I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia scrivomo al nuovo Segretario Comunale
Quote rosa non rispettate
Come gruppo consiliare di Fratelli d’Italia abbiamo richiesto un parere al Segretario Generale del Comune perché la giunta Savarese, che nei giorni scorsi ha ufficializzato l’ingresso di un nuovo assessore, non rispetterebbe la normativa in merito alle quote rosa. Premesso che la nostra non è assolutamente una critica personale al nuovo assessore, ci mancherebbe, vogliamo però la massima trasparenza e l’adeguamento alle normative vigenti in materia. Nello specifico, la norma di riferimento è la legge Delrio n.56 del 2014 che prevede che nelle Giunte dei Comuni con più di 3mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%. Principio, questo, che è stato confermato anche da sentenze del Consiglio di Stato. Ad Ardea, stiamo notevolmente sotto la soglia, visto che la presenza di donne in giunta è inferiore al 20%, dato che quattro assessori su cinque sono maschi, in più c’è il sindaco Mario Savarese. Tra l’altro, su casi simili in altri enti, ci sono stati vari ricorsi. Noi, quindi, chiediamo un parere scritto al Segretario Generale del Comune, per verificare la legittimità o meno della composizione di questa Giunta e l’eventuale legittimità degli atti deliberati dalla stessa.
Lettera al Segretario Comunale
Alla cortese attenzione del Segretario Comunale di Ardea
Dott.ssa Daniela Ventriglia
e.p.c. Sindaco Mario Savarese
e.p.c. Presidente del Consiglio Lucio Zito
Oggetto: richiesta parere scritto legittimità composizione giunta comunale.
PREMESSA
“Il Consiglio di Stato, Sezione Quinta, con sentenza n. 406, emessa in data 27.10.2015 e depositata in data 03.02.2016, ha confermato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Catanzaro con la quale ha riconfermato il carattere inderogabile della percentuale di “quote rosa” nelle Giunte comunali prevista dalla legge n. 56/2014, c.d. Delrio. In particolare, il Comune di Montalto Uffugo (CS), con decreto n. 8/2014 e delibera consiliare n. 18/2014, nominava i cinque componenti della Giunta comunale, tra i quali solo uno era di genere femminile. Su ricorso proposto dal Consigliere di parità regionale della Calabria ed altri, il T.A.R. per la Calabria, Sezione Seconda, con sentenza n. 1/2015 , annullava il suddetto decreto e la relativa delibera per violazione dell’art. l, comma 137, della legge n. 56/2014 (“Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”), dell’art. 51 della Costituzione e degli artt. 6 e 46 del D.Lgs. n. 267/2000, in quanto non era stata assicurata la presenza nella Giunta di almeno due assessori di genere femminile. Il Consiglio di Stato, richiamando anche l’orientamento espresso con la sentenza n. 4626/2015, osserva che l’art. l, comma 137, della legge n. 56/2014, a norma del quale “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”, costituisce un ineludibile parametro di legittimità delle nomine. La questione controversa riguarda pertanto il contemperamento di due opposti principi costituzionali. Il primo riconducibile all’art. l, comma 137, della legge n. 56/2014, il quale garantisce la parità tra sessi e le reciproche pari opportunità, nonché il rispetto del principio di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione, evitando che l’esercizio delle funzioni politico-amministrative sia precluso ad uno dei due generi. Il secondo riguarda invece il principio di continuato, ordinato e corretto svolgimento delle stesse funzioni politico-amministrative, nonché il principio di democraticità di cui all’art. l della Costituzione ed i principi di legalità, imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione.
Il Consiglio di Stato individua il limite intrinseco di operatività dell’art. l, comma 13 7, della legge “Delrio” unicamente n eli’ effettiva impossibilità, di carattere tendenzialmente oggettivo, di assicurare nella composizione della Giunta comunale la presenza dei due generi nella misura stabilita dalla legge. Tale impossibilità deve esser adeguatamente provata attraverso lo svolgimento da parte del Sindaco di una preventiva, accurata ed approfondita attività istruttoria preordinata ad acquisire la disponibilità allo svolgimento delle funzioni assessorili da parte di persone di entrambi i generi, ed alla necessità di un’adeguata e puntuale motivazione sulle ragioni della mancata applicabilità del principio di pari opportunità. Dunque, suddetta deroga all’applicazione della norma non può certamente derivare da mere situazioni soggettive o contingenti (come nel caso di mancanza di candidati di fiducia da parte del sindaco ovvero di applicazione di disposizioni statutarie relative al funzionamento degli organi comunali), così come peraltro ribadito anche da circolare del Ministero dell’Interno- Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali.
