La societa che gestisce l’impianto di TMB di via Valcamonica potrà espandersi fino al 30% utilizzando anche il terreno agricolo
La Regione autorizza l’ampliamento della Rida
Si è svolta martedì 7 u.s, l’assemblea straordinaria degli iscritti del Pd di Aprilia, convocata dal commissario cittadino, il segretario provinciale Claudio Moscardelli, nella sede di via Augusto, 38 su un unico punto all’ordine del giorno: l’ampliamento che la Regione Lazio ha concesso alla Rida Ambiente a causa dell’emergenza Covid - 19.
Alla presenza del consigliere regionale Salvatore La Penna (assente giustificato il consigliere Enrico Forte, trattenuto a Roma per impegni istituzionali) il commissario Moscardelli e il gruppo dirigente del Pd hanno illustrato agli iscritti il contenuto della Determinazione della Direzione Politiche Ambientali e Ciclo dei rifiuti, che ha autorizzato l’azienda di via Valcamonica ad espandersi, malgrado i pareri negativi espressi dagli enti invitati alla Conferenza dei Servizi istituita in Regione.
Le perplessità esternate dal gruppo dirigente, che condurrà i Dem al prossimo congresso, sono state condivise dagli iscritti presenti alla riunione, assieme ai timori nutriti dalla comunità apriliana, che da anni chiede di essere ascoltata e di ricevere maggiori garanzie, in termini di tutela del territorio e salvaguardia della salute umana.
“L’inquinamento e i fattori di rischio per la salute sono fortemente condizionati dal consumo del suolo, ciò nonostante oggi in un’area densamente abitata e coltivata, ove insiste un impianto di TMB, con una capacità di accogliere 409mila tonnellate di rifiuti annui, la Regione Lazio autorizza l’ampliamento del sito su un terreno agricolo, sorvolando norme e moniti di enti, a partire dal Consiglio comunale di Aprilia che ha espresso un secco ‘no’ al progetto presentato dalla Rida e, successivamente, anche all’ipotesi di una variante urbanistica.
Il Partito Democratico, dunque, ribadisce la ferma opposizione all’autorizzazione accordata per la realizzazione dell’area di stoccaggio e, nella prospettiva del riassetto del ciclo dei rifiuti a livello regionale, annuncia che il controllo degli atti sarà puntuale affinché il territorio venga tutelato e si scongiurino pericoli che minacciano di ledere ulteriormente il paesaggio.
Per queste ragioni l’assemblea ha dato il via libera alla calendarizzazione di iniziative mirate nel consiglio regionale, alle quali i consiglieri Forte e La Penna daranno il loro prezioso contributo, di incontri con i referenti regionali Dem, che il segretario provinciale del Pd, Claudio Moscardelli ha già richiesto con urgenza.
“Unitamente a queste proposte – ha aggiunto Moscardelli - ci attiveremo a livello locale per condividere, con i cittadini e con quanti ritengono non più rinviabile una seria battaglia in difesa del territorio , iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione della comunità”.
Partito Democratico Aprilia
L’ampliamento del 30% che la Regione Lazio, guidata dal Partito Democratico, ha concesso alla TMB di via Valcamonica, dà il via libera all’ennesimo stupro perpetrato ai danni del nostro territorio. Legittimo che un privato, orientato verso il proprio profitto, cerchi di approfittare dell’emergenza per ampliare ulteriormente il proprio guadagno e la propria attività (pur già autorizzata a trattare 409 mila tonnellate di rifiuti l’anno all’interno di uno dei più grandi TMB presenti nella nostra Regione), meno trasparente l’operato di chi lo consente. Sfugge quali siano le mire di chi, eletto per rappresentare tutte le comunità, alla fine cede alle richieste dei privati per affrontare la fantomatica emergenza legata al ciclo dei rifiuti. Emergenze in passato create ad arte, proprio per approvare atti tutt’altro che provvisori. Da Apriliani siamo profondamente amareggiati per questo ennesimo atto ostile della Regione nei nostri confronti, che non ha incontrato ostacoli nemmeno nella Provincia di Latina, ente che pur ridimensionato esiste ma che invece in questa circostanza ha preferito eclissarsi, scegliendo la via più comoda: non rispondere affatto e non prendersi alcuna responsabilità. O peggio seguire quella che, salvo qualche eccezione, pare la linea del loro partito. Riteniamo che a questo punto sia Aprilia stessa a doversi difendere dall’ennesimo scempio; al di là delle appartenenze politiche, bisogna portare avanti una battaglia in difesa della nostra città sotto attacco, messa a rischio dall’ambiguità degli enti sovraordinati e bersagliata da continue proposte per nuovi impianti. Ci domandiamo però in che modo possa difenderci una amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Terra che, tralasciando i rapporti amichevoli intrattenuti in passato tra l’ente e l’azienda, in un recente passato con il sindaco nel ruolo di facente funzioni, vantava la presenza di personaggi che dagli scranni dell’aula consiliare parlavano della presenza della Rida Ambiente ad Aprilia come di una grande opportunità e nell’approvare un ampliamento che veniva fatto passare come ratifica di decisioni già prese in altre sedi, lodava come fosse un vantaggio la chiusura sul territorio del ciclo dei rifiuti, garantita dal TMB di via Valcamonica. Un impianto ricordiamo, autorizzato a operare agli inizi degli anni 2000 anche con l’avallo del sindaco Antonio Terra, all’epoca assessore all’urbanistica. Una domanda legittima, quella che vogliamo rivolgere alle civiche che oggi urlano e sbraitano, si indignano e inveiscono contro la decisione di una Regione Lazio che si guardano bene dall’attaccare a viso aperto, forse perché fino a non molto tempo fa vantavano rapporti tanto diretti, in particolare per tramite di un consigliere eletto in una delle liste di maggioranza, che qualche mese prima della tornata amministrativa figurava tra i candidati di una civica in appoggio alla candidatura alla presidenza della Regione di Nicola Zingaretti.
Coordinamento Lega di Aprilia