Il Pontino Aprilia • 17/2019
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Pag. 36 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 17 - 9/23 OTTOBRE 2019
Il programma +VITA, promosso
dalla ASL di Latina e partito nel
giugno scorso, si è concretizzato
nel nostro Poliambulatorio produ-
cendo i primi effetti positivi. L’at-
tuazione del progetto permette di
restituire al territorio quella indi-
spensabile valenza di centralità
della sanità, negata nell’ultimo
decennio. In pratica significa la
presa in carico a 360° di quei cit-
tadini con malattie croniche, per
ora solo con patologia da BPCO
(Broncopneumopatia Cronica
Ostruttiva) e Diabete e verosimil-
mente, dagli inizi del 2020, anche
per i cronici cardiopatici. L’inter-
vento è del Tribunale dei diritti
del malato di Aprilia. Fino ad og-
gi per queste cronicità e alcune
patologie conseguenti, spiega
Claudio Frollano portavoce e co-
ordinatore del gruppo con sede al-
la Asl di Aprilia, oltre a non esse-
re previsto un percorso per il loro
monitoraggio ed assistenza perso-
nalizzata nel territorio di residen-
za, non era presente nella ASL
neanche lo specialista di riferi-
mento, come ad esempio lo spe-
cialista per diabetici di tipo 2, non
insulinici. Per tale motivo è stato
istituito presso il nostro Poliam-
bulatorio il servizio denominato
CCT, che sta per Centrale di Con-
tinuità Territoriale che prevede,
tra l’altro, un Percorso Diagnosti-
co Terapeutico Assistenziale
(PDTA), erogato tramite un grup-
po di Medici di Medicina Genera-
le (UCP) che rappresentano una
Unità di Cure Primarie. Un parti-
colare elogio, scrive Claudio
Frollano del Tdm, oltre che alla
Direzione tutta che sta fortemente
sponsorizzando questo progetto,
va fatto al team di infermieri che
gestiscono e supportano logistica-
mente ed accompagnano durante
tutto il percorso, i pazienti che so-
no stati identificati ed arruolati
dal proprio medico che fa parte in
questo caso del gruppo dei 18
medici che partecipano al proget-
to presenti in ASL, ed ovviamente
a questi medici, oltre che agli spe-
cialisti, Diabetologo e Pneumolo-
go, coinvolti. Ad oggi, prosegue
Claudio Frollano, seppure con
tutte le difficoltà che si possono
presentare durante lo start up di
un nuovo progetto, sono stati ar-
ruolati più di 120 pazienti, tra
Diabetici e BPCO, che hanno
aderito volontariamente su chia-
mata e suggerimento del proprio
medico che fa parte degli UCP a
farsi prendere in carico e firmare
il Patto di Cura accettando così di
farsi curare e impegnandosi a ri-
spettare il programma di cura per-
sonalizzato stilato dal medico.
Questo ottimo risultato lo si è po-
tuto raggiungere grazie al forte
spirito di lavoro in Team e la co-
esione che si sono venuti a creare
tra tutto il personale coinvolto: in-
fermieri, medici, specialisti e di-
rezione. Un ruolo chiave, proprio
perchè è il fulcro gestionale di
tutta l’attività conseguente all’ar-
ruolamento del paziente fatto dal
medico, è quello svolto dagli in-
fermieri, che oltre al lavoro logi-
stico (per ora ancora molto carta-
ceo) ed informatico, definiscono
lo specifico piano di assistenza
infermieristica (PAI). Ma la novi-
tà è che dedicano tempo di qualità
ai pazienti, condividendo stili di
vita appropriati, rispondendo a
qualsiasi domanda/curiosità pro-
spettata e, non ultimo, insegnando
ad usare correttamente gli ausili
in dotazione, quali ad esempio i
rilevatori della glicemia, questo
tutte le mattine e tre giorni a setti-
mana anche di pomeriggio. Que-
sto diverso modo di interagire con
il malato, fa sì che si instauri con
questi professionisti un rapporto
di fiducia, tanto importante per il
buon esito delle cure erogate.
