‘Sì, però a te non compro niente.’ Invece mio padre non fa proprio la spesa e a me non mi compra niente.
Mattia N
Adesso sono entrata al supermercato con mio papà e andiamo subito al reparto carne. Papà ‘Nicole ti vanno le salsicce?’ Nicole ‘Sì papà va bene.’ E poi al reparto salumi e prediamo un po’ di tutto. E via alla cassa.
Nicole M
Adesso sono entrata al supermercato e sento un po’ di freddo. Mio padre compra pasta, sottilette, carne, insalata, fagioli, ceci e acqua. ‘Papà compriamo i mandarini?’. ‘No perché abbiamo troppa frutta!’. ’Allora compriamo le patatine?’. ‘Ok’. ‘Grazie mille’. ‘Prego’.
Amelia
Adesso sono entrato al supermercato. Quando sono entrato c’è stato un cambiamento d’aria ed è caldo. E c’è tanta gente in fila. ‘Vado a prendere il cestino’ dico a papà. ‘Prendiamo le patatine?’ ‘Ne abbiamo già troppe. Siamo venuti a comprare il latte, i biscotti e lo yogurt le altre cose non ci servono. Andiamo a comprare il latte e andiamo alla cassa.’ ‘Come mai c’è questo sacco di patatine?’ … mia mamma mi guarda attentamente e sorride.
Valerio
Adesso sono al supermercato. Si apre la porta elettrica e … bum, subito una folata di aria fredda, gelida, ghiacciata. Oggi c’è tanta gente. ‘Vado a prendere il carrello’ dico a papà. ‘Hei papà prendiamo le patatine?’ ‘Ok prendile pure’ disse papà. ‘Possiamo prendere anche lo yogurt?’ ‘Mmmmmmm, ok’ rispose il papà. ‘Posso il cioccolato?’’No, adesso basta zozzerie!’ Urlò il papà. ‘Prendo la pasta, lo zucchero e la passata di pomodoro e andiamo a casa!’ ‘Ok va bene andiamo a casa’, le rispose Giorgia.
Giorgia
Adesso sono all’INS e mia mamma domanda ‘Ma che manca a casa?’ ‘Mancano il pane, l’acqua e la pasta’ rispondo io.
‘Va bene, allora andiamo.’ ‘Aspetta quasi dimenticavo, ci serve l’impasto per la pizza e il sugo.’ ‘Oh sì, ok, allora andiamo a prendere quelle cose e poi andiamo al parco.’
Emanuele
UN AMBIENTE MERAVIGLIOSO
Io sono in pianura e ci sono molte persone e molti negozi e molti centri commerciali. Siamo in inverno, però qui c’è il mare dove è bello passeggiare tutto l’anno. Durante l’inverno vediamo dei cani, in estate tanti pesci e granchi. In spiaggia non ci sono frutti, però raccolgo molti sassi, conchiglie e legnetti!
Al porto c’è un posto bellissimo con tante barche in miniatura tutte di legno. Per tornare a casa dobbiamo prendere la Nettunense.
Ginevra
Io vivo ad Anzio, un paese in pianura vicino al mare. In estate si riempie di gente e con la mia famiglia vado a passeggiare sul lungomare dove c’è il porto e le Grotte di Nerone.
Vedo molti pesci e molti pescherecci.
In riva al mare ci sono i gabbiani che inseguono anche le barche piene di pesce.
Per tornare a casa uso la macchina e di solito mio padre passa per le vie del mare.
Samuel
SCEGLI UN AMBIENTE
In montagna al lago di Scanno in Abruzzo è estate, intorno a me vedo il lago e tanti alberi, ci sono molti uccelli. Faccio una passeggiata lungo il sentiero e incontro sempre dei daini che vanno a bere al lago. Quest’anno l’orsa Amarena ha fatto tre cuccioli. Ci sono le bacche rosse e le fragoline. Nel centro abitato entro in un negozio di un artigiano che crea oggetti di legno, altri artigiani lavorano il tombolo creando dei gioielli con il filo d’oro. Per tornare a casa passiamo sulle stradine strette e piene di curve e gallerie, fino ad arrivare all’autostrada.
Laura
Mi trovo a Pescasseroli ed è inverno. Intorno a me vedo delle montagne. Sto passeggiando per raggiungere il centro e una volpe mi attraversa la strada. Nel muretto accanto a me ci sono delle piante di fragoline di bosco e io le raccolgo e le mangio mentre cammino. Arrivata in paese entro in un negozio di un apicultore dove compro sempre il suo miele che è il più buono del mondo. Nel suo negozio espone tanti tipi diversi di miele. Per tornare a casa faccio una scorciatoia e attraverso il fiume Sangro.
Jolanda
Sono in un posto pianeggiante, mi trovo in una stagione estiva, intorno a me vedo gli animali del tipo bovini, suini, cavalli e pecore. Ci sono prati fiori, piante, grandi terreni con trattori. In pianura si trovano macchine, strade e infine case. sono entrato nella bottega di un artigiano ho visto che lavorava la cera per fare le candele. Al ritorno per casa su strada mi fermavo per prendere un fiore per mia madre.
