Il Pontino Aprilia • 14/2019
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ANNO XXX - N° 14 - 9 AGOSTO/10 SETTEMBRE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 37
Mercoledì 11 luglio a Roma pres-
so il Museo ANRP “Vite di IMI
1943-1945” si è tenuto il conve-
gno/esame sul tema “Storia, me-
moria e oblio dell’Internamento”.
Gli studenti dell’Università “La
Sapienza di Roma” che hanno
frequentato il corso di “Storia So-
ciale e Culturale” del Prof. Lucia-
no Zani per il conseguimento del-
la Laurea Magistrale in Scienze
Sociali Applicate (facoltà di
Scienze Politiche) hanno discusso
le loro relazioni sugli Internati
Militari Italiani nei lager nazisti
durante la seconda guerra mon-
diale.
L’evento in collaborazione con
ANRP (Associazione Nazionale
Reduci dalla Prigionia, dall’Inter-
namento, dalla Guerra di Libera-
zione e loro familiari) che ha for-
nito ai ragazzi importante mate-
riale d’archivio.
Un folto pubblico tra cui molti fa-
miliari di internati ha seguito con
attenzione le esposizioni dei ra-
gazzi che divisi in 6 gruppi hanno
illustrato la storia dei cosiddetti
“Schiavi di Hitler”. Furono oltre
600. 000 i soldati italiani che do-
po l’armistizio dell’Italia annun-
ciato l’8 settembre 1943 rifiutaro-
no di continuare la collaborazione
con i tedeschi e pertanto vennero
catturati e deportati nei campi di
concentramento nazisti. Il loro
status non fu quello di prigionieri
di guerra, per cui vennero sottratti
alla tutela della Croce Rossa In-
ternazionale. Considerati “tradito-
ri” furono obbligati a svolgere la-
vori particolarmente pesanti e pe-
ricolosi, esposti al rischio dei fre-
quenti bombardamenti. A costo
della vita gli Internati Militari Ita-
liani tennero fede al giuramento
fatto alla Patria, allora Regno d’I-
talia. Solo una piccola percentua-
le, spinta dagli stenti e da conti-
nue vessazioni, optò a favore dei
tedeschi. Più di 50.000 soldati ita-
liani morirono nei lager, per lo
più di fame e malattie tra cui la
tubercolosi. Migliaia ne morirono
al rientro in Italia e negli anni
successivi.
Ha aperto il convegno portando il
suo saluto il Generale Potito Ge-
nova, Segretario generale dell’
ANRP.
Luciano Zani Professore ordina-
rio di Storia contemporanea pres-
so il Dipartimento di Scienze So-
ciali ed Economiche della “Sa-
pienza” è poi intervenuto illu-
strando le tematiche sviluppate
nel corso ed introducendo i grup-
pi degli studenti.
Tra gli argomenti trattati la diffi-
cile quotidianità degli IMI com-
battendo contro fame, freddo e
malattie; il lavoro coatto; la civi-
La possibilità concreta ed imme-
diata per i neo diplomati di inse-
rirsi fin da subito nel mondo del
lavoro attraverso un percorso for-
mativo partito dalla scuola. E’-
questo il risultato più importante
che è emerso dall’ultima tappa
del lungo percorso scuola-lavoro
che ha visto protagonisti studen-
ti degli Istituti scolastici “E.
Mattei “ di Latina e di Aprilia di-
plomati nell’anno scolastico ap-
pena terminato. I ragazzi, una
ventina in totale, sono stati infatti
inseriti in un percorso virtuoso
nell’ambito di un progetto in re-
te scuola-lavoro, che ha loro con-
sentito di entrare in contatto con
alcune realtà aziendali del territo-
rio pontino. L’iniziativa è stata
promossa dall’Ufficio Scolastico
Territoriale di Latina e dalla Ca-
mera di Commercio, ed ha visto
la partecipazione diversi istituti
scolastici ed aziende del territo-
rio.
