Trovato l’accordo in Regione per prolungare la cassa integrazione di sei mesi
Vertenza Corden Pharma
“Esprimiamo soddisfazione per l’accordo raggiunto ieri in Regione per la vertenza Corden Pharma. Sono salvi 118 lavoratori che erano inizialmente in esubero ed è stata sottoscritta un’intesa per prorogare la cassa integrazione di ulteriori sei mesi”.
I consiglieri regionali del Pd Enrico Forte e Salvatore La Penna esprimono soddisfazione per il salvataggio di 118 posti di lavoro alla Corden Pharma.
“L’accordo è stato siglato dopo un lungo lavoro di confronto che abbiamo seguito da vicino ed attivamente fra Regione, azienda e sindacati. Desideriamo esprimere in tal senso un particolare ringraziamento per il lavoro svolto all’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino. Nei prossimi mesi ognuno dovrà fare la sua parte per garantire un futuro a un sito industriale storico e di fondamentale importanza per il nostro territorio. Vi è in tal senso la necessità di approfondire la conoscenza del nuovo piano aziendale e verificarne la credibilità sulla tutela del personale già assunto e sulla capacità di lavorare ad un nuovo modello di produzione che punti sull’innovazione, che sia in armonia con un nuovo modello di sviluppo per il nostro territorio e garantisca una comprovata sostenibilità finanziaria ed ambientale”.
A.P.
Album Raw registrato a casa dell’autore apriliano
Roberto Ventimiglia
Preparare un disco ed il pranzo nello stesso posto senza soluzione di continuità: è l’idea alla base del secondo disco di Roberto Ventimiglia - musicista apriliano già attivo tra indie rock, scena DIY e classica - ma più che un’idea, una vera e propria esigenza estetica. Registrato autonomamente nelle stanze di casa come il precedente Bees make love to flowers nel periodo tra Maggio e Agosto 2019, l’album Raw - il primo a marchio Gusville, in uscita il 31 gennaio 2020 - raccoglie nove pezzi elettroacustici di diverso carattere ed ispirazione, scritti tra l’uscita del primo ep e la fine del successivo giro di concerti a suo supporto.
Il suono devia senza esitazioni dall’esordio, ma i testi tornano a insistere nuovamente sul tema dell’amore romantico con appunti presi da varie prospettive: il clima orwelliano di una società distopica che spinge a riscoprire l’enorme piacere di amarsi nelle minuscole pieghe del quotidiano in “2081”: “Make love, drink tea, kiss me as if we were free” (fare l’amore, bere tè, baciami come se fossimo liberi); i desideri e le aspettative dell’immaginazione nella title track “Raw”: “If you had to dance, whom would it be with? And would it be soft? Would it be unceasingly hard rock?” (se dovessi ballare, con chi lo faresti? E sarebbe delicato? Sarebbe incessantemente hard rock?); le fantasticherie solitarie di “One-hour-love”: “Something you know: that’s about how long you’ve known me, but there’s something you don’t: I have elected you my one-hour-love” (quello che sai è da quanto mi conosci, ma c’è qualcosa che invece non sai: ti ho eletta il mio ‘amore per un’ora’); i tentativi di dare una definizione ai sentimenti in “Love is”, finendo per concludere che dopotutto “Though I love the idea of you, love is just a point of view” (per quanto io ami l’idea di te, l’amore non è che un punto di vista); i piccoli gesti quotidiani che possono essere, riusciti o meno, dichiarazioni romantiche comunque autentiche in “Forever and a day”: “I burnt the sauce and that’s no good, but I did burn for you too” (ho bruciato il sugo e non va bene, ma bruciavo anche per te). L’artwork partecipa al racconto suggerendo l’idea dei primi passi mossi sotto la luce di una stella viva ancora oggi: il suono dei dischi che arrivavano in casa e che ora si costruiscono con le proprie mani, quello della lingua in cui le canzoni erano cantate e che negli anni sembra farsi meno oscuro e più naturale... in una parola la luce della Musica, compagna di giochi e confidente tanto del bimbo quanto dell’adulto. L’attitudine della proposta è omaggio a simboli e vicende di certo minimalismo tendente al lo-fi proprio della lunga e varia tradizione dell’incisione domestica, dal Bruce Springsteen di Nebraska al primo Elliott Smith, dalle stanze d’albergo adibite a studio da John Lennon o Jackson Browne alle sperimentazioni del primo McCartney post Beatles e oltre, strumenti alla mano e urgenza di comunicare. Dove si può, come si può, con le proprie forze e immaginazione. Registrato in ambiente domestico, l’album Raw raccoglie perlopiù canzoni d’amore elettroacustiche con le eccezioni di “Stepping stone” e “Recollection”, rispettivamente incentrate sulla necessità di avvertire nella propria vita la sensazione di un ambiente emozionale del tipo ‘casa dolce casa’, e le preoccupazioni del processo di scrittura in sé, una specie di paura da foglio bianco. L’uso dell’inglese come primo mezzo di comunicazione è diretta conseguenza delle prime esperienze di ascolto dell’infanzia, assieme al suono in generale, omaggio inconscio a molti
dei dischi che venivano suonati in casa allora (come una sorta di Dna). Quest’ultimo punto costituisce anche un tributo ad eroi ed estetica dell’ambito DIY/lo-fi. Ai testi piace lanciare uno sguardo all’amore da diverse prospettive: quando sei ricambiato, quando non lo sei, quando è pura immaginazione e quando è realtà, quando ti ritrovi a
tentare di definire cos’è l’amore o quando le tue scarse abilità in cucina non rimano con “ti amo”, e così via. In definitiva, come afferma “Love is”, “though I love the idea of you, love is just a point of view” (per quanto io ami l’idea di te, l’amore non è che un punto di vista).
A.P.