Oltre 250 partecipanti all’iniziativa del Vespa Club Lanuvio del 18 e 19 giugno
Raduno nazionale di Vespe
Ottima la riuscita dell’evento per il Vespa Club Lanuvio – Campoleone che il 18 e 19 giugno ha organizzato il 1° Raduno di Vespe a livello nazionale nonché tappa del campionato turistico ricevendo adesioni da parte di vespisti da tutto il centro Nord Italia.
Oltre 25 Vespa Club presenti proveniente dalla Lombardia, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e ovviamente Lazio.
Un sabato pomeriggio in visita alla Capitale con un gruppo minore di vespa per ammirare il fascino e la grandezza di Roma per poi tornare a cena presso al pecoraduno evento gastronomico locale da anni ben consolidato.
La domenica ritrovo a Lanuvio al Parco della Rimembranza una location con vista panoramica dove abbiamo accolto e iscritto oltre 250 partecipanti tra guidatori e passeggeri in circa 200 vespe e dopo la colazione e visita alla Torre Medioevale subito in partenza per una bella sfilata per le strade dei castelli romani con tanto di musica scortati e supportati anche dalle polizie locali entusiaste dell’evento mai proposto fino ad ora.
Eccellente il supporto stradale dei nostri “soci staffetta” in perfetta forma per agevolare il passaggio del coloratissimo sciame che è transitato in ben 7 paesi limitrofi facendo ammirare i nostri suggestivi 2 laghi e panorami tra cui Lanuvio, Genzano di Roma (dove si stava svolgendo anche l’infiorata ormai internazionale), Ariccia, Albano Laziale, Castel Gandolfo , Rocca di Papa e Nemi fino alla sosta aperitivo dall’impeccabile Casale della Mandria di Giuseppe Verri con dovute premiazioni personalizzate in tema PecoVespa per finire con il Pranzo tipico a base di buona pecora sempre presso il Pecoraduno.
Dopo 2 anni di riposo forzato alla chiamata del presidente Daniele Alfi la risposta è stata subito positiva per questo ringraziamo tutti i partecipanti, le forze dell’ordine e le persone che hanno collaborato nelle riuscita di questo primo Peco Vespa Raduno dei Castelli Romani organizzato da tutti i soci del Vespa Club Lanuvio.
Ci vediamo al prossimo evento!
Ferrera e Pastoressa sul “Gigante cattivo degli Appennini”
Scalato il Blockhaus
Due ciclisti del team apriliano Tre Colli Cycling Team sul “Gigante cattivo degli Appennini”: Matteo Ferrera e Cosma Damiano Pastoressa hanno scalato lo scorso 25 giugno il Blockhaus, “Il gigante cattivo degli Appennini”, una delle salite simbolo del Giro d’Italia. Matteo Ferrera, 31 anni, dal 2019, anno della fondazione, è presidente del Tre Colli Cycling Team mentre Cosma Damiano Pastoressa, 30 anni il prossimo 29 settembre, è consigliere dal 2019 del team ciclistico.
Il Blockhaus, la cui cima è a 2142 m s.l.m. e solo il nome incute rispetto, è stato teatro anche di alcune tra le sfide più emozionanti del Giro d’Italia: una cima celebre per le sue difficoltà tecniche dovute alla pendenza della strada (con una media del 7,3% e picchi che si avvicinano al 20%) ed alla sua lunghezza (oltre 20 km). Quasi 2000 metri di dislivello ne fanno una delle ascese uniche più impegnative di tutta Europa, nonché la più lunga d’Italia. E’ la sfida portata a termine lo scorso sabato 25 giugno 2022 da Matteo Ferrera, 31enne apriliano, professore di storia, e Cosma Damiano Pastoressa, 30 anni il prossimo 29 settembre, impiegato contabile originario di Genzano di Roma.
“Sono un appassionato di ciclismo – spiega Matteo Ferrera - e all’inizio dell’anno ho maturato l’idea di compiere questa piccola sfida. Una sfida con me stesso. Il Monte Blockhaus è infatti una salita lunga e unica nel suo genere, in particolare negli ultimi 6 km quando scompare ogni tipo di vegetazione. Arrivare in cima a questa vetta è un’emozione unica. Innanzitutto perché, per l’assenza di vegetazione, sembra di essere atterrati sulla luna. In secondo luogo perché durante la salita ti sembra di afferrare la cima con la mano, ma in realtà il ‘traguardo’ non arriva mai”.
L’avventura di Matteo Ferrera è iniziata con il suo amico e compagno di squadra del Tre Colli Cycling Team Cosma Damiano Pastoressa, partendo in macchina alla volta dell’Abruzzo. I due amici sono poi ridiscesi ammirando poi le località limitrofe al Parco Nazionale della Majella tra Chieti e Pescara. In serata il rientro a casa. Un’esperienza che Ferrera preparava da alcuni mesi.