La Regione ha stanziato 2,6 milioni per potenziare ed ampliare la sede di via Giustiniano
Soldi per il nuovo polo Asl
Oltre tre milioni di euro per le Case della salute dell’area Nord pontina, di cui 2 milioni 600 mila euro destinati a potenziare il poliambulatorio della Asl di via Giustiniano ad Aprilia. Un investimento importante per la sanità pubblica di un territorio privo di strutture ospedaliere, già annunciato a inizio agosto dal Partito Democratico di Aprilia attraverso il comunicato sottoscritto dal segretario provinciale e commissario Claudio Moscardelli e dal Segretario di Circolo per la sanità Roberto Masiero. L’ufficialità però è arrivata nelle scorse ore, con la pubblicazione sul Burl della Regione Lazio del 25 agosto del Documento Programmatico sugli investimenti straordinari per l’adeguamento e la riqualificazione delle Reti Territoriali. Alla città di Aprilia spetterà una fetta dell’imponente investimento della Regione Lazio sulla sanità, complessivamente pari a 219 milioni 379 mila 379 euro: se 600 mila euro sono serviti per l’attivazione della Casa della Salute di Aprilia, ossia per prevedere migliorie e opere di adeguamento del Poliambulatorio di via Giustiniano, ora dalla Pisana sono stati stanziati altri 2 milioni 650 mila euro – di cui 2 milioni 517 mila 500 euro di finanziamento dello Stato e 132 mila 500 euro di risorse regionali.
Nel dettaglio i lavori prevedono l’adeguamento delle funzioni dei nodi della rete territoriale; la riqualificazione e specializzazione dell’offerta territoriale; Lavori edili e impiantistici dei servizi del presidio, con la manutenzione e ristrutturazione di opere edilizie già esistenti e la realizzazione ex novo di una costruzione di 1000 mq. La gran parte del denaro in sostanza, verrà impiegato per dare forma al progetto che prevede un ampliamento del poliambulatorio attraverso la costruzione di un’altra struttura sul terreno adiacente: una richiesta portata avanti da anni e a gran voce dal territorio, dal momento che la carenza di spazi con l’arrivo di un nuovo modello di sanità – incentrato sulla presa in carico dei pazienti cronici – ha rischiato di comprimere alcuni dei servizi resi al paziente o comunque di limitare lo spazio a disposizione di alcuni reparti.
La Regione sembra aver riconosciuto la legittimità delle richieste del comune dell’area nord, capofila del distretto 1 e si prepara a stanziare risorse necessarie alla programmazione di un intervento tanto importante e non più rimandabile. La bozza di progetto della quale si discute da circa due anni, prevedeva la realizzazione di una terza ala del poliambulatorio, che avrebbe dovuto sopperire alla carenza di spazi della struttura di via Giustiniano, che dopo aver accolto la Casa della Salute ha assistito ad una eccessiva compressione degli spazi. Una proposta caldeggiata anche dal Tribunale per i diritti del Malato e presa a cuore dal Partito Democratico a livello locale e regionale. Con il passare dei mesi, anziché finire nel dimenticatoio, la proposta ha presa forma, divendo tra le destinatarie delle risorse che l’ente regionale ha scelto di investire sulla sanità pubblica.
Un traguardo importante per Aprilia e per l’Area Nord, destinataria a livello distrettuale anche del finanziamento di 1 milione 200 mila euro per la realizzazione e attivazione di una Casa della Salute nel Comune di Cori.
Francesca Cavallin
Ecco come verranno spesi i soldi del Ministero
5 milioni di euro
Completare la ristrutturazione del polo Culturaprilia, per affidare gli spazi ancora vuoti al Teatro Finestra e all’Associazione CB Rondine, aggiustamenti per gli spazi già riqualificati nell’ambito del progetto Plus Aprilia Innova e procedere con la progettazione esecutiva e l’affidamento degli incarichi per la riqualificazione idraulica e dei ponti in periferia, intervento da 5 milioni di euro finanziati dal Ministero. Sono questi gli obbiettivi che l’assessorato ai lavori pubblici porterà avanti a partire da settembre. In particolare l’urgenza è ad oggi quella di terminare i lavori presso la ex Claudia, perché è ferma volontà dell’amministrazione procedere all’affidamento di uno spazio vuoto sul retro della struttura all’associazione di Protezione Civile CB Rondine. La loro sede sorgerà al fianco di quella dell’ANC, a completare l’area del polo culturale destinata alle associazioni di volontariato – sono già presenti e operativi infatti oltre all’Associazione Nazionale carabinieri, il Banco Alimentare e lo sportello di ascolto del Centro Donna Lilith. Altri interventi riguarderanno la porzione destinata ad ospitare la casa della cultura, ma in quel caso si tratta di piccoli interventi di manutenzione.
Più importante e ambizioso il progetto da 5 milioni di euro, grazie al quale l’amministrazione potrà finalmente porre rimedio a problemi atavici di alcune zone della città, che per carenza delle reti fognarie e del sistema idraulico in caso di pioggia finiscono sistematicamente sott’acqua: via Guido Rossa, via dei Mille, via Aldo Moro, solo per citare le vie maggiormente esposte al pericolo. L’intervento include però anche la messa in sicurezza dei ponti in periferia: in particolare urgente quello previsto sul ponte del Fosso della Mola, in via Mediana Cisterna. I danni certificati avevano infatti spinto l’amministrazione a predisporre lo stop per i mezzi pesanti sopra i 35 quintali e per gli altri veicoli l’obbligo a procedere alla velocità ridotta di 30 km/h con senso unico alternato. Grazie ai 5 milioni erogati dal Ministero per mitigare il rischio idrogeologico e idraulico, l’amministrazione avrà anche la possibilità di sistemare quella struttura e i ponti di via Fossignano, via Valtellina, via mediana Cisterna e via Isole. Gli uffici tecnici lavorano alacremente per riuscire a cantierizzare le opere entro il 2021.
Francesca Cavallin