Il Pontino Aprilia • 20/2019
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Il provvedimento adottato dal set-
tore ambiente per mitigare il pro-
blema dei miasmi all’interno del-
la zona industriale divide la mag-
gioranza. Durante una commis-
sione ad hoc, utile anche per
ascoltare il punto di vista di citta-
dini e imprenditori della zona,
vecchi e nuovi componenti della
coalizione civica capitanata da
Antonio Terra, si sono fatti porta-
tori di due realtà completamente
diverse: per le liste storiche- Rete
dei Cittadini e Forum per Aprilia
- l’ordinanza dirigenziale da poco
approvata per chiedere all’im-
pianto biogas di via dell’Industria
il rispetto del cronoprogramma
sulla copertura della vasca che
contiene il digestato, non è che la
copia di atti già fatti in passato e
mai rispettati; secondo la lista
Terra invece il Comune di Aprilia
sconta un grave ritardo nella pre-
disposizione dei regolamenti ne-
cessari ad attuare un controllo
puntuale del territorio e contrasta-
re l’inquinamento ambientale.
Una verità quest’ultima sostenuta
non solo dal consigliere Omar
Ruberti, ma dall’assessore all’am-
biente, riferimento per la lista e
addirittura dal nuovo dirigente del
settore, l’architetto Marco Pacco-
si. Senza una normativa di riferi-
mento a livello nazionale e regio-
nale sulle emissioni odorigene in-
fatti, l’unico modo per intervenire
è virare su una materia certa, co-
me quella degli scarichi abusivi.
“La mappatura degli scarichi su
corpi idrici superficiali - ha di-
chiarato il responsabile del settore
ambiente - è ferma al 1997, quel-
lo delle ditte insalubri aggiornato
fino al 1987. L’unico strumento a
nostra disposizione e sulla base
del quale abbiamo concepito l’or-
dinanza, era il regolamento del
2013 sul funzionamento di biogas
e biomasse, ma anche questo va
integrato a includere TMB, im-
pianti di compostaggio e impianti
industriali impattanti. Stiamo la-
vorando con la Provincia per col-
mare queste lacune, ma nel frat-
tempo dai sopralluoghi di Arpa e
Asl non abbiamo avuto riscontro
sugli effetti delle emissioni sulla
salute umana”.
Il cambiamento insito nell’opera-
to del settore non ha convinto pe-
rò personaggi storici legati alle ci-
viche, come Vittorio Marchitti
(Forum per Aprilia) e Alessandra
Lombardi (Rete dei Cittadini).
“Da vent’anni denunciamo que-
sta situazione alla Procura della
Repubblica - ha dichiarato Mar-
chitti - e da 20 anni non ricevia-
mo risposte, malgrado i sopral-
luoghi servirono a evidenziare
una situazione allucinante sempre
a carico delle stesse due attività,
con il percolato che scolava al-
l’interno del fosso. Resto allibito
constatando che nel 2019 viene
emessa una ordinanza che dice
grosso modo le stesse cose rispet-
to alle prescrizioni imposte dopo
la conferenza dei servizi del
2017: non furono rispettate allo-
ra, non credo che verranno ri-
spettate ora. Mi domando perchè
non si può intimare la chiusura
dell’attività, nel caso in cui si
continuino a non rispettare le re-
gole. Di sicuro Arpa e Asl, da cui
non riceviamo risposte chiarifica-
trici, non ci aiutano nella predi-
sposizione degli atti”.
Fondamentale secondo Alessan-
dra Lombardi, non ripartire da ze-
ro e non vanificare tutti gli sforzi
compiuti in passato.
“Se in Regione si inizia a parlare
di una legge sulle emissioni odo-
rigene - ha sottolineato - è perchè
quando nessuno ci ascoltava, ci
siamo battuti e abbiamo presenta-
to una mozione ad hoc su questo
tema. Manca una normativa di ri-
ferimento, indispensabile anche
ad Aprilia. Quanto alla biogas di
via dell’Industria, ha avuto fin
troppe possibilità di mettersi in
regola; ora bisognerebbe agire”.
“Sarebbe facile per me attaccare
- ha constatato il consigliere di
opposizione Giorgio Giusfredi -
visto che la commissione ha fatto
emergere tutte le contraddizioni e
i contrasti di questa maggioran-
za. Non lo farò solo perchè su te-
mi come questo, occorre lavorare
con serenità e cercare insieme
una soluzione”.
Una soluzione del resto chiesta a
gran voce dalle attività che opera-
no nel comparto e dai cittadini,
stremati da quei miasmi insoppor-
tabili che tolgono il respiro.
“Non è possibile andare al lavoro
- ha evidenziato il presidente del
Ciap Marco Braccini - e dover in-
dossare una mascherina, fermo
restando che l’aspetto che ci
preoccupa di più è l’assenza di ri-
sposte definitive sulla natura e
sulla nocività delle emissioni.
Non sappiamo cosa stiamo respi-
rando e quando chiediamo un
monitoraggio da Arpa riceviamo
risposte assurde. Se i cattivi odori
persisteranno, come si potranno
preservare le attività del compar-
to? Si potrà intimare la chiusura
a chi non rispetta le regole?”.
“E’ una situazione che denuncia-
mo da anni - ha aggiunto in aula
il presidente di Borgata Agip
Adriano Lemma - e ci domandia-
mo, alla luce delle risultanze su-
gli scarichi abusivi nel fosso, co-
me sia potuto accadere che l’Ar-
pa per anni non si sia accorta di
nulla. I cattivi odori invece, non
sono più solo un problema di
quella zona ma di tutta la città.
Non sono poche le attività indu-
striali e commerciali della Caffa-
relli che continuano a perdere
clienti per via di questo problema
e che spesso minacciano di inve-
stire altrove”.
Francesca Cavallin
Nella riunione si è discusso tra commissari, cittadini ed imprenditori per un problema che si trascina da anni senza una risoluzione
Una Commissione per i miasmi nella zona industriale
Pag. 22 IL PONTINO APRILIA Cronaca di Aprilia ANNO XXX - N° 20 - 22 NOVEMBRE/10 DICEMBRE 2019
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