L’orientamento della Conferenza dei Sindaci
ATO dei rifiuti
“Un passo importante verso l’ATO provinciale dei rifiuti”.
Con queste parole, il Sindaco di Aprilia e consigliere provinciale Antonio Terra commenta la decisione, assunta nei giorni scorsi in Conferenza dei Sindaci della Provincia di Latina, di indicare due ex siti industriali dismessi a Latina e Fondi per la realizzazione della discarica di servizio.
“È chiaro – aggiunge il Primo Cittadino – che si tratta dell’avvio di un percorso. Ma va esattamente nella direzione da noi auspicata da anni: gestire, come amministrazioni pubbliche e direttamente, gli impianti della Provincia. Solo così gli sforzi riposti dai Comuni nella raccolta differenziata non saranno vani e si potranno tenere sotto controllo i costi dei conferimenti dei rifiuti”.
È in programma, invece, il Consiglio provinciale chiamato a ratificare quanto indicato dai Sindaci.
“Io spero che il Consiglio contribuisca a rafforzare la decisione assunta ieri – conclude Terra – così come mi auguro che possa esser presto approvata la legge regionale che dovrà normare gli ATO dei rifiuti, ancora in discussione.
Sono certo che, una volta definiti gli strumenti, questo percorso possa realmente rappresentare un punto di svolta importante per il nostro territorio”.
A.P.
DISCARICA VIA SAVUTO - Tutti contrari alla bonifica e al riutilizzo del sito
Le osservazioni in Regione
C’è attesa sulla prossima decisione della conferenza dei servizi in Regione, che insieme alla sorte del progetto della Paguro per realizzare in via Savuto una discarica in cambio della bonifica del terreno inquinato da 30 anni, finirà per decidere la sorte del quartiere periferico della Città di Aprilia e più in generale della gestione della fase finale dei rifiuti nella Provincia di Latina.
Nel frattempo venti diversi documenti contenenti osservazioni al piano sono stati protocollati: oltre alle controdeduzioni che il Comune di Aprilia ha già discusso in aula consiliare e quelle preannunciate da PD, MovAp e Futura Aprilia, a mettere nero su bianco le ragioni per le quali la città non di Aprilia non può accogliere con favore il progetto presentato dal patron di Rida Fabio Altissimi, l’associazione Tuteliamo, l’attivista Andrea Ragusa, l’Associazione Italia Nostra sezione di Aprilia, Ilenia Borace, il Comitato di quartiere La Gogna, l’attivista Daniele Borace, la provincia di Latina, il Comitato La Gogna da Borgata a quartiere, Adriano Giliberti, l’associazione consortile La Gogna, Europa Verde Aprilia, Saimer Bairakdar e il Coordinamento dei Comitati di quartiere.
Tra tutte le istanze pervenute, da parte di comitati e associazione che in gran parte avevano anche aderito all’appello lanciato dall’assessore all’ambiente Monica Laurenzi e partecipato alla videoconferenza proprio in vista della presentazione delle osservazioni, spicca l’istanza presentata dall’apicoltore Marco Locicero, preoccupato che l’arrivo della discarica possa unirsi all’inquinamento ambientale nell’arrecare danno alla sua attività.
“A meno di 2 KM dal sito dove è ubicato il progetto – si legge all’interno del documento – è situata una nostra postazione lungo cui vengono posizionati gli alveari, certificata biologica da circa 15 anni.
Tale postazione garantisce alle api una buona varietà di macchia mediterranea originale, ormai rara nei nostri territori. Nel caso in cui venisse realizzata tale opera, le caratteristiche che hanno permesso tale certificazione verrebbero meno.
Inoltre – sottolinea l’apicoltore – l’area destinata a tale sito di stoccaggio è un terreno già fortemente inquinato e l’amministrazione pur ricevendo finanziamenti regionali non ha provveduto alla caratterizzazione, permettendo al privato di assumersi l’onere di bonificare a proprie spese con tutto ciò che potrebbe conseguirne (…) Considerato infine che nella città di Aprilia ci sono oltre 150 ettari di terreno industriale, non è chiaro il motivo per il quale debba essere cambiata la destinazione d’uso a terreno agricolo”.
Insomma un grido di aiuto da parte delle attività produttive, che non risparmiano critiche all’operato dell’amministrazione e rivelano i pericoli gravanti anche sul comparto produttivo che potrebbero derivare dalla realizzazione di una discarica nel cuore del centro periferico di La Gogna. Alle ragioni più emotive però a contrastare la discarica si associano motivazioni tecniche e normative che prendono forma all’interno delle osservazioni presentate dal presidente di Italia Nostra Aprilia Giulietta Emiliani, che considera il piano non conforme al Piano Regolatore Generale, al piano regionale dei rifiuti anche perché troppo vicino al centro abitato, oltre al rischio concreto che possa interferire con il piano della viabilità di un quartiere e che possa recare pregiudizio ai caratteri qualitativi dell’area dal punto di vista ambientale.
Francesca Cavallin