I ragazzi del Pascal a scuola di polizia a Roma
La strada del futuro
Siamo davvero consapevoli dei rischi che la strada comporta? Stando a recenti fatti di cronaca, la tragedia di Corso Francia ne è un esempio, molto spesso, i ragazzi sottovalutano le possibili, talvolta fatali, conseguenze poiché prestano poca attenzione a ciò che li circonda.
Noi studenti del Liceo Blaise Pascal, del IIlcB (quarto anno, liceo Classico), abbiamo avuto l’opportunità di svolgere l’attività di PCTO (Alternanza Scuola-Lavoro) presso la “Scuola di Polizia Locale” di Roma Capitale, durante l’ultima settimana di novembre 2019.
Nell’arco delle cinque giornate, due di queste sono state finalizzate all’informazione e all’apprendimento del ruolo che la Polizia Locale occupa sul territorio romano mentre le altre hanno avuto un profilo più operativo, infatti durante la terza giornata siamo entrati nei panni di vigili urbani simulando la rilevazione di un incidente stradale e compilando un verbale. La quarta giornata di quest’esperienza ci ha permesso di visitare la “Sede Operativa della Polizia” di Roma Capitale. La nostra esperienza si è conclusa con una mattinata dedicata alla violenza di genere: l’agente istruttrice ci ha illustrato come il corpo di polizia si attivi ad una segnalazione di violenza e ci ha spiegato come il sistema giudiziario e legislativo italiano opera in caso di abuso sia fisico che psicologico.
Gli argomenti cruciali sono stati, inoltre, la lezione e il dibattito tenuti in merito alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, tematica che interessa particolarmente noi giovani d’oggi.
Al termine di questo percorso, abbiamo appreso le norme generali di sicurezza stradale acquisendo anche un maggiore senso di responsabilità. Vorremmo dunque ringraziare in primis la nostra preside prof.ssa Virli, la coordinatrice di classe prof.ssa Colangelo e la referente di questo progetto la Dot. ssa Vitali, per averci offerto questa opportunità.
Ludovica Cammareri
Alina Galice
Giada Pellone
Giulia Maria Rocchi
Mariafrancesca Russo
Una signora salvata dai tecnici-soccorritori del Roman Sport City
L’importanza del defibrillatore
Una struttura con impianti sportivi e ricreativi è una eccellenza non solo quando assicura servizi di qualità ma soprattutto quando è in grado di gestire con efficacia una grave emergenza. Roman Sport City, l’importante complesso polivalente con sede a Pomezia, ha dimostrato di essere in grado di gestire, grazie al suo personale altamente qualificato, una improvvisa gravissima emergenza sanitaria. A raccontarcelo è il presidente della Pro Loco Città di Pomezia che da anni collabora con questo centro sportivo.
“Il 21 gennaio – mi dice Mazza – verso le 9.30 una signora ha avuto un improvviso e grave malore nella piscina dell’acqua Gym del Roman Sport City ed è stata prontamente soccorsa dall’istruttore Federico Maioli coadiuvato dal responsabile di vasca Luigi Scataglini, dall’istruttrice di nuoto Alessia Fortunati e dall’assistente bagnante di turno Simone Bonanni. Tutti insieme hanno effettuato le manovre di primo soccorso con l’utilizzo del defibrillatore presente in sede, consentendo alla paziente di superare la grave crisi cardiaca. Nel frattempo è stato allertato il 118 che poco dopo è intervenuto con due mezzi. Il personale del 118, resosi conto della gravita del malore ha chiamato l’elisoccorso che con il supporto dei carabinieri, anche loro intervenuti prontamente, è atterrato in un campo adiacente al complesso.
I medici hanno poi optato per il trasporto in autombulanza che garantiva maggiore sicurezza che ha provveduto a trasportare la pazienta al reparto di cardiologia del Sant’Eugenio. Sia gli operatori del 118 e poi i medici del Sant’Eugenio che attualmente hanno in cura la signora, si sono complimentati con i soccorritori del Roman Sport City per la professionalità dimostrata nel soccorrere la sfortunata signora permettendogli di superare quel momento di gravissima difficoltà. Per fortuna che questo incidente è avvenuto in una struttura altamente formata per il B.L.S.D. (Basic – Life – Support – Defibrillation) che poi sono le manovre da compiere in caso di arresto cardiaco, nel nostro caso con il fondamentale utilizzo del defibrillatore”.
La direzione del Roman Sport City mi ha confermato il racconto di Mazza sottolineando che è dal 2014 che il loro Centro dispone di un defibrillatore, formando i propri collaboratori al suo corretto utilizzo.
Una scelta che ha anticipato la stessa normativa che ha decretato l’obbligatorietà di avere la disponibilità di un defibrillatore dal 1° luglio del 2017.
Mi è stato riferito che attualmente ben 25 loro addetti sono stati formati per B.L.S.D. in modo da coprire ampiamenti tutti i turni.
La mattina del 21 gennaio infatti vi erano in sede ben 7 tecnici abilitati di cui 3 sono prontamente intervenuti applicando i protocolli previsti.
A.S.