SIMPOSIO
I QUADERNI DEL SIMPOSIO
Le pubblicazioni periodiche, che noi chiamiamo affettuosamente "album di famiglia", sono uno strumento conoscitivo attraverso la condivisione dei nostri scritti. Nei quaderni possiamo raccontare e raccontarci, possiamo rivelare passioni o approfondire le nostre introspezioni. Sono un luogo nel quale prolungare il tempo di un incontro o dove esprimere la poesia che nasce dai molteplici richiami della nostra anima. Per il prossimo Ferragosto uscirà il numero che raccoglie i pensieri nati dal lungo periodo di pandemia. Siamo stati lontani, ma uniti attraverso questo piccolo strumento di raccolta, che vuole, soprattutto oggi, accendere una luce sul valore dell'amicizia.
Giuliana
Contributo per osare la Pace
Una semplice breve riflessione.
Pace: quattro lettere, una parola così semplice, nella forma e nel suono. Una parola così presente nei discorsi di noi tutti, quanto spesso assente nel nostro quotidiano e nell’operato umano.
La pace è senz'altro il bene più grande a cui l’umanità possa aspirare, è un valore globale e universale, un valore che riguarda tutte le creature, nel senso che la Pace riguarda ogni aspetto della vita.
Scrittori, filosofi, profeti di religioni diverse, hanno sempre ammonito l’umanità a fare il possibile per non perdere il bene prezioso della pace ma, troppo spesso, l’uomo, nel passato e nel presente, si è lasciato sopraffare dall'istinto ferino che la razionalità non è riuscita a controllare.
Il valore della pace è assoluto viene compreso dagli uomini quasi sempre quando questi l’hanno irrimediabilmente perduta. […]
Ivana Moser
25 giugno 2022
in occasione del Concerto al
Centro Ecumenico di Lavinio
La pancia piena
Carissimi amici di penna eccomi di nuovo con i miei pensieri.
In questo periodo, cioè in questi ultimi tre anni di delirio Covid 19 e poi l’inizio di questa pazza guerra hanno cambiato il modo di pensare, di vivere delle persone in tutto il mondo ed anche io mi sento molto cambiata.
Ho l’impressione che la priorità delle persone non sia più vivere bene nella serenità, nella Legalità, nella consapevolezza di non essere soli nei guai, ma la priorità sia stare bene ad ogni costo a discapito degli altri, il possesso compulsivo di tutto; conquistare terre di altri, case più importanti e belle per dimostrare la potenza in un certo ruolo nella società, possedere la certezza di ottenere la sottomissione delle persone a tutti i costi.
Ho l’impressione, con mio sgomento, che molti potenti della terra hanno perso di vista le vere priorità dei popoli più poveri “meno civilizzati” tra virgolette.
Il mondo sta cambiando in peggio, la natura si sta rivoltando all’uomo, l’inquinamento ci sta uccidendo il corpo,i polmoni, l’acqua potabile, risorsa indispensabile, si è ridotta, la pioggia si è dimenticata di cadere in certi paesi e la siccità sta provocando danni da tanti anni in luoghi dove la fame è una priorità da risolvere e di conseguenza igiene, malattie, ecc. Quindi popoli affamati, senza lavoro, desertificazione di immense zone di tanti stati, povertà nelle case, poca educazione scolastica... paesi e città distrutti da tifoni, uragani, terre sommerse e campi coltivati devastati e loro cosa fanno, cosa pensano? facciamo la guerra, invadiamo altri paesi, combattiamo il vicino di confine.
Senza pensare ai miliardi consumati per andare sui pianeti, aumentare le ricerche nell’universo invece di tirarsi su le maniche tutti assieme e costruire subito, immediatamente tutto ciò che è necessario per produrre l’energia pulita.
Scusate tutto ciò è frutto della mia mania di voler un mondo migliore pieno di persone unite dall’amore per il nostro bel pianeta terra, regalato da nostro Signore. Utopia lo so, ma qualche volta è bello pensare rosa guardando un albero in fiore o un uccellino volare libero nel cielo azzurro.
Lo so è utopia desiderare qualcosa che potrebbe salvare il mondo, solo tenendosi per mano ed unire cuore e menti, ma chi ha la pancia piena seduto sul divano davanti alla tv o con il cellulare ultimo tipo, frigo pieno e portafoglio stracolmo è veramente difficile fargli capire che è giunto il momento, è necessario rinunciare a qualcosa per ottenere il meglio da lasciare alle prossime generazioni, ai miei e aivostri nipoti.
La terra ha bisogno di aiuto, milioni di persone hannobisogno di aiuto, potenti della terra parlatevi.
Rita Salimbeni
SCRITTURA AL FEMMINILE
Rubrica aperta a tutti
QUERELLE DES FEMMES
La misoginia viene
da lontano:
il Cristianesimo/2
SCRITTORI CRISTIANI, SANTI, FILOSOFI, TEOLOGI, VESCOVI E PADRI DELLA CHIESA FORGIARONO UN MONDO OSTILE ALLE DONNE
Se nel cristianesimo delle origini le donne giungono a rivestire anche ruoli apicali nelle rispettive comunità, fin dalle origini comincia a serpeggiare nel cristianesimo una sorta di misoginia. Questa oscillazione tra femminismo e antifemminismo è dovuta anche all’influsso di
Paolo di Tarso (4 – 67 d. C.), che cerca di conciliare la predicata uguaglianza di tutto il genere umano, Non c’è Giudeo né Greco; non c’è schiavo né libero; non c’è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù, con il consiglio alle donne di sottomettersi ai propri mariti: sappiate che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l’uomo. La sottomissione viene giustificata con riferimento alla Genesi: La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. […] Non concedo a nessuna donna d’insegnare né di dettare legge all’uomo […] Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva, e non fu Adamo a essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione.
Tertulliano (155 – 230) considera la donna il varco del demonio: La donna è la porta dell’inferno.
Clemente D’Alessandria (150 -215): ogni donna dovrebbe essere oppressa al solo pensiero d’essere donna.
A partire da IV secolo si impongono nel cristianesimo figure di veri e propri “santi” per i quali una rigida disciplina sessuale imponeva non solo la distanza, ma anche un senso di profonda diffidenza nei confronti delle donne.
Giovanni Crisostomo (334/354-407): Fra tutte le belve non se ne trova una più nociva della donna. Verso il tuo uomo dovrà andare il tuo anelito ed egli sarà il tuo signore…così dunque discendi alla sua dipendenza…così sii una delle subordinate.
Ambrogio: (339/340-397), vescovo di Milano: Adamo è stato condotto al peccato da Eva e non Eva da Adamo. È giusto che la donna accolga come padrone chi ha indotto a peccare.
Girolamo (347-420): La donna è la radice di ogni male. Se la donna non si sottomette all’uomo, che è il suo capo, essa è colpevole del medesimo delitto di un uomo che non si sottomette al suo capo, Cristo. Come la maggior parte dei primi teologi cristiani, Girolamo glorificava la verginità e disprezzava il matrimonio.
Agostino d’Ippona (354-430) La donna è una bestia che non è né ferma né stabile… È nutrice di cattiveria ed è il cominciamento di tutte le piaghe, e trova la via e il sentiero di ogni malvagità. La donna è in rapporto con l’uomo come l’imperfetto ed il difettivo col perfetto. La donna è fisicamente e spiritualmente inferiore.