La denuncia del Comitato di Quartiere Bellavista proprio alle porte dell’estate
Troppi incendi di sterpaglie
Il Comitato di Quartiere Bellavista ribadisce la ferma volontà nel voler contrastare i numerosi incendi che circondano la zona, specie di notte, anche in seguito a numerosissime lamentele che giungono dai residenti. Durante il periodo di quarantena ed insieme al Coordinamento dei Consorzi, si era proceduto a chiedere all’Amministrazione Comunale la riapertura, per le sole sterpaglie, dell’Ecocentro.
“Cosa che è avvenuta - scrive il presidente Fabrizio Di Leonardo - nonostante le numerose difficoltà, ma nulla sembra essere cambiato. La sera puntualmente l’aria diventa irrespirabile a causa degli incendi che e spesso si sente anche un odore acre, non solo di sterpaglie, ma anche sostanze plastiche con il relativo rilascio di diossina nell’aria. Un danno all’ambiente ed alla salute. Ricordiamo che bruciare residui vegetali, è una pratica agricola molto diffusa, in quanto per molti anni si è trattato di un’attività lecita ma non è più così ed oggi si rischiano sanzioni amministrative e penali. Normalmente a cavallo dell’estate, con specifica ordinanza sindacale, vige il divieto assoluto di accendere fuochi. Chiediamo anche quest’anno al Sindaco l’emissione di questo atto essenziale per la tutela della sicurezza e della salute pubblica. Negli altri periodi dell’anno, comunque, l’articolo 844 del codice civile, fa espresso divieto di immissioni nocive, che superano la normale tollerabilità e che generano aria irrespirabile ed insopportabile, nella proprietà altrui. Può dar vita a una azione di risarcimento del danno, anche se l’episodio è singolo e sporadico. Se le potature vengono qualificate come “rifiuti”, è necessario uno smaltimento conforme alle procedure. Inoltre, il decreto Terra dei Fuochi, dl 136/2013 (convertito con L. n. 6/2014), ha introdotto il reato della “Combustione illecita di rifiuti”.
Il Testo Unico dell’Ambiente (dl 152/06) poi, stabilisce che bruciare sfalci e potature, se non utilizzati in agricoltura come concimi, è da considerarsi smaltimento illecito di rifiuti. Solo quando non vi sia un danno per l’ambiente o pericolo per la salute umana, l’attività di “raggruppamento e abbruciamento”, in piccoli cumuli, effettuate solo nel luogo di produzione, per il reimpiego dei materiali come sostanze concimanti o ammendanti, costituiscono normali pratiche agricole consentite. Chiediamo con forza quindi a tutti i concittadini di smaltire i propri sfalci e potature all’Ecocentro, nel rispetto di tutti coloro che hanno diritto di non rinchiudersi dentro casa al calar del sole”.
Una denuncia che rimbalza su molti quartieri della città. Spesso si vede nella sterminata periferia apriliana fumo figlio di piccoli focolai che spesso durante la stagione calda creano ancora maggiori problemi.
P.N.
Bloccati i lavori di completamento della rete fognaria
Lavori fermi a La Gogna
I lavori per il completamento della rete fognaria e il depuratore a La Gogna, a seguito dell’epidemia provocata dal Covid19, sono stati bloccati proprio nella fase in cui quell’obiettivo sembrava ormai a portata di mano.
In considerazione del miglioramento che si andava verificando nel corso del mese di Aprile, con il ridursi del numero dei cittadini colpiti dal virus, il Governo aveva deciso di autorizzare, a partire dal giorno 27 dello stesso mese, la ripresa delle attività nel settore dei lavori pubblici.
Come abbiamo già riportato nel nostro ultimo post, ci siamo allora rivolti all’Assessora ai Lavori Pubblici e al Sindaco per conoscere quando sarebbe ripresa l’attività a La Gogna ovviamente riferendoci alla parte che dovrà vedere ancora impegnata l’Amministrazione Comunale cioè, in primo luogo, il collaudo delle parti di rete fognaria ormai completate.
Fino a questo momento non abbiamo avuto risposta.
L’altra parte del progetto in attesa di completamento, il depuratore, è ormai di competenza della Società Acqualatina alla quale nello scorso mese di febbraio, secondo le comunicazioni ufficiali del Sindaco, è stata passata la gestione, insieme al tratto di rete fognaria realizzato, quello che parte della strada provinciale e corre lungo via Crati e le sue traverse, fino a via Arente.
Da quanto ci è stato detto, i cittadini di quell’area potranno a breve effettuare lo scarico dei reflui domestici nella rete fognaria, superato il periodo, che è stato indicato in circa due mesi, necessario per l’effettuazione del rodaggio del depuratore, se questo verrà fatto.
Anche questa operazione infatti, poteva essere avviata dal 27 di aprile, ma non abbiamo notizia che ciò sia avvenuto.
Per questo abbiamo inviato il 14 maggio alla società Acqualatina, all’attenzione dell ingegnere Ennio Cima, sentendo il dovere, come gruppo dirigente del Consorzio, di informare i cittadini e assicurare loro che tutto quanto è necessario fare per portare a conclusione una vicenda che ha ormai una storia di vent’anni, lo stiamo facendo.
Associazione Consortile
La Gogna