Il Pontino Aprilia • 19/2019
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Partiranno a breve i lavori
necessari per ripristinare la
copertura danneggiata del-
la palestra dell’istituto su-
periore Antonio Meucci di
Aprilia. La Provincia di
Latina, che lo scorso anno
aveva effettuato lavori di
adeguamento sugli spo-
gliatoi dell’impianto spor-
tivo infatti, si è vista co-
stretta a programmare un
nuovo intervento, che ser-
virà per rimuovere la co-
pertura danneggiata e alla
posa in opera della nuova.
Tutta colpa dell’ondata di
maltempo del 20 febbraio
scorso, che danneggiando
il solaio ha generato una
falla della copertura, ren-
dendo possibili infiltrazio-
ni d’acqua dal tetto, tanto che nei giorni di
pioggia all’interno della palestra si forma-
no pozzanghere che non rendono possibile
la serena fruizione degli spazi. Proprio per
garantire la sicurezza degli atleti delle asso-
ciazioni sportive assegnatarie dell’impianto
in orario extrascolastico e degli studenti
delle scuole superiori, su sollecitazione del
dirigente scolastico Laura De Angelis, la
Provincia di Latina all’inizio di settembre
aveva interdetto a tutti l’uso di quegli spa-
zi.
Una interdizione che permane per i liceali,
mentre con il provvedimento del 17 ottobre
scorso, gli uffici tecnici di via Costa hanno
ritenuto di dover venire incontro alle ri-
chieste delle sei associazioni sportive che lì
si allenano il pomeriggio, concedendo loro
il nulla osta all’uso degli spazi limitata-
mente alle giornate non piovose.
Urge però la necessità di intervenire e
provvedere alla rimozione delle parti del
manto di copertura danneggiate e alla posa
in opera del nuovo manto impermeabile su
tutta la superficie, per consentire agli stu-
denti di poter svolgere attività sportive nel-
I manufatti dismessi della ex Freddindustria sono la dimora di extracomunitariA breve inizieranno a riparare il tetto danneggiato della palestra
Capannoni occupatiLavori liceo Meucci
le ore di educazione fisica. Un intervento
che tuttavia, si è rivelato più complicato
del previsto: il solaio di calpestio della co-
pertura della palestra, composto da un
pannello coibentato a sandwich, non sem-
bra offrire garanzie sulla praticabilità da
parte degli addetti ai lavori. La sicurezza
sul posto di lavoro, requisito indispensabile
per l’ente pubblico, ha reso necessario in-
caricare un tecnico e una ditta esterna per
la progettazione e la posa in opera di una
linea salvavita e di una scala a gabbia con
botala di chiusura.
I costi dell’intervento sono limitati: 1.365
euro sarà il costo a carico dell’ente di via
Costa a favore del geometra Mauro Vigno-
la, per l’assistenza tecnica, la progettazione
e certificazione del sistema linea vita, men-
tre altre 4 mila 950 euro serviranno per pa-
gare la ditta Roberto Carofiglio, incaricata
della fornitura e la posa in opera dei dispo-
sitivi necessari per lavorare in tutta sicu-
rezza. Solo dopo finalmente i lavori per ri-
parare la copertura della palestra potranno
partire.
Francesca Cavallin
igienico sanitario, che sussiste dal momen-
to che circa 20 persone adulte di naziona-
lità straniera dimorano abitualmente nei
fabbricati dismessi. Insieme alle forze
dell’ordine, dovremo valutare le modalità
di intervento, ma dopo lo sgombero dell’a-
rea il privato si è detto disponibile a prov-
vedere alla chiusura degli accessi e a oc-
cuparsi della vigilanza, necessaria per evi-
tare nuove occupazioni.
La situazione segnalata in più occasioni è
preoccupante, anche per via degli incendi
che periodicamente si verificano all’inter-
no dell’area e il cumulo di rifiuti apparso
in prossimità dei capannoni occupati”.
L’ipotesi di una demolizione al momento
sembra remota, nè al momento sarebbero
presenti atti formali che segnalino l’immi-
nente cambio di destinazione d’uso dell’a-
rea, legato al travagliato piano di riqualifi-
cazione con la creazione di un polo resi-
denziale o di un nuovo polo produttivo.
Progetto che, in attesa che la Rigenerazio-
ne Urbana diventi strumento operativo,
non è escluso potrebbe solo essere in stand
by.
Francesca Cavallin
Non è ancora
chiaro, sotto il
profilo urbanisti-
co, quale sarà il
futuro della ex
Freddindustria,
l’agglomerato di
capannoni dis-
messi di via En-
na che negli anni
passati furono
oggetto di valuta-
zioni per la rea-
lizzazione di un
piano integrato
fino ad oggi mai
portato a compi-
mento. Di sicuro
i locali occupati
abusivamente da
una ventina di
stranieri senza fissa dimora devono essere
sgomberati, attraverso un intervento che ri-
chiede la sinergia tra il privato proprietario
degli immobili, Comune di Aprilia e forze
dell’ordine. Una richiesta avanzata dal pre-
fetto di Latina Maria Rosa Trio in occasio-
ne dell’ultimo vertice del Comitato provin-
ciale per l’ordine pubblico e la sicurezza,
che reputa necessario il ripristino delle
condizioni igienico sanitarie e di sicurezza
per gli immobili occupati.
Proprio nella direzione di collaborare attra-
verso un intervento sinergico e coordinato,
il 28 ottobre scorso presso il municipio di
piazza Roma, si è svolto un incontro al
quale hanno presa parte proprietari dei ca-
pannoni, il sindaco di Aprilia Antonio Ter-
ra e il comandante della Polizia Locale
Massimo Giannantonio. Il fulcro della dis-
cussione avrebbe riguardato proprio gli in-
terventi che la proprietà dovrà eseguire
successivamente all’imminente sgombero
dell’area. “Come già accaduto per l’Eno-
tria - afferma il Primo Cittadino - non ci ti-
riamo indietro di fronte all’esigenza di in-
tervenire per ripristinare le condizioni di
sicurezza e mitigare i rischi sotto il profilo
Pag. 24 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 19 - 8/22 NOVEMBRE 2019
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