Il Pontino Nuovo • 17/2019
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Le famiglie originarie del trentino ed in particolare da Aldeno chiedono un gemellaggioDegrado a via Pavia e via Garda alla Nuova Florida
Ricordiamoci dei tanti trentiniUna vera discarica
La Ludovici sul plesso S. Antonio
Pag. 40 IL PONTINO NUOVO Cronaca di Ardea ANNO XXXIV - N° 17 - 1/15 OTTOBRE 2019
Tra l’angolo di via Pavia e via
Garda esiste una vera discarica.
Se uno ha dei dubbi si rechi in
questa zona periferica del quartie-
re della Nuova Florida, e trova la
risposta. A parte l’ilarità della cir-
costanza, sarebbe opportuno che
finalmente l’Amministrazione co-
munale di Ardea, guidata dal sin-
daco Mario Savarese, si rendesse
conto che alcune zone periferiche
della città, sono diventate nel cor-
so degli anni delle vere e proprie
discariche. La colpa sicuramente
non è solo di questa amministra-
zione, ma visto che sono ormai
due anni che sono alla guida della
cosa pubblica, le problematiche
dovrebbero essere avviate a solu-
zioni. Così non è, invece.
“Abbiamo più volte sollecitato
l’amministrazione comunale a
bonificare questi luoghi – ha detto
il signor Raffaele residente nella
zona – ma fino ad oggi non siamo
stati per nulla ascoltati. Le uni-
che persone che ci danno retta e
che rispondono alle nostre chia-
mate sono i Vigili Urbani di Ar-
dea e la consigliera comunale di
Ardea, Raffaella Neocliti. A qual-
siasi ora del giorno, estate, inver-
no, all’alba o al tramonto, segna-
liamo le nostre difficoltà e pron-
tamente i vigili arrivano e fanno i
loro rilievi. Altrettanto fa la con-
sigliera che ci sta dando una ma-
no per tentare di risolvere questa
emergenza. Un brutto episodio si
è verificato qualche tempo fa: a
causa della presenza di un elet-
trodomestico abbandonato sulla
strada, con l’arrivo dell’ambu-
lanza che doveva prestare soccor-
so ad un residente, gli operatori
sanitari non riuscirono a passare
con l’ambulanza e dovettero rag-
giungere la casa del malcapitato
a piedi. È solo un esempio chiaro
di come sia grave la situazione.
Non vogliamo creare allarmismi,
ma si sta creando un serio proble-
ma igienico-sanitario. L’unico
ente che può intervenire immedia-
tamente è proprio il Comune ed il
suo sindaco, che possono e deb-
bono far fonte a ripristinare lo
stato dei luoghi con un’adeguata
bonifica. Su Via pavia infatti, esi-
ste l’area che era destina ad isola
ecologica. I cittadini, probabil-
mente, hanno scambiato quella
strada per l’Isola ecologica e
scaricano i rifiuti, senza tener
conto che si tratta di una via de-
stinata alla circolazione delle au-
to e delle persone”.
“Il comandante della Polizia Lo-
cale di Ardea, Sergio Ierace – ha
detto la consigliera comunale
Raffaella Neocliti – si è messo a
disposizione dei cittadini per ri-
cevere le segnalazioni delle varie
problematiche. Anche per questa
emergenza ambientale di Via Pa-
via-Via Garda, lo abbiamo inter-
pellato per cercare di trovare una
soluzione adeguata. Durante le
varie segnalazioni, lungo la stra-
da sono stati rinvenuti anche do-
cumenti intestati a delle persone.
È presumibile che chi ha scarica-
to questi rifiuti sia la stessa per-
sona e che quindi a breve, se non
è accaduto già, possano ricevere
delle contravvenzioni. Gli ingom-
branti, come più volte segnalato,
vanno conferiti nelle apposite zo-
ne o chiamando il numero per
contattare gli operatori. Altret-
tanto è possibile fare attraverso
internet e fissare un appuntamen-
to per disfarsi di rifiuti ingom-
branti senza arrecare danno al-
l’ambiente o costringere il Comu-
ne di Ardea a pagare per un ser-
vizio maggiorato. Siamo ben con-
sci che la situazione rispetto al
passato è ben diversa, Ma dob-
biamo renderci conto che abban-
donare rifiuti lungo le strade,
provoca un danno alla cittadinan-
za non indifferente. Nelle settima-
ne scorse c’è stato anche un al-
larme incendio proprio vicino al-
le case dei cittadini della Nuova
Florida. Un ulteriore pericolo per
i residenti che, in alcuni casi,
hanno visto le fiamme degli in-
cendi lambire le loro case”.
“Da quando mi sono insediato ad
Ardea – ha detto il comandante
della Polizia Locale, Sergio Iera-
ce - ho chiesto la massima colla-
borazione ai cittadini. Come è
noto il corpo della Polizia Locale
di Ardea non ha numeri consi-
stenti per poter affrontare tutte le
problematiche. Se i cittadini ci in-
viano le loro segnalazioni, noi
possiamo sicuramente fare molto.
