Anche se le attenzioni ora sono rivolte al Coronavirus non dobbiamo dimenticarci dell’inquinamento ambientale
Il Ginkgo Biloba cattura lo smog
Sono una comune cittadina, e ritengo opportuno parlavi di un argomento per me rilevante e che dovrebbe esserlo per tutti.
Per tale motivo mi sono permessa di scrivere questo piccolo articolo rivolto all’attenzione di tutte le amministrazioni comunali, anche per distogliere, per un momento, l’attenzione verso quello che ci sta affliggendo da giorni, ovvero il coronavirus.
Nell’ultimo periodo è passato in secondo piano il problema dell’inquinamento ambientale e che a parer mio dovrebbe essere sempre motivo di discussione. Vorrei proporvi una soluzione che inizialmente potrebbe essere molto dispendiosa ma che a lungo andare la rendita sarà indefinibile. Sto parlando di un albero, il Ginkgo Biloba.
Il ginkgo è un albero maestoso di una bellezza indescrivibile, considerato uno degli alberi più longevi al mondo, difatti può raggiungere i 1000 anni di età.
La sua origine è tipicamente orientale, dove viene considerato, in particolar modo in Giappone, l’albero sacro; proprio per questo vengono posizionati in prossimità dei templi. Si può dunque considerare l’albero più vecchio della terra, in più è l’unico che è stato in grado di resistere ai peggiori inquinamenti del ventesimo secolo in particolare ai residui della bomba atomica di Hiroshima.
La ragione per la quale vi parlo di questa pianta è perché il ginkgo oltre che ad avere una grande adattabilità a tutti i terreni compresi quelli urbani, è in grado di catturare 2800 chili di anidride carbonica nell’arco di 20 anni di vita, bloccando anche le pericolose polveri sottili PM10 che ogni anno causano circa 80.000 morti prematuri (secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente), inoltre è capace di abbassare la temperatura dell’ambiente circostante durante le estati più calde e afose.
Con questo volevo sensibilizzare la diffusione nelle città del verde pubblico, ma sopratutto di questo albero capace di catturare dunque lo smog, per poter avere poi aria più pulita e più sana da respirare, sia per il presente che per il futuro.
Grazie
Valentina Pucci