Allestito l’arredo urbano nelle aree verdi del territorio
Parco Colaceci
Ad Anzio è stata ultimata l’opera di allestimento dell’arredo urbano, con nuovi tavoli pic-nic, panchine e cestini portarifiuti, al Parco Simonetta Colaceci - Quartiere Falasche. L’intervento, programmato dall’Assessore alla Pianificazione del Territorio, Gianluca Mazzi, segue le opere di restyling del Parco e della fontana effettuate nei mesi scorsi.
A breve, nell’ambito dell’ampio progetto pianificato dall’Assessorato, gli interventi di arredo urbano proseguiranno presso gli latri parchi pubblici e presso le aree verdi dei quartieri del territorio.
Nei giorni scorsi, inoltre, è stato ultimato il primo step dei lavori, programmati dall’Amministrazione De Angelis, per la realizzazione dei nuovi marciapiedi lungo la Nettunense, al quartiere Falasche e lungo Via di Valle Schioia a Lavinio Stazione.
Comune di Anzio
Le promesse di Candido
“De Angelis ci aveva rassicurato che il campo San Bonaventura/ Marconi sarebbe tornato a disposizione della cittadinanza e del Real Marconi, lo aveva ribadito anche in occasione dell’inaugurazione del Palazzetto dedicato a Giulio Rinaldi, ma al momento nulla di ciò è accaduto”. È una amara constatazione quella del segretario di Rifondazione comunista di Anzio Spallotta, in merito alla vicenda del campo di Anzio Colonia. L’area, di proprietà dei francescani che gestiscono anche la vicina casa di cura è oggetto di forti interessi speculativi da parte del “pio” ordine religioso, evidentemente interessato ai forti profitti che ne deriverebbero dalla vendita del terreno e la sua trasformazione in area edificabile.
“Non succederà mai” Ci disse De Angelis “Anche a costo di espropriare l’immobile” ma al momento non ci sono novità, continua Spallotta.”
Questa estate sono state raccolte centinaia di firme per rendere nuovamente disponibile lo storico campo e moltissimi sono i cittadini e le cittadine che ne pretendono la tutela: “Il Sindaco mantenga le promesse - conclude Spallotta - si blocchi l’operazione speculativa, si neghi l’edificabilità dell’area, si ripubblicizzi il bene espropriandolo. Anzio non ha bisogno di altro cemento ma di spazi sociali e ludici all’altezza dei tempi, dove le giovani generazioni e gli appassionati di sport possano trovare luoghi adatti alle loro attività e alla loro salute e crescita psico-fisica. Noi di Rifondazione siamo a disposizione per contribuire al prosieguo della mobilitazione, la speculazione edilizia e i corposi interessi che veicola hanno già devastato questa città, bisogna cambiare politica urbanistica sulla base dei bisogni sociali della maggioranza non dei vantaggi di pochi. La battaglia per il campo Marconi significa anche questo”.
Rif. Com
Rischio allagamenti
Importante intervento per la regimentazione delle acque meteoriche nei quartieri di Sandalo e Piscina Cardillo. Si tratta di zone già individuate come ad alto rischio allagamento e che, ora, saranno interessati da lavori per 538.000 euro grazie ai fondi messi a disposizione dal Ministero dell’Interno e reperiti dal Comune di Nettuno. Il contratto con la ditta che effettuerà l’opera è stato firmato questa mattina ed il cantiere sarà aperto nelle prossime settimane
Comune di Nettuno
L’iniziativa dell’Associazione Con_Tatto per gli anziani ricoverati nelle Rsa
Caro nonno, ti scrivo
Lettere in ospedale: questa è l’iniziativa “Caro nonno, ti scrivo” organizzata dalla Associazione Con_tatto e coordinata da Ilenia, la responsabile del gruppo del volontariato.