Il Consiglio di Stato pertanto conferma le conclusioni raggiunte dal T.A.R., il quale evidenziava la mancanza di prove documentali in merito alla necessaria istruttoria che doveva esser svolta per reperire idonee personalità per la nomina di assessore femminile, non ritenendo sufficiente la produzione di due soli atti scritti di rinuncia all’incarico proposto, in mancanza di ulteriori elementi sulle modalità e sull’ampiezza di tale ricerca. I Giudicanti hanno pertanto ritenuto non provata la situazione di obiettiva ed assoluta impossibilità di rispettare la percentuale di genere femminile nella composizione della Giunta comunale fissata dal legislatore, così respingendo l’appello proposto dal Comune”.
VISTO in Decreto del Sindaco n. 6 del 31 Marzo 2021, con il quale si conferiscono deleghe di assessore al Dott. Di Biagio, considerato che con tale nomina la giunta comunale di Ardea risulta composta da 5 persone di genere maschile ed 1 di genere femminile (20%) prevedendo nel computo della percentuale anche il Sindaco come da normativa in quanto membro della giunta, oltre che la mancanza di prove documentali in merito alla necessaria istruttoria che doveva esser svolta per reperire idonee personalità per la nomina di assessore femminile, si chiede al Segretario Comunale di produrre parere scritto in merito alla legittimità della composizione della giunta comunale e degli eventuali atti deliberati dalla stessa.
Gruppo consiliare
Fratelli d’Italia
F.to
Raffaella Neocliti
Riccardo lotti
Edelvais Ludovici
Maurice Montesi
Verrà monitorato il conferimento e il porta a porta
Controlli sui rifiuti
Dal primo gennaio di quest’anno la raccolta dei rifiuti è effettuata dalle società che in ATI si sono aggiudicate il nuovo appalto. Il 2020 è stato un anno che ha visto decrescere in modo preoccupante la percentuale di raccolta differenziata nel Comune che ora si annovera all’ultimo posto in termini di virtuosità tra quelli serviti dalla medesima ditta. Dobbiamo assolutamente ripristinare i livelli di percentuale di differenziata che, non solo per l’obbligo di legge, ci consentono con il nuovo appalto di risparmiare sui costi e di conseguenza diminuire il livello della tassazione a carico dei cittadini.
I rifiuti domestici sono raccolti ogni giorno ad esclusione della domenica davanti all’uscio di casa. Se abbandonati in altri luoghi costituiscono un pesante aggravio dei costi che inevitabilmente si riverberano sulle tasche dei cittadini. È per questo motivo che sono state attivate modalità di controllo sia a carico degli utenti, sia a carico della ditta.
I rifiuti conferiti in modo difforme da quanto previsto a calendario, oppure non correttamente differenziati, e ancora, inseriti in contenitori non trasparenti che non consentono a vista la verifica del contenuto, non saranno raccolti e gli operatori li etichetteranno con un adesivo che richiama l’errato conferimento. I rifiuti così etichettati devono essere ritirati e nuovamente conferiti secondo le corrette modalità. Se lasciati esposti durante la giornata, la Polizia Locale e le Guardie Ambientali potranno applicare le sanzioni previste a carico degli inadempienti.
Di contro, ogni rifiuto non raccolto e non opportunamente etichettato costituirà motivo di sanzione nei confronti dell’azienda in quanto, in assenza della prevista segnalazione, sarà considerato come mancato servizio.
Spero sinceramente nella collaborazione dell’intera cittadinanza per applicare queste semplici regole di civile convivenza, perché tutti vogliamo e amiamo vivere in una città pulita e ordinata.
Il sindaco Mario Savarese