoria.
Io, sopravvissuta alla Shoah, che da una vita scrivo e testimonio nelle scuole italiane, compito arduo e faticoso, senza l’odio verso alcuno, anzi nel nome della pace e fratellanza umana, avendo avuto la visita di Papa Francesco che mi ha chiesto perdono esteso al popolo martire, devo la fedeltà a me stessa e per la solidarietà con la signora Di Consiglio (che non conosco), La ringrazio ma non posso accettare il Premio per la Pace dove è in fermento la nostalgia attiva dell’epoca più vergognosa, incancellabile per chi l’ha vissuta”.
Alternativa Per Anzio
il sindaco stravolge la realtà
Il Sindaco De Angelis, in merito al rifiuto della scrittrice Edith Bruck a ricevere il premio per la pace, una cosa vera l’ha detta: la città è mortificata. Ma è mortificata da un’amministrazione che fa queste figuracce in nome di pericolose nostalgie fasciste.
La pezza, poi, è stata decisamente peggiore del buco: il Sindaco in risposta alla scrittrice sostiene che “maida questa Amministrazione è stata riconfermata la cittadinanza onoraria a Mussolini”, parla di malintesi e dei precedenti sindaci. Non si sa bene cosa volesse dire, ma credo sia assolutamente necessario fare chiarezza sui fatti.
La cittadinanza onoraria a Mussolini fu istituita obbligatoriamente nel 1924 per tutti i comuni d’Italia (e su questo un intervento nazionale credo sia più che necessario), ma non si avevano tracce di questo atto relativamente al nostro comune. La sezione locale dell’ANPI nell’estate del 2018 ritrovò dei documenti che confermavano invece la cittadinanza (questo è l’unico motivo per il quale non è stata chiesta ai suoi predecessori la rimozione!). Tentarono in un primo momento di interloquire direttamente con il primo cittadino, proprio per evitare di strumentalizzare politicamente questa vicenda, ma ottennero un diniego. Successivamente chiesero al sottoscritto di portare la questione in consiglio comunale (semplicemente perché ero l’unico dei tre candidati sindaco presente in consiglio comunale ad aver sottoscritto un impegno per la defascistizzazione del territorio in campagna elettorale). Il 9 ottobre 2018 presentai la mozione in consiglio, con la sottoscrizione delle colleghe Giannino e Marracino, nella quale si chiedeva la rimozione della cittadinanza e il conferimento dell’attestato di pubblica benemerenza ad Adele Di Consiglio, anziate vittima delle leggi razziali nel 1943. La ‘discussione’ nel consiglio successivo del 18 dicembre 2018 di fatto non ci fu, perché la maggioranza, quasi tutta, bocciò la mozione senza dare spiegazioni.
Questi i fatti, facilmente verificabili dagli streaming dei consigli e da numerosi articoli usciti sulla stampa locale e nazionali in seguito. Credo che di fronte a certi atteggiamenti Edith Bruck abbia ridato dignità alla nostra Anzio, assumendosi coraggiosamente una responsabilità che nessuno prima d’ora aveva fatto.
Luca Brignone
Consigliere comunale di Anzio
Solidarietà alla scirttrice
“Il rifiuto del Premio per la Pace città di Anzio da parte della scrittrice Edith Bruck ci lascia amareggiati ma ne comprendiamo appieno le motivazioni. Edith, per coerenza con la sua storia di sopravvissuta all’Olocausto, rifiuta ogni accostamento con Mussolini, che ha ancora la cittadinanza onoraria della città neroniana”.
Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Anzio Rita Pollastrini e Alessio Guain, insieme al deputato M5S Marco Bella.
“Nel consiglio comunale del 28 dicembre 2018 la maggioranza bocciò senza alcuna discussione una mozione che chiedeva la revoca di questa onorificenza. Il voto del M5S fu a favore perché sarebbe stato un segnale importante e coerente per la nostra città, insignita della medaglia d’oro al valore civile per le sofferenze della popolazione durante la seconda guerra mondiale” proseguono gli esponenti M5S.
“Se vuole essere coerente con la storia dei suoi concittadini e con quella della signora Edith Bruck, il sindaco Candido De Angelis prenda adesso l’impegno solenne di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini nel primo consiglio comunale utile, in modo che Edith Bruck possa accettare il Premio” concludono i pentastellati.
M5S