In scena la Compagnia Arte Povera il 29 luglio
Torna il teatro
Dopo questi anni di pandemia che, per salvaguardare la salute di tutti, hanno imposto tante rinunce ecco che torna in scena la Compagnia Arte Povera.
Ogni estate, dal 2001 al 2019 la Compagnia ha presentato un nuovo spettacolo al pubblico di Anzio/Nettuno ed ora torna in scena con un classico della commedia napoletana: Questi fantasmi di Eduardo De Filippo per la regia di Luigi Angelo Grande.
La commedia è stata scritta nel 1945 ed interpretata da Eduardo De Filippo il 7 gennaio 1946, al Teatro Eliseo di Roma, con la Compagnia «Il Teatro di Eduardo con Titina De Filippo».
La vicenda si snoda attorno al personaggiodi Pasquale Lojaconoil quale si trasferisce con la moglie, Maria, in un palazzo seicentesco preso in affitto gratuitamente per cinque anni con l’impegno di affacciarsi spesso alle finestre nel tentativo di smentire le voci secondo le quali il palazzo sarebbe infestato dai fantasmi.
Famosi sono i monologhi del protagonista con l’ipotetico dirempettaio con cui parla da balcone a balcone: il professor Santanna.
La Compagnia Arte Povera ha interpretato, emozionato e divertito il proprio pubblico il 29 luglio presso il Teatro Spazio Vitale, Via Capitan Canducci, 29/A - Nettuno.
Rassegna corali
Nella Basilica Pontificia della Madonna delle Grazie e Santa Maria Goretti, ricorrendo, nella prima settimana di luglio la festa in onore della Santa, si è svolta, come consuetudine, la Rassegna delle Corali Polifoniche arrivata alla sua XXXIX edizione.
Quest’anno, venerdì 1° luglio, dalle ore 20:45 si è esibita la corale “Daltrocanto”, proveniente da Salerno ed il coro “Nota Lumine” proveniente da Avellino. “Daltrocanto”, nato nel 2001 è diretto dalla Maestra Patrizia Bruno; ha vinto vari premi, tra cui il primo premio al Concorso internazionale “Brahms”. Nella Basilica ha eseguito anche “Celebrate, Jesus Celebrate!”. “Nota Lumine” è sorto nel 2021; è diretto dal M° Benedetto Chianca. Si è esibito in tanti concerti a livello regionale.
La sera del 1° luglio ha eseguito, tra l’altro, “Ego sum panis vivus” e lo “Stabat Mater”.
Domenica 3 luglio si sono esibiti i “Kastalia Ensemble” di Civitella Val di Chiana ed il coro “Dulcis Incanto” di Roseto degli Abruzzi. I “Kastalia” che sono diretti dal M° Eugenio Dalla Noce hanno partecipato a tante rassegne e concorsi, tra cui il “Festival Cori D’Europa”. Hanno eseguito “Tota Pulchra” e “Ave Maris Stella” oltre ad altri brani religiosi. Il coro “Dulcis Incanto” è nato per volontà della Prof.ssa Letizia Triozzi e del M° Chiavaroli. Ha partecipato ai concerti anche in Lituania. Nel loro repertorio: “Fratello Sole e sorella Luna”, “Benedicat tibi Dominus” e “Mulier ecce filius tuus”.
La sera del giorno della festa di Santa Maria Goretti, il 6 luglio, la Santa Messa, presieduta dal Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo Metropolita di Bologna e Presidente della CEI, è stata animata dalla Corale “Città di Nettuno”, particolarmente onorata di collaborare, anche quest’anno, con la Confraternita Passionista del Santuario, curando l’organizzazione della Rassegna. Questo evento ha raggiunto, nell’ultima edizione, livelli di partecipazione di gruppi sempre più prestigiosi, offrendo incontri musicali di notevole interesse culturale.