Fondamentale è ovviamente il
ruolo del medico, che arruola tra i
suoi pazienti coloro che hanno le
cronicità che rientrano nel pro-
gramma e firma con il paziente e
l’infermiere un Patto di Cura, sti-
la quindi un programma persona-
lizzato di controlli e si preoccupa
di prendere tutti gli appuntamenti
per le previste visite anche spe-
cialistiche. Ma va oltre, convoca
anche i suoi pazienti a rischio di
Diabete o BPCO, per iniziare, se
accettato, un percorso di monito-
raggio della possibile malattia, ed
evitarne così l’evoluzione in cro-
nicità. Insomma un cantiere in
continua trasformazione, dove
questo team di professionisti fa
suo ogni suggerimento per mi-
gliorare la qualità del servizio
erogato. Ultima idea ad esempio è
creare un percorso specifico per
l’accesso di questi pazienti al ser-
vizio prelievi. Ma ovviamente la
forte dedizione e buona volontà
va anche sostenuta con l’efficien-
za delle apparecchiature ed il
buon funzionamento dei sistemi
informatici deputati a fare sì che
la presa in carico dei pazienti av-
venga quanto più facilmente pos-
sibile. E qui c’è da evidenziare
che tuttora, a tre mesi dalla par-
tenza del progetto, ci sono ancora
problemi di comunicazione tra i
diversi sistemi informatici utiliz-
zati, in particolare tra quello che
gestisce la piattaforma per la pre-
sa in carico dei pazienti e quelli
che utilizzati dai medici coinvolti
nel progetto.
Questo al momento rende difficile
ed ostica per tutti, medici, infer-
mieri e specialisti, la registrazione
delle attività di gestione dell’ar-
ruolamento del paziente, e quindi
produce molto lavoro cartaceo
che rallenta notevolmente l’arruo-
lamento dei pazienti. Invitiamo
quindi chi ne ha titolo ad interve-
nire per risolvere queste proble-
matiche, perchè non ci possiamo
permettere che un progetto come
questo, che a fine anno verrà este-
so anche a pazienti con cronicità
cardiache, fallisca. D’altronde
una Casa della Salute la cui inau-
gurazione dovrebbe avvenire en-
tro la fine dell’anno, non sarebbe
tale se non si occupasse delle cro-
nicità dei pazienti del territorio .
Per tale motivo ci aspettiamo an-
che la tanto inseguita ma promes-
sa creazione dell’ambulatorio fe-
stivo detto anche Ambufest, ed
ovviamente la costruzione della
terza palazzina, da dedicare so-
prattutto al TSMREE e necessaria
a creare spazi per inserire ambu-
latori per le specialistiche che ad
oggi non trovano collocazione.
Chiudiamo quindi con un grazie
ed un augurio di buon lavoro a
tutto il personale medico, infer-
mieristico e dirigenziale che sta
lavorando su questo progetto. In-
vitiamo tutti i malati con queste
cronicità, i cui medici hanno ade-
rito a questo progetto, ad avere fi-
ducia nell’ottimo servizio che
viene offerto sul territorio, evitan-
do così trasferte scomode e costo-
se in centri fuori dal comune di
residenza. Nel 2020 tutti i medici
presenti nel territorio, anche se
non facenti parte di una UCP, sa-
ranno messi in grado di aderire a
questo progetto, fornendo anche a
loro tutti gli strumenti informatici
e non, cosi che tutti i cittadini che
lo desiderano potranno usufruire
di questo importante servizio ter-
ritoriale.
P.N.
L’Associazione “Un Ricordo per la Pace” era presente alla Festa di San Michele
Gli IMI nei salotti culturali
Ottimo successo per l’iniziativa della Asl di Latina
Programma +Vita
Un albero per ogni nuovo nato
Gli IMI (Internati Militari Italia-
ni) 1943-1945 “presenti” ai Sa-
lotti Culturali di Aprilia con l’As-
sociazione “Un ricordo per la pa-
ce”. Successo di pubblico per la
manifestazione tradizionalmente
legata ai festeggiamenti del San
Michele Arcangelo. L’evento si è
tenuto nelle serate di venerdi 27 e
sabato 28 settembre nell’incon-
sueta location all’aperto di Piazza
Sturzo (quartiere grattacielo).
Molti gli stand delle Associazioni
culturali a vetrina delle loro atti-
vità.
Esposti anche alcuni pannelli al-
lestiti da “Un ricordo per la pace”
in riferimento ai progetti in corso,
tra cui “MISSING IN ACTION”
dedicato ai dispersi nei combatti-
menti del 1944 post Sbarco allea-
to e “MEMORIA AGLI IMI” con
le immagini degli insigniti aprilia-
ni di Medaglia d’Onore, onorifi-
cenza dedicata agli ex deportati
italiani nei campi nazisti dopo
l’armistizio dell’8 settembre
1943. Nell’intervento della presi-
dente Elisa Bonacini sono stati ri-
cordati gli IMI che ci hanno la-
sciato negli ultimi anni, tra cui
Gino Forconi e Domenico Fusco.
