Ritrovate delle foto inedite del noto religioso risalenti ai primi mesi del 1943
Padre Antonio Intreccialagli
Il ricercatore storico Massimo Lucioli, autore insieme a Davide Sabatini di una biografia sul Cappellano Militare Padre Antonio Intreccialagli (Il Legionario di Dio, Settimo Sigillo, Roma 2003), ha scoperto alcune fotografie inedite del noto religioso risalenti ai primi mesi del 1943.
Padre Antonio nasce a Montecompatri (Roma) il 22 Dicembre 1908, ordinato Sacerdote nel 1931, missionario nel Libano, Turchia, Siria, Francia, Iran ed Iraq, è ricordato oggi come il valoro Cappellano della Legione d’Assalto M “Tagliamento” durante la RSI. Sopravvissuto al bagno di sangue provocato dagli antifascisti nella Primavera del 1945, si rifugiò in Sicilia, per poi far ritorno a Bologna. Entrato subito nel mirino dei partigiani comunisti, dovette armarsi per poter respingere ogni eventuale attentato alla sua persona. Poté così proseguire indisturbato la sua incessante attività religiosa. Solo con i proventi delle elemosine edificò un convento a Monteodorisio (Chieti). Nel 1995 fu nominato Cappellano d’onore della Federazione Roma Sud del Movimento Sociale – Fiamma Tricolore e, sempre in quell’anno, visitò, con una delegazione di reduci della RSI, il Campo della Memoria di Nettuno, dove venne affissa una lapide in memoria della Legione d’Assalto M “Tagliamento”. Fu quella la prima volta che in questo Sacrario militare, oggi di proprietà del Ministero della Difesa, venne cantata coralmente dai presenti La preghiera del Legionario. Morì il 7 Gennaio 2000, a 92 anni, e volle farsi seppellire con la camicia nera sotto il saio.
Nel 1943, Padre Antonio era inquadrato nella Regia Aeronautica, presso l’aeroporto di Marsala. In Sicilia, però, aveva contratto una malattia debilitante ed era stato di conseguenza trasferito all’Ospedale Militare di Nettunia Porto per le cure del caso. Attivismo organizzatore di eventi, Padre Antonio fu subito promotore di numerose iniziative religiose, culturali e politiche in favore dei degenti del nosocomio. Le fotografie ritrovate da Lucioli testimoniano questo suo impegno. Risalgono ai primi mesi del 1943. Il Cappellano si trova nel piazzale antistante la Chiesa di S. Teresa del Bambin Gesù a Nettunia Porto, in compagnia di numerosi militari del Regio Esercito, della Regia Marina e Camicie Nere della Milizia Artiglieria Controaerea. Quel giorno si tenne una solenne “Messa al campo”, con l’esposizione pubblica della statua di S. Teresa, contornata dagli stendardi tricolori della Patria e da quelli della Rivoluzione fascista. Al termine della cerimonia si nota Padre Antonio che dirige un canto patriottico in onore della Santa e dell’Italia, allora impegnata in guerra contro gli Angloamericani e il bolscevismo.
Le foto sono state donate da Massimo Lucioli alla Biblioteca di Storia Contemporanea “Coppola” di Paderno (Forlì). Ritrovate delle foto inedite risalenti al 1943.
Pietro Cappellari
Direttore della Biblioteca di Storia Contemporanea
“Coppola” di Paderno (Forlì)
“Uscita di Sicurezza” per i giovani
L’emergenza covid ha aumentato il disagio degli adolescenti che hanno bisogno di tutto il nostro supporto per superare questo difficile momento. Il loro disagio è stato sottovalutato, ma rischia di comprometterne la salute mentale a causa della situazione di isolamento affettivo e relazionale in cui si trovano da mesi. La presidente di AIDE Nettuno associazione indipendente donne europee, Anna Silvia Angelini, mette a disposizione dei giovani uno spazio d’ascolto sul territorio di Nettuno, Anzio e limitrofe, presso il centro “Uscita di Sicurezza” in via Biferno 10/A.