Rita Cerasani
Quest’anno per Anzio e Nettuno è stato assegnato al professor Antonio Silvestri
Tridente d’Oro alla cultura
Il premio Tridente d’Oro alla Cultura città di Anzio e Nettuno, viene assegnato per la 12° edizione al prof. Antonio Silvestri. La manifestazione, svoltasi il 7 luglio, presso lo storico ristorante Il Veliero, eccellenza della cucina nettunese, dove freschezza, profumi e sapori del pescato quotidiano si fondono, grazie all’ abilità dello chef Della Millia, trasformandosi in pura poesia. Co/partner, lo storico bar da Benito, ritrovo per gli amanti del caffè dal 1969 ad oggi. Il premio viene assegnato dall’ Accademia Delia rappresentata dal dottor Pietro Cappellari e dalla Proloco Nettuno il cui responsabile culturale, Alberto Sulpizi, ha anche presentato l’evento. L’ Accademia Delia, viene fondata su iniziativa di nobili patavini, in una seduta del 12 marzo 1608. Suo fine era quello di addestrare i giovani nobili di Padova nell’arte equestre e guerresca. Era retta da una “ banca “ (composta da un principe, quattro consiglieri, un sindaco e un contraddittore) che si rinnovava ogni quattro mesi e alla quale spettava, fra l’altro, il preliminare esame delle domande di aggregazione ( tra i primissimi docenti, Galileo Galilei). Oggi estende la propria attività, le sue linee culturali e tradizionali a tutto il territorio nazionale, diviso in 6 provincie: Serenissima, Cisalpina, Etruria, Napoletana, Trinacria e Barbaricina, con lo scopo di sviluppare ricerche storiche, scientifiche, morali, letterali, ramificandosi anche all’ estero come in Austria, Germania, Ungheria, Rep. Ceca, Polonia, Russia e Lituania. Il prof. Antonio Silvestri, prof. di Storia dell’ arte, ceramista, eclettico insegnante, eccellenza culturale della città, ha ricevuto questo premio con la seguente motivazione: Istrionico, colto, simpatico, dannunziano, professore e storico dell’ Arte: relatore di infiniti incontri con i maestri del pennello, ha passato in rassegna le opere di grandi artisti, dando vita ad una panoramica completa e coinvolgente, intrecciando i colori dell’arte a quelli della storia, della politica e della società.
Ricordiamo: “Il bacio nella arte”, dal bacio di Sant’Anna e San Gioacchino al bacio di Giuda, “L’ amore nella arte e nella musica” da Michelangelo a Caravaggio e poi “Quando il lavoro si fa arte”, un viaggio molto speciale alla scoperta delle grandi opere artistiche che fanno parte del patrimonio culturale dell’umanità, da Boccioni a Soffici, da Van Gogh a Degas fino agli antichi egizi e ai romani. Ceramista fin dagli anni settanta in collaborazione con la famiglia Gatti, le loro opere sono finite nelle mani di San Paolo VI, di San Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI, ma anche di George Bush e Bill Clinton, per citare alcune personalità … la motivazione in pergamena e’ stata consegnata da Maria Raffaele componente della Commissione, mentre il premio, il Tridente d’Oro e’ stato consegnato dal responsabile della Regione Etruria dottor Cappellari che ha voluto
lasciare un segno della sua passione storica ricordando gli eventi che avevano caratterizzato il 7 luglio, data dell’ evento, nel corso della storia. Ringraziamenti di rito, con la solita brillante esposizione da parte del prof. Silvestri, velati da leggera malinconia, per quel che si sarebbe potuto fare, anche e soprattutto nell’ ambito della scuola di ceramica, grazie alla passione della famiglia Gatti e della sua disponibilità. (Alberto Sulpizi, Proloco Nettuno/Cultura).
La desertificazione indotta
Nella mattina di lunedì 4 luglio, l’associazione ecologista La Foresta che Avanza di Anzio e Nettuno con sede al Circolo Barbarigo, ha deciso di protestare insieme alla cittadinanza locale in Via Cavour, a seguito della decisione da parte del Comune di Nettuno, nell’abbattimento di alberi secolari, per effettuare dei lavori stradali. In un periodo di emergenza idrica con conseguente desertificazione, come quello in cui viviamo, il Comune di Nettuno, incurante di ciò che accade poco fuori il portone dell’ufficio, si è deliberatamente concesso di voler abbattere dei platani secolari, una scelta poco accurata se pensiamo ai vantaggi che offrono delle piantumazioni di prima grandezza, come ombra e ossigeno; d’altronde non si smentisce mai, l’amore per l’urbe Nettunese, la sua storia e le sue piantumazioni storiche, non supera quello della pecunia. Come Foresta che Avanza ci adopereremo come in ogni circostanza e come in questo caso, contro le incoerenze del comune e alla protezione del verde urbano pubblico.
Circolo Barbarigo