Mauro Seri di Pomezia ha salvato un uomo che voleva gettarsi dal famoso ponte
Ponte di Ariccia: bravo Mauro
A volte gli eroi sono delle semplici persone che si trovano al posto giusto al momento giusto. Martedì 25 gennaio ad Ariccia in una fraschetta, due cittadini di Pomezia, per motivi di lavoro stavano facendo la pausa e mangiando qualcosa prima di riprendere il lavoro. Ad un certo punto odono le urla di una ragazza che passa sul ponte e si precipitano verso il famoso e famigerato Ponte di Ariccia, dove un uomo stava per gettarsi dopo aver scavalcato il muro e la recinzione realizzata con una ringhiera in ferro, collocata proprio per evitare questi gesti. Mauro Seri di Pomezia non si è tirato indietro e, dopo ave superato il muro, ha afferrato l’uomo e con calma e pazienza è riuscito a metterlo in una posizione di sicurezza. Con lui un’altra persona che non si conosce l’identità. L’altro suo collega di lavoro, Antonio Truocchio, intanto, stava chiamando i soccorsi insieme alla ragazza che aveva lanciato l’allarme. Poco dopo, infatti, sul luogo sono arrivati i Vigli del Fuoco ed i Carabinieri di Ariccia, insieme ai sanitari del Pronto Soccorso, che hanno aiutato l’uomo a risalire ed a sistemarlo su una barella. L’uomo già sofferente di cuore, e recentemente sottoposto ad intervento chirurgico, non è riuscito a trattenere la commozione. In un messaggio audio inviato a Mauro, lo ha voluto ringraziare con parole commoventi: “Se non fossi intervenuto, io qui non ci sarei più. Appena possibile ci dobbiamo incontrare. Io non so proprio come ringraziati”.
“Non ho fatto nulla di eccezionale – ha detto Mauro Seri di Pomezia – sono solo intervenuto perché ho sentito le grida della ragazza e, di corsa, ho raggiunto il ponte. Abbiamo visto quella persona che stava in bilico pronto a lanciarsi nel vuoto ed anch’io ho scavalcato il muro e l’ho raggiunto, afferrandolo per un braccio. Ho cercato subito di calmarlo e farlo stare in tranquillità. Senza forzarlo e senza fare nessun gesto violento, l’ho aiutato a risalire, insieme all’altra persona che è intervenuta, perché avevo notato che non stava proprio bene. Mi ha fatto una pena enorme e mi ha commosso molto. Ho cercato di mantenere la calma fino a quando non ho visto che si era formato un capannello di persone, tra loro c’erano Vigili del Fuoco e Carabinieri insieme a personale del Pronto Soccorso. Solo allora quando ho visto l’uomo che era stato messo in sicurezza, sono riuscito finalmente a fare un lungo sospiro di sollievo. Meno male che tutto si è risolto per il meglio. Anche il messaggio vocale che l’uomo mi ha inviato, mi ha commosso molto”.
Qualche giorno dopo un altro tentativo di suicidio è stato evitato grazie all’intervento di due dipendenti di una società. Prima salvano un 50enne e poi uno di loro da solo ripassando per far ritorno a casa si imbatte in un 19enne che stava tentando anche lui il suicidio e viene salvato sul famigerato Ponte di Ariccia.
Sabatino Mele
Quattro posti disponibili con la Caritas di Albano
Servizio Civile
C’è tempo fino alle ore 14 del prossimo 10 febbraio per inviare le candidature per 4 posti di Servizio civile presso la Caritas diocesana di Albano, per il progetto “Terrae. Sviluppo e integrazione-Albano”, ideato dalla stessa Caritas come spazio di servizio capace di orientare, supportare e integrare persone straniere giunte nel territorio della Diocesi per fuggire da guerre, povertà e fame, accompagnando loro in attività di agricoltura sociale.
Il progetto si propone di agire attraverso le due strutture già sedi del progetto di Servizio civile dello scorso anno ed entrambe parte della rete della Caritas diocesana: la Casa di Accoglienza Cardinal Pizzardo di Torvaianica e la Fattoria sociale Riparo di Anzio.
Tra le attività con cui i 4 volontari dovranno cimentarsi vi sono l’organizzazione di corsi di italiano o di momenti socializzanti attraverso la cura di orti sociali e orti urbani, il supporto nella gestione delle due strutture e l’avvio di percorsi di integrazione lavorativa e tirocini all’interno della fattoria.
Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) tramite PC, tablet e smartphone. I cittadini italiani residenti in Italia o all’estero possono accedervi esclusivamente con Spid.
Per consultare i progetti si può accedere anche alla pagina di Caritas Italiana, selezionando la Regione Lazio e la Diocesi di Albano: una scheda dettagliata del progetto “Terrae. Sviluppo e integrazione-Albano” è disponibile su
https://www.caritas.it/materiali/temi/serviziocivile/ProgettiBando2021/PROG_Terrae-Albano.pdf
Possono candidarsi i giovani senza distinzione di sesso che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto i 18 e non superato i 28 anni di età, abbiano cittadinanza italiana, o di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, o di un Paese extra Unione Europea purché regolarmente soggiornanti in Italia e non abbiano riportato condanne anche non definitive alla pena della reclusione superiore a un anno per delitto non colposo, o a una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Diocesi di Albano