Il presidente della Pro Loco Città di Pomezia Claudio Mazza è il nuovo segretario generale dell’UNPLI Lazio
Le Pro Loco insieme sono una forza inesauribile
Incontro il presidente della Pro Loco Citta di Pomezia Claudio Mazza nell’azienda del vice presidente Romano Zecchi. Ci divertiamo a vedere mangiare le sue caprette, la mucca e poi i due somarelli. Romano è l’essenza dello spirito delle Pro Loco: amore per l’ambiente, per gli animali, per le tradizioni, per il proprio territorio.
Il presidente Claudio Mazza ha avuto fino ad ora un 2020 sicuramente pieno di soddisfazioni e questo perché, malgrado le limitazioni Covid, ha dato vita a tante iniziative. Questo impegno gli è stato pubblicamente riconosciuto tant’è che alle ultime elezioni dell’UNPLI Lazio è stato il più votato per nelle elezioni dei membri del direttivo e ora gli è stato anche assegnato il prestigioso incarico di segretario generale dell’UNPLI Lazio.
- Presidente Mazza che ruolo svolge il segretario generale dell’Unpli Lazio?
“Ha il compito di coordinare le attività del direttivo e dello stesso presidente Claudio Nardocci e di mantenere i contatti con i territori. Pensi che l’Unpli Lazio conta nella nostra Regione oltre 300 Pro Loco le quali a loro volta hanno singolarmente una propria struttura organizzativa e centinaia di iscritti. Quindi il mio compito è anche metterle in rete fra di loro”.
- Come sono i rapporti con le amministrazioni locali?
“In generale tra Pro Loco e rispettive amministrazioni vi sono rapporti buoni, rispettosi dei ruoli. Certo nei Comuni piccoli è più facile interagire con il primo cittadino. Mi è capitato in questi mesi di andare in tanti Comuni del Lazio ad iniziative dell’Unpli Lazio e incontrare tanti Sindaci che sono disponibili a sostenere le iniziative Pro Loco”.
- Lei oltre alla sua attività lavorativa che poi è quella che le permette di sostenersi, ha come forma di volontariato la carica di presidente della Pro Loco di Pomezia ed ora anche questa più importante nell’Unpli Lazio. Riesce a gestirle entrambe?
“A Pomezia nel tempo abbiamo creato una squadra dove vi sono importanti professionalità. Una squadra dove ognuno ha un ruolo, il mio è quello di coordinare e stimolare i lavori e mantenere i rapporti esterni. Quindi da questo punto di vista mi sento tranquillo. Anche a livello regionale abbiamo un presidente esperto e competente che è una guida e uno stimolo per tutti noi del direttivo e quindi mi sento tranquillo e impegnato a svolgere i miei compiti”.
- \Quale è il vantaggio per la nostra città avere lei come dirigente dell’Unpli Lazio?
“Intanto quando io giro, in media 10 comuni al mese e poi con interviste ed eventi vari lo faccio a nome prima di tutto della Pro Loco di Pomezia, tra l’altro portando brochure e valorizzando le nostre peculiarità e le nostre aziende e tutto a nostre spese, potendo contare solo sull’aiuto di sponsor”.
- Come sono i rapporti con l’amministrazione di Pomezia?
“Partecipiamo ai bandi del nostro Comune con le nostre idee che evidentemente quasi sempre non sono gradite e quindi non vengono accettate. La cosa singolare è che nostre iniziative non recepite dall’amministrazione di Pomezia vengono poi condivise da Pro Loco e da Sindaci di altri Comuni. Non so che dirle. Abbiamo vinto un primo premio regionale con un video realizzato in collaborazione con l’Istituto Picasso di Pomezia e nessuno dell’amministrazione si è degnato di congratularsi con noi. Eppure quel progetto dell’Unpli Lazio che promuoveva anche la nostra città ha avuto oltre 800mila visualizzazioni”.
- Che impressione le ha fatto vedersi arrivare a Fumone sabato 26 settembre, dove era impegnato in una delle tappe del suo progetto “da Pro Loco a Pro Loco”, nientemeno l’on. Mauro Bruschini, presidente del consiglio regionale del Lazio e quindi una delle massime autorità del governo regionale?
“Indubbiamente è per l’Unpli Lazio che rappresento una grande soddisfazione e questo testimonia la considerazione che hanno amministratori sensibili come il presidente Bruschini, per il lavoro delle Pro Loco. Poi personalmente sono rimasto veramente soddisfatto dei complimenti che ha fatto al mio progetto “da Pro Loco a Pro Loco” condividendone le finalità di promozione del turismo di prossimità”.
- Quali sono le iniziative che la rendono più orgoglioso?
“Intanto il progetto” da Pro Loco a Pro Loco” che a tutt’oggi ha visto intervistare oltre 50 Sindaci tra cui uno anche senatore e il presidente del consiglio regionale del Lazio Bruschini; circa 120 Pro Loco; dirigenti sanitari, scolastici e di associazioni, giornalisti, imprenditori ecc…Il progetto delle “Botteghe Storiche” che ha insignito a Pomezia fino ad ora oltre 30 attività. Un progetto che è stato recepito a tutt’oggi da Priverno, Castelgandolfo, Morlupo, Ardea e Arsoli. Poi vi sono i progetti “il Coraggio di Fare” e “Il coraggio di Investire”. I progetti di “Peperoncino che passione” e quelli su Sergio Leone condivisi con il Centro Commerciale Sedici Pini. Le collaborazioni con le scuole vedi soprattutto quella con l’Istituto Picasso. I rapporti con Rete Oro che manda in onda due volte alla settimana i nostri video. Tutta pubblicità per il nostro territorio”.
- Sui vostri siti ho letto che a novembre vi sono le elezioni per l’Unpli nazionale. Anche lì avrà un ruolo?
“Ho iniziato da Pomezia e con l’aiuto di un grande gruppo ho dato slancio ad una Pro Loco che non esisteva più. Poi grazie alla fiducia del presidente Claudio Nardocci ho lavorato senza incarichi per l’Unpli Lazio. Lo stesso sto già facendo per l’Unpli nazionale anche perché mi è stato richiesto. Le Pro Loco in Italia sono circa 6mila distribuite su tutto il territorio nazionale e quindi sono una grande risorsa per il nostro Paese. In questi mesi, malgrado il Covid che ha bloccato tutte le nostre manifestazioni pubbliche, grazie a me che ho iniziato da Pomezia seguito dall’Unpli Lazio e poi da altri ci siamo inventati dei format completamente innovativi che non prevedono necessariamente l’insieme nello stesso momento di grandi aggregazioni.
A livello nazionale, fino a quando non finirà questa emergenza, stiamo portando avanti queste stesse idee”.
- A livello nazionale quale progetto si sente più di tutti di promuovere?
“In questi mesi il progetto “da Pro Loco a Pro Loco” ha promosso la gita fuori porta facendo conoscere straordinari borghi pieni di storia, di monumenti e di eccellenze enogastronomiche situati poco lontano da casa. Uno degli obiettivi delle Pro Loco deve essere proprio quello di cercare di promuovere quei nostri territori che spesso sono fuori dai grandi circuiti turistici e quindi poco conosciuti e valorizzati, questo si può avere solo intensificando le collaborazioni fra le Pro Loco, facendo quanto più possibile rete. Collaborando è più facile ampliare la conoscenza dei nostri territori e quindi portare turismo. Non a caso il nostro slogan è:”Le Pro Loco insieme sono una forza inesauribile”.
A. S.