Intervista di fine anno a Roberto Mambelli dell’associazione La Lente che nel 2020 si è battuto per la riapertura del Borgo di Pratica
Un anno a difesa dei diritti dei cittadini
Incontro Roberto Mambelli presidente dell’associazione La Lente per fare un’analisi di un anno di attività. Ricordiamo che l’associazione La Lente nata due anni fa, a novembre del 2018, ha portato avanti numerose iniziative a tutela del territorio e dei diritti dei cittadini.
- Presidente Mambelli intanto facciamo il punto sulla situazione del borgo di Pratica di Mare. Grazie alla tenacia della sua associazione è stato riconosciuto che le strade del Borgo sono pubbliche e quindi si è proceduto, pochi mesi fa, alla rimozione del cancello e la sua parziale apertura. Ora cosa accadrà?
“Credo che ora, dopo l’ennesima ordinanza, questa volta emessa dal Consiglio di Stato (organo di grado superiore al TAR), si debbono mettere l’anima in pace e quindi aprire definitivamente non solo rispetto all’arco di entrata (già fatto), ma tutte le aree di uso pubblico interne al borgo; ovvero le strade interne, e soprattutto la piazza Camillo Borghese in modo totale. In parallelo noi abbiamo richiesto alla Corte dei Conti il mancato introito, (purtroppo mai richiesto dal Comune di Pomezia) relativo alla chiusura delle aree interne per uso pubblico come cantiere, e quindi di suolo pubblico che fino a fine 2019 aveva maturato un mancato introito alle casse comunali pari ad € superiori ai due milioni. La stessa Corte dei Conti ci ha comunicato di recente che in proposito ha aperto un fascicolo anche per determinare un danno erariale prodotto a discapito delle casse comunali. Quindi ancora una volta ci penseranno altri al posto dei nostri uffici comunali a riconoscere i diritti per la nostra collettività. Infine è aperta la causa civile presso il Tribunale di Velletri per entrare nel merito dell’intera vicenda e nell’anno 2021 spero si porrà la parola fine a tutta l’annosa vicenda”.
- Ricordo che la prima importante iniziativa dell’associazione fu un convegno, nel dicembre del 2019, sull’acqua bene pubblico dove si prese in esame anche la gestione a Pomezia dell’Acea che allora era deficitaria. Come è attualmente la situazione? E’ migliorato il servizio? L’Acea rispetta il contratto?
“Quel convegno tenuto all’hotel Enea a dicembre del 2019 è stata la prima puntata di una vicenda che deve ancora venire alla luce. La nostra associazione l’ha presa a cuore non come fanno tanti a parole, ma con i fatti; partiremo agli inizi del 2021, dopo la solita ambiguità dimostrata sino ad ora da tutta l’amministrazione, portando in tutte le sedi opportune le carenze riscontrate dalla soc. Acea Ato2. Nonostante le diffide ed interrogazioni fatte al Sindaco ed all’Acea stessa la quale in barba agli impegni scritti a suo tempo assunti quasi nulla ha fatto e non può continuare così solo perché la legge consente uno spudorato monopolio. In mezzo c’è il diritto di tutto un territorio e della collettività di Pomezia che vuol far emergere i propri diritti e non solo i doveri pagando bollette super salate. Per non parlare poi dei pronti interventi mai così lenti, ed infine che a distanza di anni ancora non mettono uno sportello a Pomezia per rispondere ai cittadini ed alle varie loro problematiche: oggi ci si può relazionare solo attraverso i call center del tutto inadeguati ed inefficienti”.
- La Lente ha manifestato la sua contrarietà all’accordo tra il Comune e la società Petromarine per la riconversione dell’exTacconi. Quali sono i motivi e se in merito pensate di fare iniziative?
“E’ scandaloso che questa amministrazione così legata all’ambiente ed attenta al consumo del suolo, ma solo a parole, perché nei fatti si vogliono cementificare aree agricole secondo il PRG, anche vincolate, come la ex Tacconi o come l’iniziativa della soc. Alba Lavinium; ovvero “scaricare” più di 240.000 metri cubi corrispondenti almeno a 3000 nuovi abitanti nell’asse viario Albano-Torvaianica ed in una zona compresa tra i Colli di Enea e la zona Macchiozza.
E’ vergognoso poi oltre tutto che si è del tutto dimenticato di regolarizzare zone che esistono da anni e già compromesse dal punto di vista del consumo del suolo e che dal 2013 giacciono dentro i cassetti degli uffici comunali e che non importa a nessun amministratore comunale; ne cito solo alcuni come la Macchiozza, via dei Ciliegi, Martin Pescatore basso, San Pancrazio, via Motomeccanica, via Tre Cannelle/Maggiona ecc..”
- Il ponte pedonale sulla Pontina in zona Monte d’Oro è ancora purtroppo inagibile. Dopo il vostro intervento a marzo del 2019, segui un impegno dell’Anas a ripristinarlo? Com’è attualmente la situazione?
“Abbiamo fatto una lettera aperta alla soc. Anas a marzo del 2019 per ripristinare il ponticello metallico fino ad ora chiuso per inagibilità e che collegava i due estremi della pontina da entrambi i sensi di marcia; fino ad ora nulla è successo e nessuno ci ha risposto sebbene l’avessimo risollecitata a luglio dello stesso anno. Oggi ancor più di ieri anche per la recente apertura dell’ennesimo centro commerciale è necessaria tale apertura.
In proposito oltre a risollecitare quanto richiesto cercheremo di stimolare le istituzioni preposte a rivedere quelle scelte infelici; ovvero aver ubicato in quella zona sia gli uffici dell’Inps che l’ufficio delle Entrate. Tali uffici vanno inseriti in un tessuto urbano più vicino al centro città in modo da favorire anche i pedoni, visto che in tale zona si è sprovvisti anche di un sistema urbano di collegamenti e navette per venire incontro ai numerosi utenti”.
- La sua associazione più volte è intervenuta per segnalare lo stato in cui versa la pista ciclabile della Crocetta, in parte ancora chiusa perché il manto stradale è crollato.
“Che la pista ciclabile di via della Crocetta è in parte chiusa ed inagibile per evidenti fenomeni di crolli, lo avevo scritto in un interrogazione documentata già dal 2013.
All’epoca si poteva “rimediare” anche con la ditta esecutrice prima di pagarla interamente come mi sembra sia stato purtroppo fatto. Purtroppo non mi pare sia stato richiesto in danno le opere viziate; al contrario mi risulta che l’amministrazione abbia richiesto ulteriori soldi pubblici per finanziare un opera già viziata con buona pace degli sprechi che la collettività deve pagare ancora una volta per inerzia ed inefficienza degli uffici”..
- Vi sono proteste dei cittadini ed interrogazioni consiliari per la scarsa manutenzione della strada provinciale via Arno a Campo Ascolano .
“Condivido in pieno le proteste dei cittadini, trovo altresì singolare che Via Arno e la pista ciclabile che corre parallela alla stessa sia stata oggetto di recenti interrogazioni da parte di qualcuno che quando egli stesso era in grado di incidere su una mia interrogazione del 2016 rispose picche. Oltre a via Arno e alle altre problematiche trattate in questo articolo ve ne sono anche altre che noi dell’associazione stiamo seguendo”.
- Presidente magari saranno oggetto di una altra intervista.
“Con piacere. Anche perché riguardano ugualmente questioni di interesse generale”.
A.S.