Anche il primo cittadino della città rutula Mario Savarese vuole ribadire le regole di comportamento in questo difficile momento
“La pandemia da COVID-19 è cosa seria”
L’Italia tutta è in piena emergenza per il coronavirus. Scuole chiuse, zone della Bassa Lodigiana completamente isolate ed in quarantena. Altre zone a rischio. Alcune partite del campionato di serie A giocate senza pubblico o rinviate a data da destinarsi. Campionati minori bloccati, come quelli di volley e basket. Anche il Comune di Ardea rientra in queste categorie. Bisogna rispettare alcune indicazioni primarie per evitare la diffusione del virus, e quindi il contagio. Non è facile. Come tutti siamo al centro di una prova enorme che vede naturalmente le istituzioni in primo piano per affrontare questa emergenza. È un impegno molto difficile e pericoloso, perché qualsiasi decisione assumi, rischi di sbagliare e di vanificare tutto quello che di buono è stato fatto.
Nonostante l’emergenza sarebbe opportuno mantenere un po’ di calma e ragionare sulle azioni che si vanno a compiere. Brutta è stata l’immagine nel vedere numerosi cittadini fare incetta di beni di prima necessità nei supermercati, senza che ci fosse una situazione di allarme dichiarato. Sono queste le cose che creano maggiore difficoltà, anche alle autorità, nel capire che cosa bisogna sviluppare. Un plauso ed un caloroso abbraccio virtuale va a tutti gli operatori sanitari italiani che in queste settimane si stanno dimostrando persone di grande specializzazione e di grande professionalità. Su queste cose dobbiamo ragionare e pensare ad un futuro prossimo con maggiore attenzione. Ecco di seguito una nota del sindaco di Ardea, Mario Savarese, che illustra come poter affrontare al meglio questa emergenza, tenendo ben presenti le indicazioni proposte dalle autorità politiche e soprattutto sanitarie italiane.
(S.Me.)
UN PO’ DI CHIAREZZA SUL COVID-19
Stiamo assistendo in questi giorni a vere e proprie azioni di sciacallaggio verbale perpetrate da persone senza scrupoli incoscienti delle conseguenze che possono derivare dal loro becero modo di comunicare.
Ancor più è grave il fatto quando tra costoro si annoverano persone che hanno un ruolo istituzionale in quanto, approfittando di un palco e di una carica che nel comune sentire attribuisce loro credibilità, sproloquiano mentendo e diffondono notizie anche false.
La pandemia da COVID-19 è cosa seria e andrebbe affrontata tenendo sempre e comunque in cima alle proprie azioni un unico fine: il benessere della cittadinanza. Miei colleghi in Italia hanno preso iniziative scoordinate dettate dalla paura, dall’ansia, o a seguito di pressioni politiche. Sono stati commessi errori assai gravi; e per questo che noi sindaci della Città Metropolitana di Roma siamo stati convocati dalla Sindaca Raggi e dal Prefetto di Roma, Dott.ssa Pantalone ad una riunione congiunta.
Siamo stati ampiamente informati circa la situazione nel Lazio e ci sono state trasferite le disposizioni a cui attenersi scrupolosamente. Una tra tutte: NON DIVULGARE NOTIZIE IN MANIERA SCOORDINATA E INCONTROLLATA. Un’informazione discordante tra un comune e un altro potrebbe generare confusione tra i cittadini. Ciò che in questo momento i sindaci sono deputati a fare è SOLO quanto indicato nell’ordine: dal governo, dai ministeri competenti delle ordinanze eventuali, dalla Regione Lazio.
Questo è quanto sta facendo il comune di Ardea: sta seguendo scrupolosamente le indicazioni degli enti sovraordinati. Ogni indicazione non divulgata direttamente da tali enti o dal sindaco, attraverso il sito istituzionale WEB È DA RITENERSI INATTENDIBILE.
Approfitto per ribadire che il Lazio, fortunatamente, non registra nuovi casi di infezioni oltre quelli accertati nei giorni scorsi; NON CI SONO PARTICOLARI RESTRIZIONI adottate oltre quelle di normali prassi igienica e precauzione già divulgate.
Una raccomandazione è rivolta ai concittadini che per motivo di lavoro o altro si sono recati nelle zone a rischio (vedi ordinanza Zingaretti pubblicata sul sito): costoro SONO OBBLIGATI a informare la ASL di competenza del loro viaggio. Un’ultima raccomandazione: NON INTASARE I CENTRALINI DEI NUMERI DI EMERGENZA O I PRONTO SOCCORSO. In caso di necessità consultare dapprima TELEFONICAMENTE il proprio medico di base e seguire le indicazioni che gli saranno date.
Mario Savarese
Sindaco Di Ardea