Non disturbate e anzi proteggete lo sciame d’api
Non ti spaventare
Quando vedi una cosa del genere, non ti spaventare, non chiamare i pompieri.
Sono solo api che viaggiano, sono di passaggio e si fermeranno solo per 24 ore. Non disturbarle e non ti faranno del male. Se invece vuoi aiutarle, metti un piattino con un leggero strato di acqua zuccherata. Vedrai come si nutrono e seguono la loro strada.
Proteggiamo gli sciami di viaggiatori, sono la nostra assicurazione alla sopravvivenza. Se si estingueranno, seguiremo Noi. Senza di loro, non rimarrà un solo umano sulla faccia della nostra terra...
Ti prego bada di non ucciderle!
Il Presidente
Protezione Civile Anzio
Olio esausto domestico
Nella giornata di lunedì 29 marzo, nel territorio di Anzio, sono stati posizionati, grazie all’impegno per la difesa dell’ambiente di Lucia Costantino, altri due contenitori dell’azienda “Leiftech Solution” per la raccolta differenziata degli oli vegetali esausti. Uno dei contenitori è ubicato a Lido dei Pini, in via delle Tuberose, 26 presso Orto-26, l’orto urbano solidale, i cui esponenti sono sempre solleciti nella difesa del territorio e dell’ambiente.
L’altro contenitore è stato posizionato presso il CAF-Patronato, in località Pocacqua, Via Assunta, 8, anche in questo caso i titolari si sono dimostrati sensibili alla difesa dell’ecosistema. Nei contenitori va conferito l’olio vegetale esausto di provenienza domestica (olio di frittura, olio di conservazione degli alimenti, olio di conserve, olio del tonno in scatola) in quanto esso, dopo l’uso in cucina, si trasforma in rifiuto speciale e costituisce una minaccia per l’ambiente, specialmente se sversato nel lavandino o nello scarico del bagno, andando ad inquinare l’ambiente acquatico. Perciò è necessario smaltirlo correttamente.
In particolare, gli oli vegetali esausti sono pericolosi per il sottosuolo, rendendo inutilizzabili le falde acquifere anche molto distanti; per la flora, impedendo alle radici delle piante l’assunzione delle sostanze nutritive; per qualsiasi specchio d’acqua impedendo l’ossigenazione e compromettendo l’esistenza della flora e della fauna; per i depuratori influenzandone il corretto funzionamento. Gli olii differenziati dai cittadini possono essere trasformati da danno ambientale a preziose risorse utili alla collettività: saponi, distaccanti per edilizia, nuova energia e soprattutto biodiesel, un biocarburante non fossile e poco inquinante. Per ogni tonnellata di olio avviato al recupero viene evitata in atmosfera l’immissione di 3,13 tonnellate di CO2 equivalente a 4 alberi piantati; numeri importanti, questi, se si pensa che ogni cittadino annualmente produce in media 2,8 litri di olio esausto, e un solo litro di olio esausto inquina una superficie grande come 140 campi di calcio.
Claudio Mazza
Una proposta di Uniti Per l’Ambiente per dare dignità agli amici dell’uomo
Uno sportello per gli animali
Negli ultimi anni, anche nel nostro Paese, è cresciuta la consapevolezza dell’importanza degli animali per quanto attiene al naturale equilibrio ecologico; mentre sempre maggiore è la sensibilità verso quelli cosiddetti da compagnia o domestici, anche per il loro ruolo sociale.
La normativa nazionale ha fatto qualche passo avanti per adeguare i comportamenti dei cittadini ai tempi che cambiano ma, per molti aspetti, essa appare ancora inadeguata ed incompleta. Come per i servizi sociali, che vengono prestati ai cittadini, anche per gli animali ogni normativa vigente non può che trovare la sua migliore attuazione ed il suo riscontro a livello territoriale ed il livello municipale è certamente quello più immediato e più diretto. Molti Comuni hanno definito e realizzato strutture per dare risposte adeguate ad un’utenza particolare come quella degli animali, molti altri vanno organizzandosi con regolamenti atti a gestire il servizio sia per i suoi aspetti sociali e sia per quelli igienico-ambientali. Siccome ogni servizio, prestato da un’amministrazione pubblica, per essere tale e praticato deve essere conosciuto dall’utenza, non si ravvisa, nel Comune di Anzio, l’esistenza di un servizio che, anche in modo generico, si possa definire a supporto complessivo degli animali in genere e di quelli domestici in particolare; fatta eccezione per quello essenziale riferito al ricovero coatto dei randagi la cui efficienza è tutta da dimostrare e per qualche forma di collaborazione con entità del terzo settore. Si precisa che è del 1997 la legge 34/97 (legge pilota), secondo la quale nella Regione Lazio, i comuni avrebbero dovuto istituire un canile (canile gestito dal comune) o associarsi ad un rifugio (canile gestito dal privato).
