Il Pontino Aprilia • 20/2019
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ANNO XXX - N° 20 - 22 NOVEMBRE/10 DICEMBRE 2019 Cronaca di Aprilia IL PONTINO APRILIA Pag. 5
Debiti e mancati incassi mettono
in difficoltà l’amministrazione
Terra, impegnata nella stesura del
documento unico di programma-
zione 2020 - 2022. Una manovra
finanziaria, quella approvata con
la delibera di Giunta 198 del 18
novembre scorso e pronta ad ap-
prodare in commissione finanze
e poi in Consiglio comunale per
l’ok definitivo, da 178 milioni
473 mila 879 euro come entrate e
spese di competenza - 167 milioni
014 mila 562 euro di entrate di
cassa - attraverso la quale l’am-
ministrazione Terra affronta il se-
condo anno di mandato cercando
un equilibrio difficile da raggiun-
gere tra obiettivi programmatici e
risorse sempre più esigue. Proprio
la carenza di liquidità infatti rap-
presenta una delle maggiori criti-
cità riscontrate, malgrado, come
si legge all’interno del bilancio
preventivo, l’amministrazione
prosegua la battaglia contro l’eva-
sione fiscale.
Per il prossimo triennio l’ammini-
strazione dovrà onorare parte del
debito fuori bilancio approvato
sulla base delle sentenza di con-
danna per l’incidente avvenuto
nel 2005 in via Toscanini e pari a
600 mila euro, ma l’amministra-
zione sarà tenuta a versare anche
altri 6 milioni 800 mila euro per
la rottamazione della cartella esat-
toriale Inps di Asam e altri 6 mi-
lioni e mezzo di euro dovuti alla
Regione Lazio per i canoni idrici
mai pagati tra il 1983 e il 2003,
“da ripianare in 20 esercizi fi-
nanziari per mezzo di un accordo
transattivo da perfezionare”, di
cui 1 milione 200 mila euro da
pagare nel triennio 2020-2022.
Restano ancora da pagare inoltre
80 mutui contratti negli anni pas-
sati, per un residuo di 51 milioni
762 mila euro e una rata annuale
che pesa 3 milioni 629 mila 404
euro: positiva l’adesione dell’as-
sessorato alle Finanze di Lanfran-
co Principi, l’adesione alla rine-
goziazione dei mutui Mef, servita
a ridurre senza spese aggiuntive,
la rata semestrale da 113 mila a
81 mila 884 euro per i prossimi
26 anni, con un risparmio com-
plessivo di 1 milione 612 mila eu-
ro.
A peggiorare la situazione il co-
stante ricorso negli ultimi anni - e
già previsto anche per il 2020 -
all’anticipazione di tesoreria, che
da un lato garantisce liquidità alle
casse nei mesi non coperti dal
gettito delle entrate tributarie, ma
dall’altro finisce per aggravare la
situazione debitoria, in un circolo
vizioso difficile da interrompere.
Pesano come un macigno, tra le
mancate entrate i 6 milioni 859
mila 287 euro che la Rida Am-
biente ha smesso di versare e pre-
visti quale ristoro ambientale do-
vuto al Comune ospitante l’im-
pianto di TMB, crediti Aser da 42
milioni di euro che continuano a
figurare in bilancio ma che diffi-
cilmente verranno mai incassati e
infine mancati versamenti di con-
tributi dovuti dalla Regione La-
zio, per il depuratore di via del
Campo (2 milioni 068 mila euro),
per il Piano di zona (700 mila eu-
ro) e per il Trasporto pubblico lo-
cale 2019 (500 mila euro). I pro-
venti della Regione Lazio sono
gli unici ad alimentare trasferi-
menti sempre più esigui (7 milio-
ni 511 mila euro nel 2020 rispetto
agli 8 milioni 508 mila euro del
2019) e destinati a ridursi ulte-
riormente. Malgrado la scelta di
non procedere con aumenti drasti-
ci delle aliquote, una lieve cresci-
ta riguarda la previsione delle en-
trate tributarie: per effetto del mi-
glioramento nelle capacità di ac-
certamento, l’amministrazione
prevede di incassare per il 2020
43 milioni 125 mila euro rispetto
ai 42 milioni 030 mila previsti per
il 2019 e altri 8 miloni 73 mila
euro di entrate extratributarie: si
stima debbano entrare in cassa 12
milioni per l’IMU e 1 milione 850
mila euro per l’Imu recuperata
dal’evasione, 50 mila euro per la
Tasi, 4 milioni 900 mila euro per
l’addizionale IRPEF, 13 milioni
500 mila euro per la Tari e 2 mi-
lioni 700 mila euro di recupero
dall’evasione, 300 mila euro per
l’imposta sulla pubblicità, 510
mila euro per la tassa di occupa-
zione del suolo pubblico, 7 milio-
ni 230 mila euro dal Fondo di so-
lidarietà comunale. Una proiezio-
ne tutto sommato ottimistica, per
un ente che negli anni ha mostrato
grosse difficoltà soprattutto sul-
l’effettiva capacità di riscossione.
Nel 2019 l’amministrazione ha
trasmesso 804 avvisi di accerta-
mento nei confronti di chi non pa-
ga ICI/IMU per un totale di 5 mi-
lioni 261 mila 804 euro di entrate
mancanti, ma ha incassato solo
1.958 euro (cifra che sale a 197
mila euro rispetto ai 4 milioni 718
mila euro di ammanchi accertati
nel 2017 nei confronti di 2149
contribuenti e a 46 mila 653 euro
su 4 milioni 513 mila 418 euro
accertati nel 2018). Non migliore
la situazione per quanto riguarda
la Tari: sui 6 mila 167 furbetti
scovati nel 2019 e che hanno fatto
mancare 14 milioni 669 mila 320
euro alle casse pubbliche, solo
poche famiglie hanno effettiva-
mente pagato, facendo entrare in
cassa appena 163 mila 228 euro.
Anche in questo caso nel 2017 fu-
rono emessi 4 mila 820 avvisi di
accertamento per 10 milioni 109
mila 132 euro, ma furono incassa-
ti solo 1 milione 908 mila 874 eu-
ro; 1 milione 496 mila 996 euro
gli incassi del 2018, quando furo-
no accertati ammanchi per 13 mi-
lioni 843 mila 440 euro su 4 mila
733 contribuenti.
Francesca Cavallin
L’Amministrazione sta predisponendo il documento unico di programmazione 2020-2022 che dovrà essere approvato in Consiglio comunale
Terra in difficoltà per debiti e mancati incassi
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