Obiettivo è quello di fare compagnia agli anziani ricoverati presso le RSA, coinvolgendoli nella scrittura di lettere. Con l’aiuto degli psicologi, educatori, assistenti sociali e altri professionisti delle RSA Villa Gaia e Casa degli Angeli Custodi di Nettuno, sono state pensate, per lo scambio di lettere, delle coppie fisse anziano-volontario in modo che tra i due si crei un rapporto di fiducia e confidenza.
Ed eccoli Sara, Marco, Ilaria e Rita che ci hanno regalato la loro esperienza di volontari parlandoci un po’ di loro, di come hanno conosciuto l’Associazione e cosa da loro il fare volontariato.
Sara
“Mi chiamo Sara e ho 30 anni. Nella vita studio recitazione, canto, scrivo e ricerco giocattoli d’epoca. Mi piace l’orticoltura, fare piccole creazioni artigianali, arredare casa e giardino in stile bohemian. Ho conosciuto l’associazione facendo una ricerca su Google. Per adesso ho scritto una lettera da recapitare ad una persona anziana che vive in casa di riposo, così che la corrispondenza possa essere un mezzo sia di piacere che di compagnia per entrambi. Oltre a questo ho assistito ad un’altra attività per l’associazione che si occupa di raccontare storie ai più piccoli così da stimolare il piacere per la lettura e trascorrere tempo in modo sano. Infine dopo aver preparato dei pensierini da portare ai pazienti ricoverati al bambin Gesù, abbiamo portato anche là dei libri per raccontare loro storie. Ho deciso di fare volontariato perché donando agli altri, doniamo anche a noi stessi la possibilità di accrescere la nostra forza interiore, di esternare le emozioni più belle, di praticare la sensibilità, il tatto, la cura nei rapporti. Fare volontariato mi da soddisfazione e felicità”.
Marco
“Buongiorno, mi chiamo Marco e nella vita svolgo la professione dell’ agente immobiliare.
La mia attività lavorativa, nel tempo, mi ha dato molte soddisfazioni e mi ha fatto crescere a livello personale perché è un tipo di lavoro che si basa sulla comunicazione che si deve avere verso il prossimo. Proprio per questo, nel tempo, ho deciso di fare azioni che possano aiutare il prossimo a sentirsi meglio. A tale proposito, conobbi l’associazione contatto, che dopo un primo colloquio conoscitivo, mi propose come volontariato alcune iniziative tra cui “Caro nonno ti scrivo”.
Questa è un iniziativa che tende a stare vicino, tramite un approccio epistolare (causa Covid) a persone anziane che nella vita sono rimaste sole. Si pone come obiettivo quello di allietare le ore della giornata a persone anziane che sono ospiti dentro le case di cura.
“Caro nonno ti scrivo”, mi emoziona molto, perché fare un azione volta al benessere della persona e’ un qualcosa che arricchisce sia chi la riceve, sia chi la fa.
Fare volontariato, dal mio punto di vista, vuol dire conoscere meglio se stessi e mi fa sentire più utile socialmente parlando, mi ha permesso di conoscere meglio la mia parte sensibile di (facendo tacere la mia parte egoistica). Quindi fare volontariato ti arricchisce perché tende a sviluppare molto quella parte che ragiona con il cuore (coscienza) che con il mio lavoro (agente immobiliare) non riesce a venire fuori”.
Ilaria
“Sono Ilaria e ho 20 anni, frequento il secondo anno della facoltà di lettere e filosofia indirizzo Musica e Spettacolo all’università La Sapienza. Le mie passioni sono la scrittura,le lingue,il teatro (di cui faccio un corso da quasi tre anni,di recitazione nello specifico) ma sono appassionata anche di psicologia,infatti mi sono immersa nella lettura di vari libri e appena ho un po’ ti tempo libero dallo studio mi documento.
