correzione del metodo di accantonamento e alla piaga dell’evasione e dell’elusione fiscale, che produce ammanchi accertati di 24 milioni di euro.
“Non mi preoccupa il disavanzo illustrato con chiarezza dal dirigente – ha sottolineato il capogruppo della lista Terra Omar Ruberti – e chiaramente nessuno negli anni passati in quest’aula era stato paladino del metodo ordinario rispetto al semplificato sugli accantonamenti. Certo va fatto un ragionamento serio per evitare che la ridotta capacità di spesa incida sui servizi. Mi preoccupa molto invece la strategia che dobbiamo mettere in campo per contrastare l’evasione, situazione drammatica soprattutto sulla Tari. Bisogna creare le condizioni per cercare di aumentare le entrate. Serve creare un data base completo e aggiornato, con tutte le informazioni sui contribuenti e sulla loro posizione. Non possiamo più restare a guardare, legittimando i furfanti che rubano i mastelli e continuano a pesare sulle tasche dei contribuenti onesti, perché dei loro costi si fanno carico i soliti noti che pagano le tasse e tutti dovrebbero denunciare. In vista dell’applicazione della tariffa puntuale è necessario che l’ente si doti di questa infrastruttura, per rispetto di chi rispetta le regole”.
Sulla contrazione della capacità di spesa, si è concentrato invece il consigliere di Aprilia Domani.
“Forse se ci avessero spiegato la situazione degli accantonamento cinque anni fa – ha dichiarato Mauro Fioratti Spallacci – avremmo fatto le stesse scelte ma saremmo stati più consapevoli. Mi spiace che ci si sia concentrati su battute e questioni collaterali nei giorni scorsi e non sui numeri del bilancio. Personalmente sono abituato a vedere il bicchiere mezzo vuoto e mi pare che il dirigente abbia spiegato con chiarezza che pur non essendo sull’orlo della bancarotta, la situazione non è tutta rose e fiori. Il bilancio va tenuto sotto controllo in modo serio, con la lotta all’evasione e all’elusione. I segnali negativi ci sono: solo il 2% delle risorse usate per investimenti sulle opere pubbliche, 1 milione e mezzo di mutuo per la manutenzione ordinaria. Ho paura che dopo la crisi dovuta al Coronavirus Regione e Stato tenderanno a ripianare il discorso dei finanziamenti che arriveranno con il contagocce. Temo saranno anni tristi, anche se è vero che in questi anni abbiamo ripianato una marea di debiti non pagati che abbiamo ereditato dal passato e la legge non ci aiuta, in riferimento ad alcuni contenziosi milionari che abbiamo. Doveroso dialogare con i cittadini per iniziare un percorso e lo dico perché molti si lamentano di non riuscire a comunicare con il comune”.
L’INTERVENTO DEL SINDACO
La seria difficoltà a incassare, confermata sia dagli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza, sia dagli atti sottoscritti dall’amministrazione – non ultimo il protocollo d’Intesa con il Governo e la Guardia di Finanza per far rientrare nelle casse del Comune una parte di ciò che verrà recuperato dagli evasori – sembra non preoccupare il sindaco Antonio Terra. Confortato dai primi risultati ottenuti dal lavoro compiuto dagli uffici e dalla società esterna incaricata di supportare l’ente nella fase dell’accertamento, il primo cittadino ha letto in consiglio i dati relativi al recupero di Tari e Imu.
“Nel 2018 abbiamo recuperato 2 milioni 800 mila euro di tassa sui rifiuti, 1 milione 44 mila sull’Ici; nel 2019 1 milione 741 mila euro di tassa sui rifiuti e 685 mila euro di Ici; nel corso di quest’anno invece abbiamo recuperato già circa 1 milione di euro di Tari, 961 mila euro di Imu e 376 mila euro di ICI. Anche se c’è ancora una grossa parte da recuperare e contiamo di iniziare da settembre se il governo ce lo permetterà, confidiamo che anche il nuovo sistema con i provvedimenti esecutivi dopo 60 giorni ci aiuti in tal senso e tra una decina di giorni inizieremo con i primi avvisi. Per quanto riguarda gli incassi ordinari abbiamo incassato 4 milioni 800 mila euro di Imu per il 2020, circa un milione meno del previsto e 1 milione 800 mila euro di Tari. A luglio faremo il punto con l’assessore e il dirigente”.
Gli ammanchi ad oggi ammonterebbero ad almeno 24 milioni di euro e l’evasione viaggia intorno al 20%. Sul bilancio grava anche il disavanzo tecnico determinato dagli accantonamenti del fondo crediti di dubbia esigibilità e del fondo di liquidità, a comprimere ulteriormente la capacità di spesa del Comune, ma il sindaco, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa, rivendica di aver pagato con i bilanci degli ultimi dieci anni debiti per 30 milioni di euro.
“Qualcuno con prospettive politiche pari a zero – accusa il sindaco – pare sperare nel dissesto finanziario come ultima spiaggia. Li invito a rivedere i propri obiettivi, perché questa amministrazione non provocherà alcun default. Ringraziamo i tre dirigenti che ci hanno supportato nel nostro percorso; Fraticelli che ha ereditato con noi una situazione da terremoto 7.0 e ha iniziato un percorso piantando le tende; Battista, che ha posizionato le “casette” metaforicamente parlando, dando all’ente stabilità e pagando 30 milioni di euro di debiti con i fondi del bilancio, pur senza tagliare i servizi; infine Di Filippo che ha capito quali siano i nostri obiettivi e certificato che questa amministrazione ha lavorato contenendo la spesa. L’opposizione ci critica per un disavanzo tecnico ma non fa proposte concrete e non considera che comuni come Latina, Formia, Ronciglione o Tivoli vivono oggi i nostri stessi problemi, perché il legislatore sugli accantonamenti ha cambiato registro invitando alla prudenza. Una prudenza che abbiamo dimostrato, facendo previsioni di entrata realistiche per tenere sotto controllo la spesa”. “Nel frattempo – ha aggiunto il Primo Cittadino – pare che i tribunali abbiano deciso di concentrare su questa amministrazione le pendenze del passato. Oltre a Flavia e Salini, gli espropri milionari che abbiamo ereditato, la rottamazione delle cartelle di Asam ma abbiamo pagato senza tirarci indietro”.
Francesca Cavallin