Voluto dalla principessa Maria Borghese nel 1900
Crocifisso di Pratica
Nel 1943, appena prima dello sbarco alleato di Anzio avvenuto il 22 gennaio del 1944, il piccolo Franco Menegazzi fu fotografato sotto il crocifisso collocato all’incrocio di Pratica di Mare.
Si può notare che quel crocifisso apparso nella foto è diverso dall’attuale crocifisso bianco collocato su quel bivio. Cerchiamo di raccontare la storia del crocifisso più famoso del territorio.
Nel 1900 il proprietario del borgo e dei terreni circostanti era il principe Camillo Borghese che aveva sposato nel 1894, in seconde nozze, la principessa Maria Concetta Monroy.
Fu proprio la religiosissima principessa Maria a volere, nell’anno 1900, che alla fine del viale fosse collocato un crocifisso dove il giorno del Corpus Domini sarebbe arrivata una processione partita dal borgo.
Racconta il parroco Trovalusci nella sua pubblicazione “Lavinium Pratica di Mare” edita nel 1928: “Alcuni anni addietro si poteva ammirare in Pratica e precisamente al quadrivio tra le strade di Albano e Campo Selva un bell’esemplare di questi monumenti sepolcrali (forma solenne di sepoltura). Consisteva in un tumulo di terra alto m.3 e della circonferenza di circa m.30 coronato da un boschetto di quercioli e mortelle.
Nel 1900 si eresse su di esso una croce commemorativa. Si abbatterono i quercioli si rase la mortella e nel gettare le fondamenta della base si rinvenne una tomba a inumazione con resti umani e suppellettile funebre. Disgraziatamente di questa non si tenne in alcun conto e perciò non si può stabilire la sua epoca”.
Negli anni ’80, l’allora parroco di Pratica don Benvenuto Cocuzza mi raccontò che gli avevano detto che durante la seconda guerra mondiale il crocifisso fu tolto dal bivio e messo nella chiesa di San Pietro a Pratica e al suo posto fu messo un altro crocifisso, quello attuale.
Fu scelto di farlo bianco per renderlo più visibile. Lo stesso don Cocuzza, negli anni ’50, risistemò il piccolo tettuccio, la struttura e la base. Non è finita.
Con la realizzazione della rotonda, credo nel 2007, il crocifisso, dall’inizio della strada che conduce a Pratica e quindi rivolto verso il mare, fu spostato leggermente di lato, su via del Mare rivolto verso la città, dove è attualmente. Abbiamo controllato, il crocifisso della foto non è neanche quello collocato nell’abside della chiesa del borgo e quindi ci chiediamo che fine avrà fatto?
Intanto chi sa quante volte siete passati in auto davanti a questo crocifisso bianco, ora ne conoscete la storia.
A.S.
Angelo Decina ha voluto ricordare il promotore del Centro Anziani di Pomezia
In memoria del cavalier Serrecchia
In memoria del grande cavaliere Antonio Serrecchia, nato a S. Apollinara il 20 maggio 1913, arruolato nell’arma dei Carabinieri, congedato, impegnato in politica ma il suo pensiero rivolto alle persone anziane e con la collaborazione dei geometri Panaccione e Anzellotti fu progettato il lotto e la costruzione di un luogo deve da quel momento fu la casa tanto desiderata dal tenace Antonio. Dove fu nominato presidente, anni 84, con la sua passione e promotore di tanti eventi, prima di tutto l’inaugurazione del tanto desiderato centro anziani e dopo qualche tempo con la visita del Santo Padre molto apprezzata da tutta la città. Lo ricordiamo per tutte le opere che nella sua vita e con l’amore che gli era proprio nell’espletare e realizzare ciò che era nel suo intento. Un grazie Antonio dal tuo successore alla presidenza anni 1996/2009 Angelo Decina.
Nuovo incendio al campo rom
Nel tardo pomeriggio dell’11 marzo ancora un grosso incendio al campo rom di Castel Romano, le fiamme hanno interessato l’area adiacente i nuclei abitativi.
Ad andare a fuoco ancora una volta i cumuli di rifiuti, anche speciali e pericolosi, tra cui elettrodomestici e carcasse di automobili.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Pomezia con due mezzi, un’autobotte da Roma Eur, e il carro schiuma da Roma La Rustica.
Non è la prima volta che si incendia la zona adiacente al campo piena di rifiuti e non si capisce perché non si bonifica completamente tutta questa area.
T.R.