BORGATE NEWS
L’utilità del Coordinamento dei Consorzi
Proprio mentre in centro Città si celebrava un San Michele dal programma rimaneggiato a causa del coronavirus, nelle periferie i rappresentanti dei Consorzi hanno gettato le basi per ripartire di slancio dopo questa pesante fase di stop a causa dell’allerta sanitaria e della grande preoccupazione che non accenna a diminuire.
E sì che il Coordinamento dei Consorzi, convocato lo scorso 30 settembre dal presidente Giancarlo Mulas (“volto” storico di Fossignano), poteva anche svolgersi in un clima più pesante e di forte rottura. Anzi, alla vigilia sembravano esserci pochi margini di dialogo, visto che all’ordine del giorno figurava persino una mozione di sfiducia del presidente stesso.
Invece, al di qua delle nuvole nere che sembravano minacciare la serenità della riunione, all’orizzonte è tornato il sereno perché a prevalere è stato lo spirito costruttivo a beneficio del risanamento delle periferie.
Nessun nubifragio, insomma, giusto qualche sporadico rovescio e ampie schiarite.
Il nodo del dibattito in seno al Coordinamento dei Consorzi di autorecupero di Aprilia, insomma, poteva essere tutto politico, dato che tante anime del coordinamento stesso rimprovererebbero al direttivo una linea troppo morbida e accondiscendente nei confronti dell’attuale amministrazione, snaturando la natura del Coordinamento che nei suoi trenta e più anni di attività ha sempre dialogato con le istituzioni e sempre mostrando collaborazione, ma non ha mai fatto sconti a nessuno.
Poteva tradursi in ciò la riunione dello scorso 30 settembre, con una serie di accuse reciproche, e invece no. Invece ha prevalso il sentimento collettivo di chi risiede in periferia e sa che le borgate si risanano tutte insieme oppure della riqualificazione non se ne farà nulla. E che solo dal risanamento delle periferie si parte per il nuovo assetto urbanistico sostenibile dell’intero territorio comunale apriliano.
Al netto delle strategie, il centro della questione è risultato il rilancio del Coordinamento. Niente male come colpo di reni di un’assemblea che ha preso il via discutendo proprio sulla sua utilità o meno. Nel corso della riunione sono stati affrontati argomenti di stretta attualità come l’opportunità o meno di tenere in piedi il coordinamento, dato il proliferarsi di gruppi di consorzi che autonomamente si muovono in maniera disgiunta. Come, ad esempio, il nostro Gruppo Acque Chiare al cui portavoce, il presidente del Consorzio Villaggio Verde, Mirco Merli, sono state chieste spiegazioni per mezzo di apposito punto dell’odg, prontamente fornite.
Abbiamo a più riprese specificato il nostro tentativo di aprire una seria discussione all’interno
del Coordinamento, senza velleità di sostituzione; noi di Acque Chiare vogliamo solo portare un contributo, perché siamo uomini e donne delle periferie.
A seguito di una mozione d’ordine, votata all’unanimità, la discussione è stata interrotta proprio al punto dell’odg sull’utilità o meno del coordinamento. La discussione quindi è ancora in corso.
Non conviene a nessuno che i rappresentanti delle periferie continuino in ordine sparso e disorganizzato il loro lavoro e la loro interlocuzione politica per il risanamento. Chi ha presentato la mozione non vuole radere al suolo il Coordinamento avvelenandolo al suo interno, quanto piuttosto avviare la collaborazione per un deciso cambio di passo, perché si possa tracciare assieme una linea per un futuro, che potrebbe non essere poi così lontano.
Gruppo Acque Chiare