Nello spirito di confronto e di auspicabile collaborazione con le istituzioni e con le associazioni animaliste,
Uniti Per l’Ambiente ha costituito un settore operativo dedicato alla difesa dei diritti degli animali ed è nell’ambito di questa potenzialità che è stata approfondita la condizione degli animali nel nostro Comune e, a parte la necessità di costituire un’ infrastruttura comunale a loro dedicata, si è rilevata l’ esigenza, ancora piu immediata, di stabilire un contatto permanente tra utenza ed istituzione comunale. Una linea di collaborazione che permetta non solo un adeguato controllo del territorio e del randagismo ma anche ai tanti cittadini, che hanno un animale domestico, di ottenere dal Comune di Anzio quei servizi e quel rapporto sinergico indispensabili per dare la migliore attuazione alla normativa. Come già esistente ed operante in tantissimi Comuni Italiani ed al fine di stabilire una linea di informazione/collaborazione fra utenza e Amministrazione Comunale, si ritiene indispensabile quanto propone Uniti Per l’Ambiente e cioè la creazione, presso il Comune di Anzio, di uno “Sportello Comunale di Assistenza agli Animali”. Per formulare questa proposta un team del Settore UPA-Difesa Animali ha approfondito la materia con elementi conoscitivi relativi al nostro territorio e con lo studio di quanto già realizzato con successo in Comuni anche vicini al nostro. Naturalmente il Comune di Anzio dovrebbe dotarsi anche di un adeguato ed aggiornato Regolamento Comunale sulla Tutela degli Animali già presente ed operante in molti piccoli e grandi comuni italiani.
Come “best practices” prese da altri comuni, sono stati individuati gli obiettivi che un’iniziativa del genere dovrebbe raggiungere anche nel nostro. Obiettivi che possono così essere sintetizzati:
Dare informazioni sui servizi a disposizione dell’utenza e suggerimenti su comportamenti da tenere in presenza di situazioni emergenziali che riguardano gli animali. Fornire informazioni sulle normative vigenti consigliando alla cittadinanza sui comportamenti da adottare. Recepire le segnalazioni sulla cattiva detenzione di animali, maltrattamenti ed eventuali smarrimenti e ritrovamenti. Promuove l’adozione degli animali abbandonati, la realizzazione di campagne informative unitamente a tutte le iniziative finalizzate a migliorare il rapporto uomo-animale e la prevenzione del randagismo. Sensibilizzare l’informazione sulle tematiche attinenti la tutela e il benessere degli animali.
Operare attraverso un “punto istituzionale”, posto all’interno della struttura amministrativa , ed attivare forme di sinergie con istituzioni, enti, associazioni e privati che si occupano della cura e della gestione degli animali presenti nell’ambiente urbano per la realizzazione di iniziative e progetti per la tutela ed il benessere degli animali d’affezione e selvatici presenti nel territorio. Censire tutti i felini presenti sul territorio. Aggiornare e controllare le colonie feline regolarmente costituite, presenti ed operanti nel territorio Comunale. Identificare aree demaniali idonee per dare la possibilità ai gatti randagi di vivere dignitosamente e di essere assistiti da personale volontario. Organizzare ed agevolare manifestazioni ed iniziative di tipo didattico ed educativo, nelle scuole, dedicate ai giovani per divulgare il rispetto ed i diritti degli animali. Mantenere contatti e linee di collaborazione con associazioni regolarmente costituite che si dedicano alla protezione degli animali. Diffondere in modo capillare le modalità telefoniche ed informatiche per raggiungere ed quindi utilizzare il servizio a cominciare dal suo inserimento nel sito del Comune.
La proposta è stata inviata al Sindaco, accompagnata dalla disponibilità alla più totale collaborazione ed ai componenti del Consiglio Comunale nell’auspicio che venga presa in considerazione in tempi brevi. Come ogni proposta dovrà essere confrontata con le disponibilità di bilancio e come ogni proposta potrà essere attuata gradualmente. Una cosa è certa: il Comune di Anzio deve mettere in atto tutte quelle iniziative, che derivano anche da provvedimenti di legge, necessarie per tutelare gli animali a partire dalla formulazione di un aggiornato regolamento che ne regoli la materia ed a seguire con la realizzazione di un rifugio comunale, magari condiviso con altro comune, che ponga termine alla convenzione costosa e criticata con un canile posto a 38 chilometri di distanza.
Sergio Franchi