Il pianno triennale prevede oltre 100 interventi su tutto il territorio
Opere pubbliche
Un piano triennale delle opere pubbliche composto da oltre 100 interventi, di cui 63 già finanziate e pronte da cantierizzare. Interventi per un importo complessivo che supera i 100 milioni di euro, che includono interventi per le periferie, ma anche per la messa in sicurezza delle scuole e non ultimi i corposi interventi previsti nell’ambito del Pinqua, ma proprio su una parte dei progetti che contemplano la commistione pubblico- privata la maggioranza sta rivalutando alcune scelte. Un discorso affrontato nella commissione lavori pubblici e urbanistica dall’assessore ai lavori pubblici Luana Caporaso.
“La maggior parte delle opere che figura nel piano – ha spiegato la delegata ai lavori pubblici – riguarda opere finanziate e da realizzare. In particolare in questi ultimi quattro mesi, abbiamo cercato di concentrarci sulla realizzazione di reti fognarie dove mancano, come ad esempio in zona Camilleri. Si tratta di un ragionamento articolato e complesso, i finanziamenti della legge 6 sono rimasti appesi, ma è nostra volontà chiudere il comparto. Per quanto riguarda gli interventi del Pinqua, le opere finanziate sono 17, ma entreremo nel dettagli una volta che verranno individuati gli incarichi per la progettazione tramite gare che verranno gestite da Invitalia”.
Proprio sulle opere del Pinqua, anche l’assessore all’urbanistica Giorgio Giusfredi ha chiarito la necessità di maggiore approfondimento.
“Servirà un momento di approfondimento congiunto - ha spiegato - per illustrare le 17 opere, per avere chiaro di cosa parliamo. I 17 interventi legati al Pinqua, seguono la tempistica del finanziamento. Una volta in fase più avanzata potremo fare una riunione congiunta per capire in quale direzione vogliamo andare, anche perché il Pinqua è articolato con un intervento da parte dei privati. Proprio su quest’ultimo aspetto, stiamo facendo una serie di incontri e facendo altre valutazioni diverse rispetto a quello che era previsto all’interno della manifestazione d’interesse, ma anche rispetto al connubio privato-pubblico. Sicuramente tra i progetti principali, quello che viaggia in uno stato più avanzato è lo spostamento dell’Ecocentro in via Guardapasso e con l’Alemar stiamo andando avanti. Per quanto riguarda le altre manifestazioni di interesse invece, stiamo rivedendo alcune cose, in particolare sul discorso Freddindustria e AVR, sul progetto dello stadio, dai calcoli che abbiamo fatto il progetto risulta più impegnativo del previsto”.
Francesca Cavallin
Transazione per i rimborso delle sottocommissioni elettorali
Aprilia debitore di Latina
Per ben quattro annualità il Comune di Aprilia non ha pagato al Comune di Latina quanto dovuto per il funzionamento delle sottocommissioni elettorali, tanto da costringere l’ente di piazza del Popolo a rivolgersi al Tribunale di Latina per ricevere quanto dovuto. Alla fine, l’ente di piazza Roma, dopo aver ricevuto il decreto ingiuntivo, è riuscito a trattare e attraverso l’accordo transattivo ha anche ridotto l’importo del totale dovuto, per arrivare alla trattativa però il Comune di Latina è stato costretto a rivolgersi al tribunale certificando il vecchio debito per poi chiederne conto. Un debito che risale agli anni 2007-2011, annualità per le quali, come si evince dalla determinazione 42 pubblicata il 24 giugno scorso sull’albo pretorio del Comune di Aprilia, l’ente di piazza Roma ha “dimenticato” di versare al vicino comune quanto dovuto per il funzionamento delle sottocommissioni elettorali in quelle annualità. Richieste di trovare un accordo devono esserci state, ma alla fine in data 7 aprile 2022 il Comune di Aprilia si è visto recapitare il decreto ingiuntivo per il pagamento dell’intera somma comprensiva di spese e interessi. Solo a quel punto l’ente ha deciso di scendere a patti e trattare, chiudendo un accordo transattivo dove si impegna a pagare solo la sorte, per un importo pari a 142 mila 481 euro in quattro rate da 35 mila 620 euro. Un nuovo accordo transattivo, dopo quelli per importi ben più consistenti stipulati con i privati - solo per citarne uno l’accordo con Flavia ‘82 e l’anno prima con la ex Salini. Eppure non è la prima volta che il Comune di Aprilia si trova ai ferri corti con altri enti locali. Una partita ancora aperta è quella relativa ai canoni idrici che il Comune di Aprilia ha mancato di versare alla Regione Lazio tra il 1983-2003. Il debito ammontava a 10 milioni di Euro che la Pisana ha cercato di farsi restituire ma il Comune rivolgendosi al Tribunale, è riuscito a farsi riconoscere la prescrizione per una parte delle somme e il debito è stato ridotto a 3 milioni 364 mila euro. Malgrado ciò la Regione ha deciso di presentare ricorso, visto che la Corte dei Conti ha chiesto proprio alla Regione Lazio di fare chiarezza sui disallineamenti tra residui attivi inseriti in bilancio e i minori residui passivi iscritti nei bilanci dei vari enti debitori. Una guerra giudiziaria al secondo atto, che si aprirà con la prima udienza fissata per il 7 settembre 2022, dove la Regione Lazio per cercare di fugare i dubbi della Corte dei Conti circa la presenza di irregolarità contabili, proverà a far riconoscere la validità della posta debitoria per intero a carico del Comune di Aprilia, che invece era disposto a trattare e pagare solo la somma la cui validità era stata riconosciuta nelle aule di tribunale.
Francesca Cavallin