Il Pontino Aprilia • 20/2019
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ANNO XXX - N° 20 - 22 NOVEMBRE/10 DICEMBRE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 29
Oggi di trent’anni fa ca-
deva il muro di Berlino.
Era la fine di un’epoca,
di un modo di pensare,
di un bipolarismo che
sanciva di fatto la divi-
sione interna dell’Euro-
pa e del mondo intero.
Oggi di trent’anni fa,
cadeva un simbolo, un
muro che contrappone-
va non solo ideologica-
mente due mondi, ma
intere famiglie, e divi-
deva intestinamente co-
munità.
Fu uno degli eventi più
importanti della storia
del Ventesimo secolo,
un giorno che segnò la
fine di uno dei più im-
portanti simboli della
divisione: il muro.
Oggi, per noi, pensare
ad un mondo senza bar-
riere rappresenta il logi-
co sviluppo di un men-
talità europea, progressista, plura-
lista e svincolata da logiche na-
zionalistiche.
Ma non dobbiamo mai abbassare
la guardia; non dobbiamo mai ce-
dere alla paura, alla chiusura, non
dobbiamo tendere all’autorefe-
renzialità.
Rischieremmo di commettere di
nuovo gli errori del passato e
Berlino, allora, non sarà servito a
molto.
Noi siamo tutti chiamati alla pro-
mozione di valori democratici,
egualitari, che guardano ai più
deboli e al diverso, come coloro
da aiutare e non da respingere.
Non deve più esistere l’ultimo, il
diverso, lo straniero. Dobbiamo
abbandonare quel modo di pensa-
re. Dobbiamo vincere l’odio, la
Si terrà lunedì 25 novembre 2019,
a partire dalle ore 17:00, presso la
Sala Consiliare “Luigi Meddi”,
alla presenza del Sindaco Antonio
Terra e dell’Assessora alle Politi-
che Sociali Francesca Barbaliscia,
un convegno organizzato dal Co-
mune di Aprilia in occasione della
Giornata internazionale per l’eli-
minazione della violenza contro
le donne. Il momento di riflessio-
ne – dal titolo “Violenza di Gene-
re: strategie di prevenzione e con-
trasto” – vedrà la partecipazione
del presidente dell’Associazione
nazionale Maschile Plurale, Ste-
fano Ciccone che illustrerà il la-
voro svolto nel contrastare la vio-
lenza maschile sulle donne. Offri-
rà un proprio contributo anche il
Reparto Territoriale dell’Arma dei
Carabinieri di Aprilia, che spie-
gherà l’evoluzione della normati-
va in tema di tutela delle donne
vittime di violenza.
Nel corso del pomeriggio, inter-
verranno anche Deborah Foschi,
responsabile del Centro Antivio-
lenza di Aprilia “Donne al Cen-
tro”, Cinzia Oppedisano, consu-
lente legale del Centro e France-
sca Innocenti, Presidente dell’As-
sociazione Centro Donna Lilith di
Latina.
Lo scopo del convegno, infatti, è
proprio quello di offrire un mes-
saggio educativo e al contempo
consentire di illustrare le attività
che quotidianamente svolge il
Centro Antiviolenza di Aprilia,
nel supporto alle donne vittime di
violenza residenti nei Comuni del
Distretto LT1.
Ad intervallare i vari interventi
previsti durante l’evento, saranno
alcune poesie e lettere di donne
vittime di violenza, tratte dal libro
“Caro maschio che mi uccidi” che
saranno lette da Annamaria Gian-
nini e Alessandra Lombardi.
L’intera manifestazione sarà dedi-
cata quest’anno alle donne curde.
Un video realizzato sull’argomen-
to da Silvio Pavoncello, studente
dell’Istituto Cine-TV Roberto
Rossellini di Roma, aprirà l’even-
to di lunedì.
Comune di Aprilia
E’ stato uno degli eventi più importanti della storia del ventesimo secoloLunedì 25 il convegno sulla violenza di genere
Trent’anni fa cadeva il muroContro la violenza sulle donne
paura, le ostilità, la fobia del di-
verso.
Viviamo in un tempo dove paura
e odio portano a sancire la costi-
tuzione di apposite Commissioni
parlamentari per arginare questo
dilagante fenomeno, dove donne
sopravvissute all’Olocausto sono
costrette a camminare scortate e
allora l’insegnamento di Berlino
deve essere per noi un monito: la
libertà va preservata e custodita,
oggi come allora, va conquistata e
difesa giorno dopo giorno, perché
dove prevarrà disuguaglianza e
differenza non potrà mai vincere
la libertà e l’unione.
Il Muro di Berlino è stato dunque
per un trentennio il simbolo op-
primente della divisione e della
costrizione. Ma quel 9 novembre
1989 l’Europa si destava dal suo
torpore e quel giorno finalmente
diventava “l’alba della libertà”,
per i tedeschi, per l’Europa e per
il mondo intero.
Questo giorno deve rammentarci
sempre che dobbiamo ispirarci al
coraggio di quei giovani rivolu-
zionari pacifici, che reclamavano
i loro diritti, la loro libertà, e al-
trettanto siamo chiamati alla re-
sponsabilità e all’impegno, ogni
giorno, corresponsabili delle scel-
te di tutti. Si vince insieme. Solo
uniti.
Quel simbolico salto sul muro
rappresenta e rappresenterà sem-
pre la vittoria della democrazia
sull’odio e la guerra che dividono
le Nazioni.
L’Altra Faccia della Politica
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