Il video presentato dalla Rida per la bonifica di via Savuto lascia perplessi
Altro che carità pelosa
Carità pelosa è, come noto, un detto con il quale si definisce quella di chi si presenta con la veste del benefattore prospettandoti qualcosa che dovrebbe andare a tuo vantaggio, ma di fatto servirà soltanto a favorire i suoi interessi.
Questo viene in mente guardando e ascoltando il video presentato dal titolare della RIDA con il quale il progetto della Paguro sulla vecchia discarica di Via Savuto rappresenterebbe un opera meritoria a vantaggio dei cittadini in primo luogo della borgata La Gogna, che verrebbero liberati dall’inquinamento attraverso un intervento di bonifica della discarica. Rileviamo per inciso, che quel video costituisce per gran parte una vera e propria requisitoria nei confronti dell’assessora Monica Laurenzi, la cui responsabilità - pur se non apertamente citata - sarebbe quella di essersi già dichiarata contraria all’autorizzazione data alla Paguro di effettuare la caratterizzazione della discarica e per il fatto che continui a operare per impedirne l’approvazione.
Espressa la nostra solidarietà all’Assessora, domandiamo quale credibilità può avere l’affermazione che la discarica bonificata riceverà poi solo rifiuti non inquinanti, e sarà attiva per il tempo necessario per il solo recupero dei costi sostenuti.
Cioè mesi di lavoro e forti investimenti per portare la discarica alla capacità di ricevere rifiuti fino a 660.000 metricubi e poi chiusura dell’attività, di fatto senza averci guadagnato un euro?
Altro che carità pelosa. L’autore di questo progetto è un grande benefattore.
Se questo è il sentimento che lo muove, interpretando le preoccupazioni e le aspirazioni dei cittadini della borgata La Gogna, come Consorzio, avendo già una ipotesi progettuale per il piano di zona, facciamo una proposta:
provvedano a bonificare la discarica e rendano quell’area disponibile per la realizzazione di attività e iniziative di carattere sociale, culturale, ludiche e sportive a favore dei cittadini della borgata.
Questa che sarebbe una soluzione della quale tutti saremmo contenti, si presenta però difficilmente realizzabile alla luce di una richiesta che avrebbe fatto un rappresentante della Paguro nella prima riunione della Conferenza: escludere la partecipazione delle Associazioni alle prossime sedute, proposta che sarebbe stata parzialmente accolta dal dirigente che la presiede, precisando che le Associazioni sono presenti solo in veste di auditori, cioè senza diritto di intervenire nel dibattito, posizione in contrasto con quanto avvenuto nel 2017, quando abbiamo avuto la possibilità di intervenire anche più volte.
Questo fatto è significativo delle reali intenzioni della Società e costituisce un chiaro segnale della durezza che avrà il confronto in sede di Conferenza.
Per questo daremo avvio nei prossimi giorni alle iniziative per realizzare il più ampio coinvolgimento dei cittadini in manifestazioni che saranno organizzate anche nella prospettiva che le nuove norme anticovid ci consentiranno maggiori possibilità di movimento.
Silvano De Paolis
La contrarietà da parte del Coordinamento dei CdQ
No al piano rifiuti
Il Coordinamento dei Comitati di Quartiere di Aprilia, avendo inviato le osservazioni al progetto presentato per Via Savuto, ha partecipato in qualità di auditore alla prima seduta della Conferenza dei Servizi, collaborando anche all’allestimento del “sit in” di piazza Roma. Inoltre i comitati hanno preso parte anche all’incontro in via Savuto, sempre in piena sicurezza.
“Sia ben inteso - spiegano dal coordinamento - che non abbiamo nulla contro gli imprenditori ed a noi cittadini non cambia assolutamente nulla se poi un giorno la “contro-parte” si trasformi in AMA o ACEA, come apprendiamo e comprendiamo dalla cronaca. Nessun cittadino, peraltro, si sognerebbe mai di opporsi alla bonifica di un sito inquinato da decenni. Anche in questo caso, per noi è del tutto indifferente che la bonifica venga fatta da un privato o dall’Istituzione. Il nostro è un No alla discarica, un No ad un sistema di gestione dei rifiuti obsoleto, vecchio già negli anni 70! Come abbiamo ribadito in più occasioni, la nostra opposizione va innanzitutto al Piano dei Rifiuti Regionale inadeguato e che nasce già vecchio. Così come ci opponiamo al Piano dei Rifiuti Provinciale che ha fornito il via libera a questo tipo di approccio. Ancora una volta la responsabilità ricade sui politici tutti che non hanno il coraggio di affrontare certe questioni con atti amministrativi concreti andando oltre gli slogan del momento rimpallandosi le varie responsabilità! Continueremo a ribadire l’importanza di una seria e reale politica di riduzione dei Rifiuti ed in generale dell’Economia Circolare, nata nel 1966, ma che risulta essere ancora una mera chimera. Aprilia da sola non può chiudere il ciclo dei rifiuti dell’intera Provincia e delle continue emergenze Romane, vista la presenza di praticamente tutte le tipologie di industrie necessarie al ciclo, per non parlare, come ribadiamo sempre, delle 4 industrie RIR e delle numerose industrie insalubri. In tal senso esprimiamo la nostra piena solidarietà all’assessore all’ambiente, Monica Laurenzi, che sta esercitando le sue funzioni a tutela della salute della città intera su questa vicenda. Anziché una discarica, ci chiediamo, perché non prendere come riferimento, il Parco Chico Mendes, un parco naturale di 15 ettari creato all’interno di una ex cava utilizzata per anni come discarica abusiva, oppure perché non valutare la trasformazione del sito in un’area turistico attrattiva come un parco a tema o acquatico, ovviamente pienamente sostenibili”.
Alessandro Piazzolla