Il 1955 è un anno memorabile per il nostro territorio e per il mondo dell’archeologia perchè fu l’inizio della scoperta di importanti reperti
65 anni fa iniziarono gli scavi “Una grande bellezza”
Nel 1955 il professor Ferdinando Castagnoli professore dell’Istituto di Topografia Antica dell’Università la Sapienza e il suo collega professor Lucos Cozza iniziano a cercare a Pratica i resti dell’Antica Lavinium che secondo la leggenda fu fondata dall’eroe troiano Enea all’incirca nel 1183 a.C.
Quel 1955 è una data memorabile per il nostro territorio e per il mondo dell’archeologia perchè fu l’inizio della scoperta di “Una grande bellezza”..
“Nel 1955 – racconta lo stesso Castagnoli - da Lucos Cozza e da me fu iniziato un lavoro di ricognizione topografica, suggerito soprattutto dalla fotografia aerea che lascia trasparire chiaramente in vari tratti l’andamento della cinta urbana”.
Negli anni 1955-56 furono eseguiti con esito positivo saggi lungo il perimetro urbano, e nell’area cittadina.
Nel 1957 –1958 la grande scoperta dei tredici altari realizzati nel corso di circa 200 anni ( dal VI al IV sec. a.C.).
Nel 1968 il professor Paolo Sommella scopre l’Heron di Enea, del VII sec. a.C. e ristrutturato intorno al IV sec. a.C. .
Sempre tra il 1968-70 alla foce del fiume Numicus a Torvaianica vengono ritrovati i resti del santuario del “Sol Indiges”.
Nel 1977 due giovani archeologhe, Maria Fenelli e Luisa Migliorati portarono alla luce centinaia di frammenti di statue, datati intorno al V secolo a.C. tra i quali quelli di una straordinaria Minerva Tritonia.
I reperti sono ora visibili presso il Museo Lavinium di Pomezia.
Nel 2006 durante i lavori per la costruzione di una rete fognaria è stata scoperta la villa romana di Torvaianica in via Siviglia la cui proprietà viene attribuita a due senatori, imparentati con la gens Flavia. La datazione del complesso residenziale copre un arco cronologico dal I sec. a.C., sino almeno al II-III d.C. Alla fine del 1700 furono effettuati scavi nell’area della villa, dall’archeologo inglese Robert Fargan con il principe Augusto Federico di Hannover duca di Sussex, figlio del re d’Inghilterra Giorgio III, che portarono alla luce alcune statue di pregevole valore che il principe porto in Inghilterra. Una di queste, una bellissima Venere, è esposta al British Museum di Londra.
Gli scavi hanno portato alla luce solo una parte della antica Lavinium e così anche in via Siviglia, quindi consegniamo alle generazioni future il compito di altri straordinari ritrovamenti, sperando che li sappiano conservare meglio di noi.
A.S,