Segnalazioni, mail o telefonate,
anche in forma anonima, ci pos-
sono dare una grossa mano per
avviare le indagini. Intanto alcuni
verbali sono stati notificati, in
quanto secondo le indagini che
sono state condotte, i rifiuti erano
stati gettati proprio dai destinata-
ri degli accertamenti. Pertanto
allo stato attuale delle cose alcu-
ne segnalazioni sono andate a
buon fine e sicuramente saranno
sanzionate. Con la collaborazio-
ne dei cittadini dunque possiamo
veramente mettere in atto un con-
trasto efficace a chi getta i rifiuti
lungo le strade e nelle zone peri-
feriche della città”.
Sabatino Mele
Non sono nato né ad Ardea e né a
Pomezia, ma come tanti ho cerca-
to fin dall’arrivo in questa terra e
precisamente ad Ardea, di cono-
scere la storia e le tradizioni dei
luoghi. Ho conosciuto per primi i
coloni fondatori di Pomezia, e
che poi sono anche quelli che vi
sono ad Ardea nelle case del-
l’ONC assegnate da Benito Mus-
solini a seguito della bonifica del-
l’agro pontino. A distanza di tanti
anni, dall’arrivo in queste terre,
quando parlavi con uno di loro
immediatamente sentivi l’accento
trentino. Inconfondibile. Che in
alcune famiglie ancora oggi è
molto evidente. Questa cosa fin
dall’inizio mi fece riflettere e
pensare come queste famiglie
fossero arrivate qui. A supporto di
queste riflessioni, parlavo un po’
con qualche esponente delle varie
famiglie per conoscere la loro
storia. Dopo pochi mesi tutto fu
più chiaro, A supporto arrivò uno
dei primi libri di Antonio Sessa
che descriveva la storia locale, e
della quale, per evidenti ragioni
anagrafiche ne ero all’oscuro. In
seguito conoscendo e apprezzan-
do il lavoro dell’associazione co-
loni fondatori di Pomezia-Ardea,
guidata dall’indimenticato Pietro
Bisesti, il quadro, la storia, la fo-
tografia di quello che era accadu-
to e che si era sviluppato in que-
gli anni, portando poi Pomezia ed
Ardea, a rivestire un ruolo impor-
tante nella crescita del territorio,
non più caratterizzato da una vo-
cazione prettamente agricola, ma
dallo sviluppo industriale e mec-
canico che ha fatto di Pomezia, il
primo polo industriale a sud di
Roma.
Fatta questa dovuta premessa, ve-
niamo all’idea che da qualche
tempo, alcuni amici, con famiglie
originarie del Trentino ed in parti-
colare da Aldeno e poi da Ma-
hovljani nell’attuale Bosnia-Erze-
govina, mi hanno sollecitato a
scrivere. Perché Pomezia non si è
mai mossa per effettuare un ge-
mellaggio con Aldeno, paese na-
tale di tanti trentini che con le lo-
ro famiglie sono oggi espressione
dello zoccolo duro della realtà
pometina. Molti di loro, infatti, si
chiedono come mai le varie am-
ministrazioni comunali che si so-
no susseguite negli anni, non han-
no mai posto alla loro attenzione
questo aspetto, che avrebbe in un
certo qual modo ripagato tanti cit-
tadini originari del Trentino, a ri-
trovare le proprie radici e far co-
noscere quella che è stata la città
che poi li ha accolti e dove le loro
famiglie sono cresciute.