La fase finale del percorso
– orientamento si è svolta all’in-
terno del centro commerciale
“Aprilia 2” che, grazie alla dispo-
nibilità del direttore della struttu-
ra, Dott. Elia Alceste, ha ospitato
l’incontro tra neodiplomati e al-
cune aziende del territorio, in par-
ticolare quelle che fanno parte del
Consorzio TiTauri di Latina. Ai
ragazzi è stata offerta la possibili-
tà concreta ed immediata di poter
iniziare a lavorare, previo apposi-
to colloquio e valutazione del
curriculum. Le competenze ri-
chieste sono state quelle relative
alle conoscenze tecnologiche ma
soprattutto una grande propensio-
ne ad apprendere e formarsi pro-
fessionalmente con appositi corsi.
All’incontro presso “Aprilia 2”
erano presenti: il prof. Ugo Vitti
per l’Ufficio Scolastico Regiona-
le del Lazio, la dott.ssa
Sandra Verduci rappresentante
della Camera di Commercio di
Latina, la dott.ssa Roberta Barba-
ti per l’Ufficio Scolastico della
Provincia di Latina, il presidente
del Consorzio Ti-Tauri Giuseppe
Pastore, le prof.sse Francesca
Amato e Piera Petti, referenti per
le competenze trasversali e
per l’orientamento.
Durante l’incontro ai ragazzi è
stato anche dimostrato il funzio-
namento di alcuni mezzi mecca-
nici ed elettronici necessari ad ef-
fettuare attività lavorative all’in-
terno di strutture molto ampie.
Alcuni dei neodiplomati, in virtù
di questo percorso e dopo aver ef-
fettuato un periodo formativo,
inizieranno a lavorare.
Si è svolta venerdì scorso, all’in-
terno degli spazi del Polo Cultu-
rAprilia (ex Claudia), la seconda
assemblea dell’associazione
Proiettiamo Aprilia, che raggrup-
pa aziende, professionisti e asso-
ciazioni cittadine allo scopo di
promuovere il territorio, facendo
leva sull’identità apriliana e sulle
sue eccellenze. L’associazione da
circa un anno ha ricevuto in con-
cessione esclusiva il marchio
“Aprilia in Latium” creato per ri-
unire tutte le realtà d’eccellenza
del territorio, di ogni settore e ca-
tegoria. L’appuntamento – cui ha
preso parte un ampio numero di
realtà locali, che lavorano quoti-
dianamente nei settori enogastro-
nomico, servizi, associazionismo,
manufatturiero – è stata occasione
per ripercorrere il percorso intra-
preso fino ad oggi e per illustrare
le linee d’azione per il futuro.
Ad aprire la riunione sono stati il
Sindaco Antonio Terra e l’Asses-
sore al Turismo e alle Attività
Produttive Gianfranco Caraccio-
lo, che hanno sottolineato l’im-
portanza della stretta sinergia tra
Amministrazione comunale e
realtà produttive e associative
apriliane. Il consigliere Vittorio
Marchitti ha anche ricordato lo
spirito e le intenzioni che hanno
portato il Comune di Aprilia a far-
si promotore del nuovo marchio
cittadino.
Ad guidare l’assemblea dell’As-
sociazione è stato il presidente
Valerio Esposito, che ha più volte
ribadito come l’unione tra realtà e
settori diversi può fare la diffe-
renza, nella promozione del terri-
torio e delle sue bellezze. Proiet-
tiamo Aprilia farà leva soprattutto
su eventi e manifestazioni, per-
corsi storico-culturali, corsi di
formazione, mettendo a disposi-
zione le diverse competenze delle
realtà che la compongono e sup-
porto organizzativo rivolto ad
ognuno dei propri soci.
“Siamo di fronte al nostro anno
zero e ringraziamo tutti coloro
che hanno lavorato a costruire
questa realtà, dotandola di tutti
gli strumenti adatti a conseguire i
suoi scopi – ha commentato il
presidente Esposito a margine
dell’evento – ora che le basi sono
state poste, spetta a noi mettere in
sinergia le forze per poter dar lu-
stro al marchio “Aprilia in La-
tium” e al nostro territorio. Già
oggi Aprilia dispone di tutte le
potenzialità che servono per con-
sentire a ciascuno di crescere.
Siamo convinti che attraverso il
lavoro in rete, sapremo aprire
nuove opportunità per il tessuto
sociale e produttivo cittadino”.
