La riunione del PD ha coinvolto numerose associazioni del territorio
Forum Terzo Settore
Maggior coinvolgimento delle associazioni in ambito socio sanitario per seguire il funzionamento della Casa della Salute e, in ambito socio assistenziale, per rispondere alle esigenze dei diversi target di utenza; potenziare l’offerta culturale del polo bibliotecario ed individuare forme di gestione per il servizio di ricovero e custodia degli animali: questi, in sintesi, i punti più urgenti emersi nel corso del Forum del Terzo Settore tenutosi lunedì 20 gennaio presso la nuova sede del Pd, in via Augusto 38, alla presenza di numerose associazioni che operano nel territorio apriliano.
“Il solo riconoscimento del ruolo delle associazioni del Terzo Settore – spiega Claudio Moscardelli - che rappresentano un presidio fondamentale per la tenuta sociale della nostra comunità, non basta; a questo deve seguire necessariamente l’impegno preciso per attivare i processi di integrazione condivisa e partecipativa. Il Partito Democratico ha voluto con questo incontro dare un segnale forte della propria attenzione ai temi legati alle attività svolte e ai problemi patiti dalle organizzazioni del Terzo Settore in vista dell’incontro con l’assessore alle politiche sociali della Regione Lazio Alessandra Troncarelli. L’argomento più sentito ad Aprilia resta quello della sanità: l’apertura della Casa della Salute di Aprilia, che serve un bacino di circa 125 mila abitanti corrispondente al territorio dei comuni del Distretto socio-sanitario LT1 (Aprilia, Cisterna di Latina, Cori e Rocca Massima), è stato un tassello importante, tuttavia è ancora in corso il processo che condurrà alla piena operatività della struttura.
Al sistema dei servizi socio sanitari andrebbe inoltre affiancato un adeguato impianto di servizi socio assistenziali, di tipo non ospedaliero: una città grande come Aprilia, in ragione dello stato di bisogno dei diversi target di utenza e delle esigenze specifiche di protezione sociale e di assistenza sanitaria di ciascun individuo, necessiterebbe anche di un punto di ascolto, nonché potenziare un centro per i senza fissa dimora. E tra i servizi pubblici erogati, non sono mancati i riferimenti a quelli culturali. La struttura pubblica che maggiormente assicura servizi amministrativi di supporto alle attività culturali resta senza ombra di dubbio la biblioteca, punto di riferimento per i giovani e gli studenti. Le biblioteche rappresentano un’opportunità educativa alla quale bambini e giovani possono accedere a prescindere dalle condizioni socio economiche della famiglia di provenienza.
Se da un lato la presenza di un polo bibliotecario ad Aprilia garantisce un servizio cruciale, dall’altro - malgrado le indagini rivelino un aumento delle famiglie con una situazione di potenziale disagio economico - il servizio risulta ancora carente in particolare per la fascia di utenza della scuola primaria e dell’infanzia. Per questa ragione andrebbe creato un progetto per avvicinare alla lettura i bambini, attivando anche una ludoteca. Finora è mancata la volontà di investire, sia in termini di risorse umane ed economiche, per aumentare la qualità del servizio, che andrebbe adeguato alle esigenze della popolazione scolastica ed universitaria”.
Infine è stato toccato un tema verso il quale la comunità apriliana si è sempre mostrata molto sensibile, quello animalista. Da anni si parla di realizzare un canile comunale, nonostante ciò il Comune di Aprilia ha deciso di interrompere bruscamente il rapporto con una struttura del nostro territorio, senza dare risposte certe ed esaustive sul tipo di gestione che si vuol dare nel prossimo futuro, né garantire le condizioni in cui versano gli animali con gli standard sanitari previsti dalla legge.