“In questo momento i ragazzi e le ragazze stanno affrontando un periodo difficile - afferma Anna Silvia Angelini - la mancanza di relazioni dal vivo con gli amici e i compagni di scuola, le difficoltà della Didattica a Distanza e le privazioni date dalle misure per il contenimento del contagio stanno mettendo a dura prova il loro benessere psicologico. Vogliamo aiutarli a non sentirsi soli e fornire un supporto alle difficoltà affinché questa “crisi” possa diventare un momento di crescita e riflessione”.
“In questa emergenza che ormai si estende da più di otto mesi, è stato più volte osservato che i bambini e gli adolescenti, sembrerebbero essere coloro che stanno pagando maggiormente il prezzo delle restrizioni reso necessario dalla diffusione del virus - afferma la Vice Presidente di AIDE Nettuno Alessandra Conti -. Gli studenti delle scuole superiori sono tornati a svolgere la didattica per a distanza e hanno interrotto tutte le attività culturali, sportive e di socializzazione che facevano parte della loro routine. I ragazzi nonostante la situazione padroneggiando dispositivi tecnologici e social network sono riusciti a coltivare relazioni e a costruire conoscenza nonostante tutte le barriere fisiche imposte dal distanziamento sociale. Tuttavia le indagini sull’impatto psicologico della pandemia nelle famiglie, rilevano la percezione dei genitori di un aumento dei sintomi di stress psicologico dei figli:aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e sintomi d’ansia sarebbero predominanti nei più piccoli. Mentre nei più grandi si rileverebbe una significativa alterazione del ritmo del sonno, con instabilità dell’umore e irritabilità. Come devono comportarsi gli adulti davanti a questo fenomeno?
Presenza e ascolto sono fondamentali, ma anche l’aiuto di esperti che attraverso strategie semplici ed efficaci può permettere ai ragazzi di attivarsi e per rispondere in maniera creativa e resiliente a questo momento critico”.
Con la collaborazione di professionisti e la preziosa consulenza di esperti del settore: Dott. Alessandra Conti Psicologa/counselor; Dott.ssa Elisabetta Votta psicoterapeuta; Dott. Yuri Mennella Sociologo. Per fissare un colloquio al centro d’ascolto ci si può rivolgere ai seguenti contatti: numero telefonico 3296340772, o agli indirizzi di posta elettronica:
nettunoaide@gmail.com
angeliniannasilvia@gmail.com, potete lasciare un messaggio sui nostri siti:
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A causa della parziale chiusura della Riviera Mallozzi
Nuova viabilità
Da giovedì 11 febbraio, con la chiusura al traffico della Riviera Mallozzi (al momento dal Monumento di Angelita in direzione Porto), a causa dei lavori in corso per il restyling dell’intera via, è cambiata la viabilità al centro cittadino.
In via sperimentale Via XX Settembre è aperta al transito dei veicoli, in direzione Corso del Popolo e Porto Innocenziano; inoltre i veicoli potranno accedere all’area portuale anche dalla Riviera Zanardelli e da Piazza Garibaldi (lato ex Cinema Fiamma).
Per facilitare la cittadinanza, in questa prima fase di modifiche al piano della viabilità del centro cittadino, saranno impegnati i caschi bianchi della Polizia Locale della Città di Anzio, guidati dal Comandante, Antonio Arancio, impegnato, insieme all’Assessore alla pianificazione del territorio, Gianluca Mazzi, nell’ampliamento dell’isola pedonale nei periodi di maggiore affluenza turistica e di parziale riapertura al traffico veicolare nei giorni feriali, durante la stagione invernale.
Comune di Anzio
Il ruolo dei commercianti
I commercianti di Anzio hanno avuto un ruolo importantissimo. Hanno contribuito alla crescita del paese, creando ricchezza e posti di lavoro.
Cosa che però nessuno mai dice è che hanno anche fatto da banca per i cittadini più poveri. È risaputo, che i soldi ricavati dagli affitti estivi a Natale di solito erano finiti e, se gli uomini erano disoccupati, a sfamare i cittadini ci pensavano i commercianti, facendo credito alle famiglie e attendendo la bella stagione e i nuovi affitti per esser pagati e, non sempre riuscivano ad esser soddisfatti del loro credito.
Dunque solo per questo i commercianti di Anzio andrebbero rispettati.
Per i tempi attuali bisogna dire che si sono arroccati su situazioni di comodo e non hanno saputo cogliere i cambiamenti che le moderne tecniche di vendita imponevano.
Rolando Cozzolino