A Roma il convegno degli studenti della Sapienza sugli schiavi di HitlerPer un nuovo impulso alla promozione della Città
Storia dell’Internamento
Scuola-Lavoro
Aprilia in Latium
lizzazione; la cultura degli IMI
nelle “società dei lager” come
vettore di risocializzazione e rico-
struzione dell’identità; il tema
della religiosità, ancora di salvez-
za nella speranza della liberazio-
ne; l’arte nelle sue forme più va-
riegate: molte le composizioni ar-
tistiche realizzate con materiali di
fortuna: manufatti, dipinti e dise-
gni pervenuti quasi intatti fino a
noi ed esposti nelle sale del Mu-
seo; la musica quale momento di
evasione e socializzazione; la pas-
sione per la fotografia con mac-
chine di dimensioni minute e fa-
cilmente smontabili come la Lei-
ca, nascoste addirittura tra gli in-
dumenti intimi per essere sottratte
alle frequenti perquisizioni dei te-
deschi. Materiale prezioso quegli
scatti rubati che hanno permesso
di visualizzare il reale vissuto de-
gli IMI nei lager in Germania.
Oggetto di discussione nel conve-
gno tutto il complesso periodo
storico dal fascismo alla guerra,
dall’armistizio alla cattura degli
IMI, dalla liberazione al rimpa-
trio.
È stato affrontato anche il delicato
tema del mancato riconoscimento
sociale degli IMI post guerra, l’o-
blio perpetuato nei loro confronti
per tanti anni fino all “istituziona-
lizzazione della memoria” che in
Italia arrivò di fatto con la legge
n. 296 del 27 dicembre 2006 in
cui lo Stato Italiano ha previsto
per gli IMI la concessione della
Medaglia d’Onore. L’onorificenza
a titolo di risarcimento morale per
la fedeltà alla Patria è concessa
agli aventi diritto su richiesta de-
gli eredi (pochissimi gli IMI an-
cora viventi) tramite decreto del
Presidente della Repubblica.
Ampio risalto è stato dato nel
convegno alla storia di Livio Pe-
dron, residente a di Formia, classe
1923, deportato nello Stammlager
XVII in Austria ed insignito nel
gennaio scorso di Medaglia d’O-
nore IMI dal Presidente della Re-
pubblica Mattarella. La sua toc-
cante testimonianza è stata orga-
nizzata dai ragazzi della “Sapien-
za” in un video documentario, a
futura memoria.
Tra le storie degli IMI si è eviden-
ziata quella di Ernesto Bonacini
catturato in Grecia sebbene soffe-
rente di malaria ed internato nel
Reserve–Lazaret di Zeithain in
Germania, distaccamento dello
Stalag IV B di Mühlberg a circa
30 km da Dresda, tristemente no-
to come “campo di morte”. La te-
stimonianza proveniente dal suo
“diario di guerra e prigionia” è
stata messa a disposizione dalla
figlia Elisa presidente dell’Asso-
ciazione “Un ricordo per la pace”
che da molti anni sta lavorando al
progetto “Memoria agli IMI” .
Ha destato molta emozione la sto-
ria di Calandrelli Arnolfo nato a
Crognaleto (Teramo) il 6 marzo
1914. Catturato in Albania dopo
l’8 settembre 1943 e deportato in
Germania morì (presumibilmente
di tubercolosi) il 12 giugno 1944
presso lo Stalag VI A di Hemer-
Hisirlon.
Grazie alla tenacia dei nipoti è
stato possibile risalire al luogo di
sepoltura presso il cimitero italia-
no di Franconforte sul Meno in
Germania; successivamente dopo
un lungo iter burocratico la fami-
glia ha potuto nel 2011 riportarne
le spoglie in Italia. Ora Arnolfo ri-
posa nel cimitero di Cesacastina
(Comune di Crognaleto) vicino
alle tombe dei genitori.
Nel corso dell’evento sono avve-
nute due donazioni di materiale
IMI al Museo tra cui l’unica lette-
ra di Arnolfo Calandrelli pervenu-
ta alla famiglia dal lager in Ger-
mania. A consegnare il documen-
to la nipote Milva Calandrelli.
Presente al convegno una folta
rappresentanza della famiglia Ca-
landrelli tra cui la nipote Vania re-
sidente ad Aprilia.
Foto Associazione
“Un ricordo per la pace”
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