Giorgia
Sono in pianura ora è primavera, intorno a me vedo molti campi coltivati con alcune macchine agricole. Sto facendo una passeggiata in una grande distesa di erba, vedo degli allevamenti di bovini, suini e pollame, non ci sono frutti perché gli alberi sono in fiore, ma ci sono ortaggi, cioè pomodori e zucchine. Ci sono grandi capannoni artigianali, troviamo i salumifici, caseifici che espongono salumi, formaggi, ricotta e prosciutti. Per ritornare a casa percorro una strada con tanti alberi. In montagna adesso è autunno. Intorno a me vedo alberi spogli perché le foglie sono cadute. Faccio una passeggiata lungo il sentiero della montagna dove incontro tanti animali che quando mi vedono scappano. Mentre passeggio raccolgo le fragoline di bosco e le castagne. Oggi ho visitato il centro abitato di Casamaina dove c’è un negozio di artigiano che lavora terracotta ed espone piatti decorati- per ritornare a casa percorro l’autostrada.
Roberta P
Sono in montagna e adesso è Primavera. Nella valle dove sono, ci sono tanti fiori sparsi e sento un profumo particolare e buono ma sulle cime molto alt vedo ancora la neve. Faccio una passeggiata e incontro mucche e pecore che pascolano. Ci sono tanti alberi di mele, un contadino me ne dà una, la mangio ed è buonissima. La sera, prima di tornare a casa visitiamo un piccolo paese dove c’è una bottega di un artigiano. Nel negozietto ci sono tante cose fatte di legno come delle bamboline.
Una volta sono andata in montagna, era bellissima e c’era un sacco di neve. C’era anche la pista da sci. Ricordo di aver passato una giornata a fare pupazzi di neve e anche con lo slittino. Poi sono caduta addosso agli sciatori, in quel momento ero molto spaventata andavo veloce come un razzo e c’erano dei sassolini che mi facevano saltare.
È agosto e ad Anzio fa tanto caldo così con la mia famiglia decidiamo di andare una giornata in montagna. Non possiamo andare troppo lontano perché stasera dobbiamo tornare quindi pranzo a sacco e via verso Pescasseroli. Non ci siamo fermati perché non vedevamo l’ora di arrivare e dopo due ore e mezza, siamo arrivati al Parco Nazionale di Abruzzo, dove ho fatto due cose bellissime: sono andato al Centro Visite Daini dove il signor Goffredo ci ha fatto vedere una lince e dei lupi e poi sono andato a fare una passeggiata sul cavallo. Poi abbiamo mangiato il pranzo a sacco sotto una enorme quercia e la sera stanchi ma felici siamo tornati al caldo di Anzio.
Valerio
LA MIA GIORNATA DEI SOGNI
Un giorno in montagna era inverno e c’era tanta neve e con la mia famiglia abbiamo deciso di fare una passeggiata nel bosco e abbiamo visto due scoiattoli, gli abbiamo fatto una foto. Lungo il sentiero abbiamo incontrato una baita e il proprietario ci ha offerto una buonissima cioccolata calda. Durante la strada per tornare a casa abbiamo fiancheggiato un fiume a tratti ghiacciato e poi abbiamo attraversato un ponte di legno per arrivare alla macchina parcheggiata
LA GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI AL DON PUGLISI
La Giornata dei Calzini Spaiati si celebra il primo venerdì di febbraio (quest’anno il 5).
L’iniziativa nata undici anni fa in una scuola primaria di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine, ha sempre avuto lo scopo di sensibilizzare i più piccoli sull’autismo e su altre diversità, per promuovere il messaggio “diverso è bello”. La finalità di questa giornata, intitolata simbolicamente ai calzini spaiati in quanto simbolo di diversità, è quella di promuovere e valorizzarla come ricchezza.
Grandi e piccini attraverso questa giornata si avvicinano a questo importantissimo tema, una riflessione allegra ma allo stesso tempo profonda sul fatto che essere diversi vuol dire essere unici:” Tutti diversi ma tutti importanti”.
Gli alunni e i docenti del plesso “Don P.Puglisi ”(ex viale Severiano) hanno indossato due calzini diversi, hanno appeso ad un filo i calzini spaiati, creando un arcobaleno meraviglioso ricco di significati come l’amicizia e il rispetto verso l’altro.
Quest’anno, in tempi di isolamento sociale, di lontananza dai propri cari, di visite proibite in ospedale, di abbracci vietati e baci assolutamente banditi, l’iniziativa assume un valore inedito e speciale.
“Quest’anno più di sempre ci sentiamo tutti calzini spaiati e ci sentiamo un po’ soli. Però come i calzini non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!”, queste le parole che suggeriscono come l’edizione 2021 della Giornata dei Calzini Spaiati sia anche un inno alla speranza di ritrovarsi quando finalmente la pandemia sarà finita e le circostanze ce lo permetteranno.
E quindi nella nostra scuola, come ormai da qualche anno a questa parte, grandi e piccini: SI SPAI CHI PUO’!
Concetta Savino