Alessandro Piazzolla
Per un programma di riqualificazione del territorio contro il degrado
Comitato Borghi Rurali
In questi ultimi giorni, Noi come Comitato Borghi Rurali, abbiamo assistito a numerosi comunicati stampa circa l’assenza in commissione urbanistica del 30 gennaio 2020, delle nostre legittime osservazioni, durante la discussione presso il palazzo Comunale. Con il termine Rigenerazione Urbana, s’intende un programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano. Di là da tutto questo, si ritiene utile rilevare l’immediata disponibilità da parte del Comune, a indire un’altra commissione, vertente la discussione sia delle nostre ragioni, sia di quelle presentate dalla società “Fonte San Vincenzo”. È noto che il comitato Borghi Rurali si è sempre distinto per le sue battaglie in materia di ambientale e salute pubblica, come da sempre collabora con questa amministrazione locale per il bene della comunità e la tutela del territorio. Difatti “Non mettiamo in discussione la bontà del piano di urbanizzazione in generale, anzi riteniamo che sia un ottimo passo per le aree di periferia verso l’installazione dei servizi primari, primo tra tutti le fogne e servizi”. I nostri rilievi sono rivolti a probabili “distrazioni e/o dimenticanze di norme, da parte di questo progetto (rigenerazione urbana), nel nostro territorio”. Nell’analizzare detto piano realizzativo, abbiamo subito verificato e accentuato: che l’area in esame è completamente zona agricola, la quale parte dal sito della ex Yale, fino ad arrivare al casale dei Bortolameotti. Inoltre, oltre ad essere terreno privo di costruzioni, risulta essere un terreno agricolo con bosco mediterraneo. Quest’area coincide con la zona posta a protezione dei pozzi di captazione della fonte San Vincenzo, quindi sottoposto a ulteriore vincolo, che prevede in toto la tutela integrale del sito. Non solo, a valle è esistente la sorgente Reggia Di Turno, un patrimonio culturale riconosciuto come sito e salvaguardato da parte della Sovraintendenza ai beni culturali. Le nostre osservazioni riguardano anche il “Boschetto”, lungo la via Dei Rutuli di fronte il sito ex Yale. Infatti, abbiamo fatto presente che il “Boschetto”, racchiude in esso l’antica strada (Antica Direttrice Viaria), che collegava l’antico popolo “Ruteliano” con “Lanuvium”, risalente al VI secolo A.C. in epoca Pre-Romana. La stessa è circondata da due file di alberi, per la totalità di piante di quercia da sughero. Quindi l’intero sito interessato è ricco sia di forte rilevante storica, sia di elevato interesse forestale-ambientale, vista la massiccia presenza di alberi da sughero. Inoltre abbiamo evidenziato terreni agricoli, tra i quali quello che circonda la parrocchia San Giuseppe, sita in via dei Rutuli 135, che ad oggi ci risulta essere area destinata a verde pubblico. Proprio in quest’area riteniamo utile chiedere che dal fronte stradale verso l’interno venga realizzato un parco con alberi e giochi per i nostri figli. Siamo certi che con i proprietari si riuscirà a trovare un tavolo di discussione e possibile accordo. “D’altra parte quando si parla di fare del bene per la comunità, come ci si può tirare indietro?” Vorremmo infine sottolineare che i Borghi Rurali per statuto e volontà, è un comitato apolitico, non strumentalizza le querelle politiche, ecco perché cogliamo l’occasione nel chiedere pubblicamente la possibilità al Comune di essere uditi per esprimere nei dettagli le ragioni sopra esposte. Allo stesso tempo lanciamo un invito anche ai consiglieri di zona Bortolameotti Massimo, Angelo Zanlucchi, nel prendere visione delle nostre osservazioni e perché No, farle loro! Lavorando uniti con Noi comitato Borghi Rurali e il consigliere, anch’esso di zona Roberto Boi, affinché si dia concreta forza alla difesa del diritto, nell’interesse del territorio che rappresentano. È questo lo spirito che ci guida e che delinea le nostre e legittime osservazioni: “tutelare e preservare il nostro territorio, contro inutili e dannose speculazioni edilizie”.
P.N.