Negi anni si sono susseguiti una
serie di gemellaggi: quello storico
con la cittadina tedesca di Singen,
poi quello con la città brasiliana
di Itàpolis e poi quello con la cit-
tadina turca di Çanakkale, o me-
glio conosciuta come Troia, da
dove poi fuggirono Enea e la sua
famiglia raccontati da Viriglio
nell’Eneide. Quest’ultimo potreb-
be avere un legame importante
con il territorio e che a molti è
sembrato molto rispettoso delle
tradizioni locali. Oggi dunque si
parla di Aldeno. La vicina Aprilia,
nel rispetto delle proprie tradizio-
ni, ha svolto un gemellaggio con
la cittadina trentina. Ma perché
Pomezia che, rappresenta una
grossa fetta di cittadini prove-
nienti da quella terra, con le varie
amministrazioni che si sono suc-
cedute nel tempo, non ha mai
pensato di effettuare un gemellag-
gio. Probabilmente il compianto
Pietro Bisesti, presidente dell’as-
sociazione coloni Fondatori di
Pomezia-Ardea, avrà lanciato l’i-
dea. Ma visto i risultati, sicura-
mente, la sua richiesta sarà rima-
sta chiusa nel cassetto di qualche
amministratore. Oggi l’attuale
maggioranza potrebbe in un certo
senso colmare questa lacuna e
consentire la realizzazione di que-
sto progetto che sicuramente non
toglierà nulla ai precedenti ge-
mellaggi. Anzi arricchirà di più lo
scambio culturale tra Pomezia ed
altre realtà italiane che sono rap-
presentate ormai dagli eredi che
Francesco Giuseppe trasferì pri-
ma in Serbia e poi, più che Mus-
solini, fu Araldo di Crollalanza, il
quale dal 1935 al 1943 presiedette
l’Opera nazionale combattenti, ed
il suo nome è in particolare legato
alla bonifica dell’Agro Pontino:
durante il suo ministero infatti fu-
rono create le città di Littoria (og-
gi Latina), Sabaudia e Pontinia,
mentre durante la successiva pre-
sidenza dell’ONC furono create
anche le città di Aprilia e Pome-
zia, trasferendo in questi luoghi le
famiglie originarie di Aldeno. In
quest’ottica si diede da fare a far
rientrare in Italia tutti i profughi
che erano in giro per il mondo. A
questi, grazie alla coincidenza
con la bonifica dell’agro pontino,
fu garantito un pezzo di terreno
ed una casa. Testimonianze queste
che sarebbero alla base del ge-
mellaggio che si potrebbe realiz-
zare per dare finalmente un se-
gnale storico e sociale su quello
che rappresenta la bonifica e l’ar-
rivo dei coloni a Pomezia e Ar-
dea.
Sabatino Mele
La consigliera comunale Edelvais
Ludovici, chiede delle spiegazioni
riguardo alla situazione del plesso
scolastico di S. Antonio. Una si-
tuazione a dir poco preoccupante
rispetto a quello che si era verifi-
cato lo scorso anno, con la chiu-
sura della scuola per problemi
statici.
Ecco di seguito le dichiarazioni
della consigliera comunale Edel-
vais Ludovici.
“I bambini vanno tutelati” Sinda-
co, DIMETTITi
Non abbiamo notizie di come
stanno procedendo le perizie det-
tate dalla pubblica amministra-
zione per la Scuola S. Antonio.
Nel mese di Agosto intorno al
venti agosto mi sono recata con
una delegazione di genitori e d’
insegnanti, presso l’area tecnica
previo appuntamento del Dirigen-
te per sapere come era la situa-
zione di quella scuola viste le
condizioni in cui versa e cosa
avevano pianificato per la sua si-
stemazione. Il Dirigente ha fatto
una panoramica tecnica comuni-
cando che la stessa aveva biso-
gno di perizie approfondite consi-
derando anche l’intervento di tec-
nici del genio civile.
Intanto l’ufficio aveva messo in
preventivo l’insonorizzazione del
piccolo plesso frequentato e far
tornare i bambini a scuola.
Possiamo dire un piccolo plesso
accomodato già dallo scorso an-
no scolastico, in quanto la parte
di plesso frequentato dai bambini
è un ricavato della struttura con
NON pochi disagi per i bimbi, i
docenti e gli adulti di riferimento
che vi lavorano. Sono circa dieci
giorni che cerco di avere un col-
loquio con il dirigente, per avere
un secondo appuntamento come
da accordi intercorsi ad agosto,
con insegnanti e genitori, per sa-
pere come procedono le perizie
tecniche, purtroppo il dirigente
non è mai in sede.
Il dirigente intercedendo attraver-
so un impiegato, mi ha fatto rife-
rire che sta procedendo tutto co-
me già riferito ad agosto.
Ora mi chiedo: ad agosto ci era-
vamo accordati per un ulteriore
incontro a settembre con inse-
gnanti e genitori per avere sem-
pre notizie certe e in itinere sulla
situazione tecnica evolutiva della
scuola “S. Antonio” , ciò non si è
verificato. Probabilmente ancora
l’amministrazione non avrà noti-
zie da comunicare ai genitori?
Oppure le perizie non si sono fat-
te? Oppure nessuno deve sapere?
Continuo a non capire!
L’amministrazione comunale non
prende nessuna posizione, non si
fa promotrice di uno spunto per
interloquire con le famiglie o me-
glio dare una spiegazione sulla
struttura frequentata ormai da
giorni dai loro figli?
Purtroppo i rapporti interperso-
nali tra cittadini e sindaco sono
stati sempre travagliati. Vi rassi-
curo genitori stessa cosa vale per
alcuni consiglieri comunali.
Sindaco cosa ci dice dell’AEC ? I
bambini a scuola ancora non
hanno la giusta assistenza da par-
te di una figura importante come
quella dell’AEC, loro hanno biso-
gno di questa figura che li sostie-
ne nella vita scolastica quotidia-
na. Cosa risponde ai genitori?
Carissimi genitori sono al vostro
fianco, mi associo alla vostra
protesta e sono a disposizione per
qualsiasi iniziativa che possa ga-
rantire a questi bambini una vita
scolastica più dignitosa”.
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