Non è mancato il ricordo di En-
nio Borgia, scomparso a giugno
di quest’anno. Deportato all’età di
16 anni a Dachau quale prigionie-
ro politico Ennio aveva portato
instancabilmente la sua testimo-
nianza di pace nelle scuole del
territorio. “Una perdita, quella
dei testimonial del periodo di
guerra - ha detto rivolgendosi al
pubblico la presidente di “Un ri-
cordo per la pace” Elisa Bonaci-
ni - cui dobbiamo sopperire con
sempre maggiore impegno affin-
ché non si perda la memoria di
ciò che è stato”. Nel corso del-
l’intervento il racconto della vi-
cenda del padre di Vasco Rossi,
l’IMI Giovanni Carlo Sisto Rossi
deportato a Dortmund, in Germa-
nia. Per il padre di Vasco l’asso-
ciazione, con il consenso della
rockstar e di mamma Novella ha
avviato l’iter per la richiesta del
conferimento della Medaglia d’O-
nore.L’evento culturale ha avuto
come direttore artistico Lorenzo
Zecchin, ed ha visto la partecipa-
zione dei più talentuosi artisti,
scrittori e poeti del territorio.
Elisa Bonacini: “Voglio ringra-
ziare il Comune di Aprilia e l’As-
sessore Elvis Martino per l’invito,
occasione per resocontare pubbli-
camente l’attività della mia asso-
ciazione nel corso dell’ultimo an-
no. Voglio rivolgere un plauso
agli organizzatori tutti ed in par-
ticolare a Loris Zecchin per l’im-
pegno e la passione con cui si è
prodigato per il miglior esito del-
l’iniziativa. È la passione con cui
si svolge un incarico elemento
fondamentale per la certezza di
un brillante risultato. Loris di
passione ne ha da vendere e spero
di ritrovarlo nello stesso ruolo
nell’edizione dei Salotti Culturali
2020.”
L’albero è un essere vivente indi-
spensabile nello sviluppo di una
Città. Non è soltanto un elemento
di decoro, ma un compagno di vi-
ta, che offre notevoli benefici nei
confronti dell’ambiente e della
collettività. Il gruppo Europa Ver-
de Aprilia torna a parlare di am-
biente. Lo fa spingendo l’ammi-
nistrazione comunale verso una
politica che mostri maggiore sen-
sibilità verso il tema. “È un ami-
co che il Comune di Aprilia da
tanti anni ormai sta trascurando,
scrivono i mebri del gruppo, ri-
servando più spazio al cemento e
ad altre opere urbane. Scavando
tra i ricordi, scrive il gruppo Eu-
ropa Verde Aprilia, abbiamo ritro-
vato il vecchio “Diario, io e il
mio amico albero”, che risale al
1996. Ricordi che vogliamo con-
dividere con voi. Aprilia con le
passate Amministrazioni Comu-
nali aveva iniziato un percorso
virtuoso, nel pieno rispetto della
Legge n.113/1992, che “Obbliga”
i Comuni, ed in particolare quelli
sopra i 15.000 abitanti, ad impe-
gnarsi per uno sviluppo urbanisti-
co sostenibile. Il Comune si prese
così carico di incrementare il suo
bilancio arboreo, come richiesto
dalla legge, apportando all’inter-
no del proprio territorio una sen-
sibilità ambientale sia nei riguardi
degli adulti che dei futuri giovani,
piantando per ogni bambino nato
o adottato un nuovo albero. Una
volta piantato l’albero, il Comune
si impegnava a trasmettere i dati
di collocazione dell’albero dedi-
cato ai genitori del bambino, indi-
candone le caratteristiche della
specie piantata e la posizione”.
Del resto negli anni il territorio
non ha visto un aumento delle
piantumazioni. Anzi.
Tra nuove costruzioni e tagli per
malattie il numero degli alberi
non è certo aumentato. In città pe-
rò c’è chi chiede ostinatamente
nuove piantumazioni. Nuovi pro-
getti che abbiano come oggetto il
solo verse, senza cemento. “Ma
oggi?, domanda Europa Verde
Aprilia, Oggi il Comune di Apri-
lia è inadempiente nel rispetto di
tali leggi, rifiutando così uno svi-
luppo urbanistico sostenibile.
Neanche l’introduzione della leg-
ge 10/2013, che ha apportato mo-
difiche e maggiori vincoli nel ri-
spetto delle norme ambientali, è
riuscita a bloccare l’incoscienza
della Giunta Terra, che si dimo-
stra ancora una volta poco inte-
ressata ad uno sviluppo urbanisti-
co sostenibile e a sviluppare un
vero senso civico di amore e ri-
spetto verso l’Ambiente. Come
Europa Verde Aprilia chiediamo
ancora una volta all’Amministra-
zione un impegno in termini di ri-
spetto del Verde, e di tornare
quindi su quanto tracciato tanti
anni fa, nel rispetto della legge n.
113/1992 e della successiva
L.10/2013, tornando finalmente a
piantare un albero per ogni bam-
bino nato o adottato, comunican-
do alle famiglie il luogo di im-
pianto e le caratteristiche della
specie”.
P.N.
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