Ho conosciuto questa associazione solo molto recentemente grazie a una mia amica,che tra l’altro fa teatro con me, a cui sono molto legata che inizialmente mi ha raccontato di dover sostenere un incontro presso un’associazione che fa volontariato e già in quel momento ero incuriosita poi lei dopo esserne entrata a far parte ha iniziato a raccontare delle svariate attività, da quelle per i più piccoli a quelle per gli anziani e da lì ho deciso di sostenere anche io questo incontro presso la sede dell’associazione in cui ho avuto modo di conoscere la responsabile del volontariato Ilenia Nori ed anche di farmi conoscere. Ilenia si occupa di tutto questo, è una persona molto gentile, disponibile e ha saputo da subito mettermi a mio agio.
Ho deciso di occuparmi del volontariato per i più piccini, i bambini, con le letture al parco che è un’iniziativa che mi è da subito piaciuta moltissimo perché credo sia molto importante abituare i più piccoli alla lettura,allo stare a contatto con la natura evitando se possibile la chiusura, lo stare con il telefono o dentro casa, farsi coccolare dai libri ed immergendosi in tante storie e avventure.
Ho deciso di fare volontariato perché penso che ci sia tanto bisogno di dare e io ne sentivo la necessità, soprattutto in questo periodo storico che è dominato dal “contatto” virtuale tramite telefoni e che in realtà trasmette solo aridità,lontananza dal prossimo e non tramite braccia aperte pronte a dare, accogliere, curare. Il volontariato invece cura, crea delicatezza nei confronti del prossimo ed è un toccasana non solo per gli altri, per chi lo riceve ma in primis per se stessi, è una ricchezza. Fare volontariato mi trasmette molto, lo stare tra i bambini è terapeutico, ti danno tanto amore chiedendoti in cambio solo ciò che riesci a dargli, a loro basta quella cura, sono calorosi, allegri, benefici per il cuore e per la mente che in quel momento condiviso con loro si occupa solo di pensare a loro, di accogliere abbracci, sorrisi, risate e per questo penso che siano creature preziose che hanno tanto da dare e che, paradossalmente, sanno dare con la loro spontaneità anche più degli altri che invece dimostrano essere molto spesso contaminati da valori sbagliati come orgoglio,cattiveria e pregiudizi e a volte ciò li rende ciechi di fronte alla necessità umana di dare amore. Questi sono il mio pensiero e la mia esperienza in breve, ciò che ho potuto appurare in questi due mesi all’interno dell’associazione Contatto”.
Rita
“Mi chiamo Rita, sono una mamma e sin da bambina, ho sempre avuto interesse per le iniziative solidali e di volontariato. Amo in particolar modo leggere e scrivere, oltre che viaggiare.
Ho conosciuto l’associazione nel maggio 2014, partecipando ad un concorso di poesie dedicato alla forza delle donne. Da quel momento, ho sempre cercato di partecipare e sostenere le iniziative promosse dall’associazione.
All’interno di questo percorso di volontariato, mi occupo di un progetto volto alla corrispondenza di lettere con dei nonni che vivono in una RSA di Nettuno. Da questa estate, ho aderito al progetto delle letture al parco per bambini. Bellissime esperienze.
Non é facile rispondere alla domanda sul perché ho deciso di fare volontariato. Credo che sia qualcosa che faccia parte del proprio bagaglio esperienziale ed emotivo. Ciò che si riceve è sempre maggiore rispetto a ciò che si dona.
Ci tengo a soffermarmi sul progetto dedicato alla corrispondenza con i nonni ospiti in una RSA di Nettuno. La prima corrispondenza si è svolta a dicembre 2021 con il sig. A. La scrittura di per sé è un modo terapeutico, raccontare il proprio vissuto aiuta a tirare fuori il proprio mondo interiore e le proprie emozioni. Questo scambio di lettere ha rappresentato un vero e proprio “tessere una
relazione” poiché ci si conosce e ci si racconta. É anche un modo per essere vicini a questi nonni, che inevitabilmente possono provare degli stati di solitudine”.
Grazie mille di cuore ragazzi per aver condiviso con noi questa vostra esperienza ricca di valore umano e per portare un sorriso ai nostri nonnini.
Barbara Balestrieri