TARI - L’aumento dei costi è dovuto allo smaltimento
Aprilia è virtuosa
Dopo il dibattito in commissione consiliare e in Consiglio comunale, il Sindaco Antonio Terra torna sulle polemiche sollevate nell’ultimo mese in merito alla riscossione della TARI in Città: “Noto con un certo dispiacere che, nonostante tutti i dettagliati chiarimenti offerti nelle scorse settimane, prosegue a mezzo stampa la “denuncia” di aumenti della TARI, assolutamente decontestualizzata rispetto a quello che è stato fatto in questi anni, ad Aprilia e non solo”.
“Come chiarito in tutte le sedi istituzionali, Aprilia mantiene un costo a persona per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti tra i più bassi del Lazio – afferma il Primo Cittadino – Lo certificano anche i dati pubblicati da ISPRA nel consueto rapporto annuale. Gli aumenti registrati negli ultimi anni sono dovuti all’incremento costante dei costi per lo smaltimento negli impianti di umido e secco residuo: non sono dunque dovuti ad inefficienze della Progetto Ambiente, tantomeno a volontà o incapacità dell’Amministrazione comunale”.
I dati pubblicati da ISPRA e relativi al 2018, certificano un costo pro capite per la produzione e raccolta differenziata dei rifiuti ad Aprilia di 169,60 euro. Un dato inferiore sia ai 222,21 euro della media regionale, sia a quelli di molti Comuni limitrofi o di uguale grandezza. Solo per citarne alcuni, ad Albano Laziale il costo pro capite è di 212,72 euro, ad Anzio di 240,16 euro, a Pomezia di 197,82, ad Ardea di 203,97, a Fondi 198,48, a Gaeta 297,59, mentre Cisterna di Latina va meglio degli altri ma si attesta sui 174,90 euro pro capite. Senza tener conto del dato di Roma (255,22 euro pro capite) o Latina (208,18 euro pro capite).
“Sono curiose le prediche degli esponenti locali dei partiti nazionali – conclude il Sindaco Terra – nelle Città che governano, i costi per i cittadini sono nettamente superiori a quelli di Aprilia, ma loro si concentrano sul nostro Comune. Peraltro urlano allo scandalo senza però indicare come, a loro parere, potremmo evitare gli aumenti tanto deprecati”.
Servizio Comunicazione
Comune di Aprilia
Il Consiglio comunale ha votato il 30 settembre il nuovo metodo Arera
Nuovo calcolo della tassa sui rifiuti
Con l’applicazione del nuovo metodo Arera per la ripartizione dei costi e per il calcolo delle tariffe della tassa sui rifiuti, a sorridere saranno solo i proprietari degli agriturismi, che si vedranno decurtare le bollette di circa il 28% rispetto allo scorso anno. Per le altre utenze non domestiche ci saranno solo lievi diminuzioni – che oscillano tra lo 0,1 e lo 0,5% - mentre per le utenze domestiche, chiamate a sostenere circa il 60% dei costi del servizio, subiranno aumenti solo per quanto riguarda i nuclei familiari composti da una persona o da una coppia, che si troveranno a pagare circa 6 euro in più. Per tutte le altre utenze domestiche le riduzioni saranno minime e la tariffa resterà pressoché invariata. Sono queste in estrema sintesi, le misure adottate dal Consiglio comunale di Aprilia il 30 settembre scorso, accolte con voto favorevole della maggioranza ma rigettate dall’opposizione, che già aveva mal digerito la modifica del regolamento Tari che contempla l’applicazione retroattiva della tassa anche per gli immobili in uso alle forze dell’ordine e al clero.
A esprimere un netto dissenso è stato il consigliere Davide Zingaretti, annunciando il voto negativo del gruppo consiliare di Aprilia in Azione. “Ci saranno lievi aumenti e solo lievi riduzioni – ha spiegato l’esponente di opposizione – per questo le nostre perplessità restano quelle già espresse in commissione. Per principio siamo contrari ad ogni tipo di aumento, ricordando che comunque si tratta del terzo aumento in due anni e che inevitabilmente in un periodo di crisi avrà un duro impatto sulla vita delle famiglie. Vero che il metodo di calcolo Arera ha cambiato le carte in tavola, ma è vero anche che si poteva lavorare meglio per razionalizzare i costi fissi e incrementare le entrate derivanti dalla vendita dei prodotti recuperati con la raccolta differenziata. Da parte nostra, rinnoviamo l’invito al dirigente a convocare una commissione per analizzare subito il problema della pressione fiscale Tari sulle famiglie per il 2021 in virtù delle nuove disposizioni di legge”.
Più blandi i dubbi espressi da Vincenzo Giovannini (Italia Viva), che ha votato no pur restando fiducioso rispetto a future migliorie da apportare al regolamento, esortando l’ente a migliorare nella lotta all’evasione fiscale e il sindaco di intercedere in provincia per concludere il percorso verso l’individuazione delle aree per la realizzazione degli impianti a gestione pubblica. Alla fine il punto è passato con 14 voti favorevoli e 6 contrari, ma l’intervento del Primo Cittadino è servito a difendere il lavoro svolto dagli uffici, ma soprattutto dalla Progetto Ambiente. “Troppo spesso vengono raccontate cose inesatte – ha dichiarato il Primo Cittadino – ma la verità è che il costo della tariffa pro capite ad Aprilia è tra i più bassi a livello regionale e il più basso rispetto ai comuni della provincia, dove i cittadini si ritrovano anche a pagare il doppio di noi: Aprilia paga 169 euro pro capite, a Bassiano 180 euro, a Fondi 198 euro, a Formia addirittura 225. Questo giustifica la bontà di quello che abbiamo fatto e la gara europea che abbiamo fatto per affidare il noleggio dei mezzi d’opera necessari per la raccolta differenziata, con un risparmio pari a 0 rispetto agli affidamenti diretti che avevamo scelto negli anni precedenti, ha dimostrato che avevamo ragione. Sull’impiantistica e sulle scelte globali – conclude Terra – la politica arranca perché purtroppo ognuno ha il suo feudo da difendere, ma le scelte si ripercuotono sui cittadini”. F. Cavallin