Camera di Commercio Messicana in Italia
Commercio con il Messico
Si è tenuta lo scorso 28 ottobre, la prima Assemblea del Consiglio Direttivo dell’Associazione Economica del Messico in Italia, primo passo per la costituzione della Camera di Commercio Messicana in Italia. L’Ambasciatore del Messico in Italia, Carlos García de Alba, presidente onorario dell’Associazione Economica, ha enfatizzato come i rapporti commerciali, culturali, turistici e accademici tra l’Italia e il Messico potranno beneficiare della nascita dell’Associazione, soprattutto alla luce delle attuali sfide che la pandemia ha imposto a tutti noi.
Da sempre attestati su valori ottimali di interscambio, i rapporti commerciali tra l’Italia e il Messico si sono mantenuti buoni anche nell’anno corrente, nonostante gli effetti negativi del Covid-19 sull’economia globale; ciò a dimostrazione del grande potenziale che avrebbe la costituzione della Camera di Commercio Messicana in Italia.
La dinamicità delle esportazioni italiane in Messico e la costanza delle esportazioni messicane in Italia rende di fondamentale importanza la costituzione dell’Associazione Economica del Messico in Italia, indispensabile per le aziende che vogliano avere accesso ai mercati messicano e italiano, come ha ricordato l’Ambasciatore García de Alba.
Successivamente alla firma dell’Atto Costitutivo dell’Associazione Economica del Messico in Italia, è avvenuta la nomina dei membri del Consiglio Direttivo che hanno espresso la nomina dell’Ambasciatore Carlos García de Alba come presidente onorario, Claudio Ricciardi come presidente interino e Renato Lenzi come segretario pro tempore.
Tra le imprese coinvolte in qualità di soci fondatori, oltre a Zoomarine, Leonardo SpA, Gruppo Magaldi, Intergrain Srl, Biolevante Srl e La Cucaracha (Meita Srl).
“Sono onorato della nomina a segretario pro tempore dell’Associazione Economica del Messico in Italia – Ha commentato il Dr. Renato Lenzi – Per Zoomarine, parte del gruppo The Dolphin Company, essere un socio fondatore dell’Associazione Economica è un simbolo di quanto sia importante rafforzare e valorizzare i rapporti commerciali, turistici e culturali tra i nostri due Paesi”.
Ufficio Stampa
Zoomarine Italia
Croato arrestato
I Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato, all’interno del campo nomadi di Castel Romano, un 25enne croato colpito da un mandato di arresto europeo, dovendo scontare un cumulo di pene pari a 20 anni di reclusione per gravissimi reati, in particolare rapina, sequestro di persona ed associazione per delinquere commessi in Francia negli anni 2018 e 2019. I Carabinieri della Stazione Roma Tor dé Cenci lo hanno individuato all’interno dell’insediamento, ove era sottoposto al regime della detenzione domiciliare per altri reati contro il patrimonio commessi in Italia quando era ancora minorenne.
L’arrestato è stato portato nel carcere di Viterbo, dove rimane a disposizione della Corte d’Appello di Roma in attesa di un eventuale consegna alle autorità francesi.
Capitano Marcello Pezzi
Comandante della Compagnia Carabinieri di Pomezia
Molte scene della serie tv di dieci episodi su Sky Cinema girate nell’ex cava di zolfo
Romulus girato alla Solforata
E’ iniziata il 6 novembre scorso con grande successo su Sky Cinema Uno la serie televisiva italiana “Romulus” divisa in dieci episodi ed ambientata nell’VIII secolo a.C., che narra le vicende precedenti alla nascita di Roma.
Scene di “Romulus” sono state girate nell’estate dello scorso anno sul nostro territorio e precisamente nell’ex cava di zolfo in località Solforata dove fu realizzato un villaggio sotto il laghetto bianco, un altro sul laghetto rosso e un altro sul laghetto più grande quello denominato “laghetto degli innamorati”.
La serie è stata girata anche in altre parti del Lazio, preferibilmente in luoghi che richiamassero al paesaggio arcaico del Lazio antico. Un altro villaggio fu realizzato nell’area di Castel Romano.
Ricordiamo che l’area della Solfatara rientra nella Riserva Naturale di Malafede e fa parte del Comune di Roma e la strada di via della Solforata ne delimita il confine con il Comune di Pomezia. Questo luogo chiamato Albunea, era considerato dai popoli Latini sacro, vi sorgeva l’Oracolo del Fauno. L’area è stata fino a pochi decenni orsono una miniera di zolfo, poi successivamente abbandonata, rimane un affascinante paesaggio di laghetti e la cavità dove la leggenda racconta ci fosse l’antro del Fauno. Quindi un luogo rimasto nei secoli in parte incontaminato e per questo è stato scelto per girare scene ambientate nel Lazio Antico.
Per gli appassionati ricordiamo che la serie tv “Romulus” in dieci episodi, creata e realizzata da Matteo Rovere, dopo venerdì 6 e 13 novembre andrà in onda tutti i successivi venerdì, fino a venerdì 4 dicembre alle ore 21.15 sempre su Sky Cinema Uno.
A.S.
Zona pericolosa
Un residente del bivio di via Roma ci ha inviato la seguente lettera che riguarda l’ormai annoso problema della pericolosità dei pini al bivio di Pomezia e il degrado del giardino che li ospita:
“I pini si stanno ammalando vittime del loro “Covid”, un insetto venuto da lontano.
I pini della zona del bivio di via Roma nel giardino tra via Farina, via Roma e via del Mare sono in una situazione più precaria sia per questo insetto e sia perché da anni mancano di manutenzione.
Il Comune di Pomezia in quell’area negli anni ’80 realizzò oltre il parcheggio di via Farina, una zona verde con aiuole, vialetti, panchine e la piantumazione di circa 30 pini mediterranei.
Per decenni il Comune ne ha poi curato la manutenzione come si fa con tutti i giardini pubblici, potatura, profilassi antiparassitaria, riparazione panchine. All’improvviso alcuni anni fa il Comune dichiarò che l’area non era comunale, quindi interruppe gli interventi e si ebbe un continuo e pericoloso degrado. Ora ci risulta che l’Ente, stia cercando di risolvere il problema con i presunti proprietari dell’area.
Intanto vorremmo capire come ha fatto l’Ente ad effettuare a suo tempo i lavori sopra descritti all’insaputa dei proprietari. Ha commesso una occupazione abusiva? Una violazione edilizia?
Il consigliere Stefano Mengozzi ha presentato una interrogazione sull’argomento mettendo in risalto la pericolosità dello stato degli alberi che oltre ad essere malati non vengono potati da anni. La stessa stampa locale ne ha segnalato i pericoli.
Inoltre le radici dei pini, creano danno agli edifici circostanti e alle condotte fognarie. Esiste in merito una diffida del condominio di via Roma 189.
La sicurezza dei cittadini non può attendere che si ricercano i presunti proprietari dell’area.
Il 13 dicembre dello scorso anno vi fu la caduta di un grosso pino e solo per miracolo non vi è stata una disgrazia.
Il comune deve salvaguardare la sicurezza per poi rivalersi su eventuali proprietari anche se il maggiore responsabile e lui stesso che ha messo i pini”.
T.S.