Ecco le attività organizzate dal gruppo di Don Marco a San Bonifacio
L’operato della Caritas
La Caritas parrocchiale di San Bonifacio è una realtà presente da anni sul territorio.
Nel periodo di lockdown essa ha visto un notevole incremento di richieste di aiuto, sopperite dalla partecipazione di tanti nuovi volontari, che hanno prontamente risposto all’ emergenza.
Persone che hanno donato il loro tempo e le loro capacità per il reperimento del cibo, l’organizzazione delle scorte e la distribuzione degli alimenti.
L’impegno di tutti ha fatto sì che nessuno rimanesse indietro.
Proprio questa emergenza ha spinto il presidente, don Marco Cimini, a immaginare una Caritas parrocchiale diversa, strutturata e capace di andare incontro alle nuove e vecchie difficoltà e disagi che affliggono le persone che vivono dentro e anche fuori il quartiere. Solitudine, abitazione, occupazione, disagio psicologico, disabilità, violenza, dipendenze, sono tutti temi nascosti, di cui soffrono le persone che si rivolgono alla Caritas.
Così nasce il Centro di Ascolto, quale “luogo”, la cui funzione è quella di incontrare, accogliere, ascoltare e prendere in carico la persona che vive queste situazioni di fragilità, senza pregiudizi e prevaricazioni. Insieme alla persona stessa si cerca di realizzare un progetto che la liberi dal bisogno, un progetto di accompagnamento, anche con l’ausilio di servizi presenti sul territorio. Abbiamo deciso di dedicare Il Centro di Ascolto al cardinale Lodovico Altieri, che nel 1867 morì per restare con i suoi fedeli di Albano durante le difficolta e il dolore che stavano vivendo a causa di una epidemia di colera. Nell’immediato interveniamo con un aiuto di tipo materiale. Cibo, dove il gruppo della Distribuzione si occupa di preparare e distribuire il pacco alimentare. Ma dietro questo gruppo c’è il lavoro di coloro che si prodigano alla ricerca delle risorse e al reperimento delle stesse, tramite la raccolta quotidiana del pane invenduto presso alcuni panifici di Pomezia o la raccolta di merce donata dai supermercati di zona e dal banco alimentare.
Tutta questa merce ha bisogno di essere organizzata, e qui il gruppo Magazzino è quello che si occupa di catalogare e sistemare tutto quello che entra dalle varie fonti.
Quando le quantità lo permettono, la merce viene condivisa con altre associazioni o altre Caritas.
Spesso le persone che vengono accolte, restano indietro con le cure mediche primarie, pertanto si sta costituendo un’area Medica proprio per rispondere a questa necessità. Inoltre, si sta stipulando una convenzione con le farmacie comunali, denominata “farmaco sospeso”. In questo cammino, si è sentita altresì l’esigenza di curare l’aspetto culturale e di svago delle persone accolte. Nasce così l’area Culturale della Caritas parrocchiale, che grazie alla collaborazione dell’agenzia viaggi “Don’t stop me”, si concretizza il progetto “tour sospeso”.
Tutto questo grande progetto mette al centro la persona, con la sua dignità, in una relazione di qualità, in un percorso pedagogico.
San Paolo dice che la carità è un dono così grande, che senza di esso, tutti gli altri doni che si posseggono perdono di valore. E alla base di quest’opera di accoglienza e di aiuto c’è proprio la carità (amore verso il prossimo per amore di Dio), riflesso della grazia dell’amore di Dio verso l’uomo.
Referenti della Caritas parrocchiale San Bonifacio: presidente: don Marco Cimini. Responsabile generale: Federica Rotondo. Centro di ascolto: Giusy Di Terlizzi e Michele Siano. Distribuzione: Florinda Blaso. Magazzino: Paolo Dimasi. Supermercati: Andrea Occhiuzzi. Area medicina sociale: Laura Simeoni. Area culturale: Lorella Mambelli. Economo: Catherine Berville.
Per le donazioni si ringraziano: Panificio Tosoni, Panificio Acqua, farina e fantasia, Forno Raggio di sole, Pizzeria I gemelli, Frutteria Frutt Land, Supermercato Lidl, Supermercato Elite, Supermercato Iperdem.
Caritas parrocchiale
San Bonifacio
Nell’istituto di istruzione superiore Copernico
Atti vandalici
Atti vandalici all’interno dell’istituto di istruzione superiore Copernico. Nella notte tra giovedì e venerdì scorso, ignoti si sono introdotti all’interno dei locali della scuola, hanno rubato 19 pc nel laboratorio di Informatica, 1 televisore 55 pollici e 1 pc portatile nell’aula inclusiva per disabili, accanendosi poi contro gli arredi della struttura. Immediata la condanna da parte dell’Amministrazione comunale di Pomezia. “Entrare in una scuola per derubare materiale che supporta l’apprendimento dei nostri ragazzi, vandalizzando una scuola, è inaccettabile – commenta l’assessore Miriam Delvecchio –. Un grave disagio per gli studenti e gli insegnanti che svolgono quotidianamente la propria attività scolastica, ma soprattutto un danno all’intera comunità di Pomezia, segno della totale mancanza di senso civico dei responsabili”.
“Condanniamo fermamente ogni gesto di inciviltà – sottolinea il sindaco Adriano Zuccalà – verso chi non dimostra il minimo rispetto per la cosa pubblica che, ricordiamo, è di proprietà della collettività. Pomezia non si piega, ma è già pronta a ripartire: sono certo che questa battuta d’arresto non fermerà l’impegno di studenti, docenti e personale scolastico dell’ISS Copernico a cui esprimiamo piena solidarietà per il gravissimo danno subìto.
Ci siamo già attivati a supporto delle indagini. Auspico che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili paghino per la loro scelleratezza”.
Daria Contrada
Staff Sindaco
Città di Pomezia